Paolo Conti, Corriere della Sera 12/03/2013, 12 marzo 2013
L’OSSERVATORE SUBITO IN PIAZZA CON GLI STRILLONI
La Residenza di Santa Marta, alloggio dei Signori Cardinali, da ieri ha le finestre sigillate: è clausura, anche nella luce e negli affacci esterni. Una intera facciata con le imposte chiuse: vista da via di Porta Cavalleggeri, fa un po’ impressione, ricorda davvero un luogo di reclusione. Ma intanto, nello Stato della Città del Vaticano, è tutto pronto per il nuovo Papa. Per esempio è già a punto la macchina de L’Osservatore Romano, il quotidiano ufficiale della Santa Sede diretto dal 2007 da Gian Maria Vian che distribuirà a piazza san Pietro e nelle immediate vicinanze (la zona di Borgo, cioè l’antica cittadella papale, e parte di Prati) l’edizione straordinaria con la notizia dell’elezione entro mezz’ora, al massimo tre quarti d’ora. Anche in questo 2013 dominato dalla comunicazione in tempo reale ci sarà un ancoraggio alla tradizione: l’edizione straordinaria, stampata in almeno 120.000 esemplari nella Tipografia Vaticana a trecento metri dalla piazza, verrà distribuita e venduta a 1 euro dagli strilloni. Roba del secolo scorso, pittoresca ma in questo caso indispensabile e sicuramente efficacissima perché ogni copia diventerà automaticamente un pezzo da collezione. Il giorno successivo la copia arretrata costerà 2 euro. Ammesso e non concesso che se ne trovino ancora. Il nuovo Pontefice, chiunque esso sarà, rappresenterà comunque un capitolo importante nella storia del quotidiano vaticano. Dal 1978, anno di elezione di Giovanni Paolo I, la grande foto del nuovo Pontefice viene circondata da un fregio firmato da un artista. Nei due casi del 1978 (Giovanni Paolo I e poi Giovanni Paolo II) il fregio dorato portava la firma del grande Giacomo Manzù. E sempre quel Manzù, ma doverosamente rivisto e corretto, apparve intorno alla foto di Benedetto XVI nel 2005. Quest’anno, per la prima volta nella storia dell’Osservatore Romano, nel caso del nuovo Santo Padre sarà un’artista donna a firmare l’ornamento. Si tratta di Isabella Ducrot, napoletana, che ha affinato la sua sensibilità durante lunghi viaggi in Cina, India, Turchia, centro dell’Asia soffermandosi sulla tradizione dei tessuti. Da tempo collabora all’inserto mensile «Donne Chiesa mondo». Ancora riservato il risultato del lavoro ma si sa che il servizio Vaticano, il servizio Cultura e il caporedattore Piero Di Domenicantonio (incaricati dal direttore di mettere a punto la straordinaria) hanno studiato diverse proposte della Ducrot. Ora manca solo il nome e la foto, che verrà scattata appena il nuovo Pontefice apparirà sulla loggia delle benedizioni. E poi, via alla stampa. Per raccontare sulla carta (come un tempo) ma anche sull’edizione on line (siamo nel terzo Millennio) chi è, e quale nome assumerà, il successore di Pietro dopo il ritiro di Benedetto XVI.
Paolo Conti