Elena Sciso, la Repubblica 12/3/2013, 12 marzo 2013
LA LEGGE È DALLA PARTE DI ROMA
La pretesa italiana di giudicare in Italia i due marò è fondata su due ragioni: primo, l’incidente è avvenuto al di fuori delle acque territoriali indiane, dove per la convenzione di Montego Bay sul diritto di mare cui l’Italia e l’India aderiscono, l’India non esercita la giurisdizione su navi battenti bandiera di altri Stati in casi come quello accaduto. La competenza è dello Stato della bandiera, cioè l’Italia. Secondo: i marò, a bordo della Enrica Lexia, espletavano una funzione ufficiale, la repressione della pirateria internazionale legata alla loro qualità di organi militari dello Stato italiano. Perciò beneficiano dell’immunità dalla giurisdizione di altri Stati. Resta la necessità di una soluzione pacifica: in assenza di un accordo, c’è l’obbligo di ricorrere a un arbitrato internazionale.
Professore ordinario di Diritto internazionale alla Luiss