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 2013  marzo 12 Martedì calendario

STREGA, BARBERO SI DIMETTE PER SOSTENERE LA CORSA DI BUSI

Sarà Alessandro Barbero, insieme a Stefano Bartezzaghi, a presentare agli «Amici della domenica» la candidatura di Aldo Busi per il premio Strega. Lo storico e scrittore che vinse nel ‘96, perfetto outsider per quanto riguardava la letteratura, con Bella vita e guerre altrui di mister Pyle gentiluomo (Mondadori) si è dimesso dal Comitato direttivo per poter scendere liberamente in campo a fianco dell’amico che fu allora il suo mentore. Lo ha annunciato il presidente del Comitato, Tullio De Mauro, limitandosi a motivare le dimissioni col fatto che Barbero voleva sostenere «un libro». Il Comitato seleziona i dodici titoli finalisti: ed è ovvio che non è possibile essere nello stesso tempo selezionatore e sponsor.

Nel gesto nessuna polemica: il premio quest’anno non lesina sorprese, ma sembra almeno per ora immune da contrasti interni o esterni. Alessandro Barbero chiarisce pubblicamente la sua posizione: «Sono sempre stato in linea con la direzione che Tullio De Mauro ha dato allo Strega. Vivo comunque a Torino e ho potuto seguire meno le attività del Comitato direttivo che tra l’altro è in scadenza il prossimo anno. Poi, in questa edizione dello Strega è in gara il libro di Busi al quale devo moltissimo», ha dichiarato all’Ansa.

E’ il primo «endorsement» ufficiale; un giurato di peso scende in gara a fianco di El especialista de Barcelona , romanzo che dopo qualche traversia è approdato a un nuovo editore (Dalai) e subito è parso tra i favoriti per il premio di quest’anno, insieme con Resistere non serve a niente di Walter Siti, sul quale la Rizzoli punta moltissimo e i cui presentatori non sono ancora stati rivelati. Altri nomi in gara sono Giovanna Griffagnini con Però un paese ci vuole (La Lepre), Romano Luperini con L’uso della vita. 1968 (Transeuropa), Ilaria Beltramme con La società segreta degli eretici (Newton Compton), mentre per la Feltrinelli si parla di Simonetta Agnello Hornby con Il veleno dell’oleandro ma anche di Paolo Di Paolo con Mandami tanta vita , e Giunti porterà Simona Sparaco con Nessuno sa di noi . Longanesi punta infine su Romana Petri con il suo Figli dello stesso padre.

Ma anche in attesa di nuovi nomi, già si profila una gara a due, forse un testa a testa: anche perché con una mossa a sorpresa il gruppo Mondadori ha rinunciato a presentare autori sotto le insegne della casa madre e dell’Einaudi, puntando su Le colpe dei padri di Alessandro Perissinotto (Piemme), marchio non certo periferico rispetto al gruppo, ma che fin’ora non aveva mai avuto il ruolo di testa di serie. In prima battuta la decisione era stata vista come un tacito sfilarsi dalla gara, ma va detto che negli ultimi anni (tutti peraltro nel segno di Mondadori e di Einaudi) c’era stata una certa concorrenza interna fra le due case editrici.

La scelta di farsi da parte viene letta però, in questi giorni, anche in un altro modo: potrebbe essere un «via libera» proprio per Busi. Nell’ambiente editoriale gira voce che Segrate starebbe trattando un supercontratto per il nuovo libro di Faletti, autore di punta delle edizioni Dalai (delle quali peraltro cura la distribuzione), ma non certo in modo «piratesco», anzi cercando il consenso del suo storico editore. E’ vero che bisogna guardare con molta cautela alle ricostruzioni dietrologiche; è indubbio però che tutti gli editori, con o senza candidati in pectore, stanno facendo e rifacendo i conti. E fino almeno all’altro ieri Segrate aveva, se non altro per le sue dimensioni, il pacchetto più rilevante di voti, o quantomeno di «amici della domenica» simpatizzanti.

Tullio De Mauro negli ultimi anni ha fatto molto per spezzare il legame tra votanti e case editrici, inserendo nuovi «amici» e aprendo alle giurie scolastiche. L’ultima novità è il voto on-line. Da quest’anno infatti non ci saranno più schede via fax o telegrammi. Gli «Amici della domenica» potranno come sempre consegnare le schede personalmente o inviarle per posta, ma avranno anche un’area riservata sul sito dove potranno indicare la loro preferenza in modo anonimo, grazie a una password ricevuta per posta. Basterà a sconfiggere le cordate, da sempre il sale spettacolare (e la disperazione) del premio?

Stefano Mauri, amministratore del Gruppo Gems, spesso molto critico con lo Strega, intervistato dal sito affaritaliani.it, ci scherza su: «Se si vota via web, vincerà Grillo». Barbero, l’unico che ha già buttato il cuore oltre l’ostacolo, non se ne cura: «Mi dispiaceva - ribadisce - non poter dimostrare a Busi la mia gratitudine e la mia ammirazione per il suo lavoro e per El specialista de Barcelona , «che sono ben contento partecipi al premio, a causa della regola del comitato per cui chi è membro del direttivo non può sostenere candidature. Tutto qui».