Francesco Grignetti, La Stampa 14/3/2013, 14 marzo 2013
CRESCE L’ ITALIA DEGLI EVASORI DA MEDICI E "COMPRO ORO" ALLE AGENZIE IMMOBILIARI
Solita sconcertante Italia: un anno di indagini della Guardia di Finanza fa emergere l’illegalità di massa. Dalle agenzie immobiliari ai “Comproro”, ai medici specializzandi che non avrebbero potuto ancora esercitare, a quelli che incassano le pensioni del congiunto defunto, ai dirigenti pubblici che incassano premi indebiti: sono migliaia le persone denunciate, redditi non dichiarati per 2,4 miliardi di euro; 300 milioni di Iva non dichiarata; 1 miliardo l’Irap evasa. Ammette il generale Riccardo Piccinni, responsabile del Comando Tutela Finanza pubblica: «Con ogni probabilità l’evasione fiscale è destinata a crescere a causa della crisi economica, ma la Guardia di Finanza non la giustifica».
È la crisi, al solito, che domina la scena. Anche in materia di evasione fiscale. Il generale si stringe nelle spalle: «La crisi può avere un effetto di spiazzamento. Prima evadeva solo chi voleva evadere. Oggi anche chi, per sopravvivere, cerca di risparmiare sulle tasse. Ma l’italiano appena può, comunque, cerca di evadere. È un costume sociale che dobbiamo combattere». Annuisce al suo fianco il generale Antonio Sebaste, responsabile del Nucleo speciale Entrate Antonio: «Confidiamo sui nuovi strumenti messi a disposizione».
Gli investigatori della Finanza procedono per categorie. I medici: grazie all’Operazione Galeno hanno individuato 488 medici specializzandi, i quali, «pur beneficiando di borse di studio, quantificate in oltre 14 milioni di euro, hanno indebitamente esercitato attività professionali, vietate nel periodo di formazione». Gli hanno sequestrato beni e valori per oltre 10 milioni. I dirigenti, funzionari e consulenti della pubblica amministrazione: 11.713 gli incarichi irregolari e denunciati alla Corte dei Conti; ipotesi di danno erariale per circa 19 milioni di euro; retribuzioni di risultato non dovute a dirigenti pubblici per un totale di 1,1 milioni di euro; 859 i dipendenti pubblici che incassavano corrispettivi per prestazioni non autorizzate a privati, pari a circa 6 milioni di euro da restituire a queste ultime, ma anche con sanzioni amministrative a carico dei committenti per 15 milioni di euro.
E ancora. Quelli che percepiscono indebitamente sovvenzioni pubbliche: 101 milioni di euro da restituire. Quelli che frodano l’Europa: 13 milioni di euro di frodi accertate. Quelli che incassano pensioni non più dovute: 115 persone che tenevano nascosto il decesso dei congiunti e intanto continuavano a riscuoterne le pensioni; sequestrati 10 milioni di euro.
Ma la corsa all’evasione è un fenomeno di massa anche tra gli agenti immobiliari. L’Operazione “Black house” ha fatto individuare 700 agenzie le quali, a fronte di beni venduti, hanno sottratto al fisco circa 600 milioni di euro di imponibile e poco meno di 60 milioni di Iva.
Si conferma che i “Comproro” - di cui i generali della Finanza dicono che «sono in grande espansione proprio per la negativa congiuntura economica» - cercano di sfuggire ai controlli. Ecco dunque l’Operazione “Gold scrap”: 348 gli interventi di controllo, 53 i denunciati; 200 milioni di euro evasi ai fini delle imposte dirette e 90 milioni di euro in materia di Iva.
Infine le grandi ingegnerie finanziarie. Con 122 controlli su situazioni complesse, di profilo internazionale, sono stati accertati 930 milioni di euro di evasione. «Il nostro obiettivo - conclude il generale Piccinni - è il contrasto alla macro evasione, ma anche quella micro non va trascurata».