Varie, 13 marzo 2013
Marisa Palma, 77 anni. Di Castelnuovo Magra (La Spezia), vedova da anni, devota di Padre Pio e tifosa di calcio (fino a qualche anno fa andava allo stadio col nipote), una figlia trentenne impiegata all’anagrafe, nota per la sua «tenacia e combattività», tempo fa era riuscita a cacciare due zingari che s’erano intrufolati nella modesta villetta in affitto dove viveva da sola
Marisa Palma, 77 anni. Di Castelnuovo Magra (La Spezia), vedova da anni, devota di Padre Pio e tifosa di calcio (fino a qualche anno fa andava allo stadio col nipote), una figlia trentenne impiegata all’anagrafe, nota per la sua «tenacia e combattività», tempo fa era riuscita a cacciare due zingari che s’erano intrufolati nella modesta villetta in affitto dove viveva da sola. L’altro giorno, rincasata in bici con le buste della spesa, curò l’orto, stese i panni al sole, e poi fece entrare nella sua abitazione qualcuno che probabilmente conosceva e che chissà perché le spaccò il cranio con un machete o una scimitarra e poi, con la stessa arma, le mozzò di netto la mano destra. A trovarla cadavere la figlia Marina, che non vedendola arrivare a casa sua, come d’abitudine, per pranzo, l’andò a cercare e la vide sul pavimento in una pozza di sangue (esclusa la rapina perché in casa non mancava nulla, si segue la pista esoterica e quella della vendetta). Dopo le 11.30 di giovedì 14 marzo in una villetta col giardino in Via Palvotrisia a Castelnuovo Magra (La Spezia).