Umberto Torelli, CorrierEconomia 11/03/2013, 11 marzo 2013
L’ITALIANO CHE COMANDA L’AVANZATA COREANA
Chairman Award è il riconoscimento più prestigioso che Samsung Group assegna, alla fine dell’anno, al miglior manager distintosi a livello mondiale. Ebbene nel 2012 l’ambito premio è toccato all’italiano Carlo Barlocco, senior vice president di Samsung Electronics Italia. Un grande onore se pensiamo che fino a oggi, fatta eccezione per due americani e un europeo, il titolo è sempre andato a «numeri uno» di Seul. Il Chairman Award viene conferito non solo in base ai risultati commerciali raggiunti, ma anche valutando le capacità manageriali nel guidare i team di lavoro e a quanto si contribuisce per valorizzare il brand.
Carlo Barlocco arrivato 13 anni fa in Samsung come responsabile marketing, ha conquistato la fiducia dei coreani. Così oggi, come senior vice-president è diventato numero uno italiano, a capo delle sei divisioni. Ma come ha fatto a raggiungere questo obiettivo, visto il rigore con cui vengono valutati da Seul i manager esteri? «Nel tempo ho iniziato a pensare e agire come loro, studiando l’azienda e i principi su cui si fonda, legati a profonda innovazione e forti investimenti in ricerca e sviluppo. Senza trascurare gli aspetti di marketing, basati su etica e sostenibilità ambientale».
Il 42enne manager, nato vicino a Busto Arsizio (Varese), con una laurea in giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano, ha creduto con fermezza al motto del Ceo mondiale Kun Hee Lee: «Everything is possible, tutto è possibile». E lo ha messo in pratica, coinvolgendo i 500 dipendenti della sede di Cernusco sul Naviglio, alle porte di Milano.
Samsung Electronics Italia nel corso del 2012 è cresciuta del 40% sull’anno precedente, con un fatturato di 2,8 miliardi di euro. Posizionandosi al primo posto nelle vendite dell’elettronica di consumo. Le strategie seguono il concetto «glocal», un termine anglosassone formato dalle parole global e local.
«Dobbiamo pensare secondo le indicazioni globali stabilite dai vertici di Seoul — spiega Barlocco — agendo però in termini locali. Dunque tenendo conto di esigenze e mercati dei singoli paesi». Samsung è un brand consolidato e ben conosciuto in Italia per la qualità di telefonini, tablet e Smart-Tv che hanno conquistato il mercato consumer. Lo dicono i numeri, con una tivù e un telefonino su due venduti nel nostro paese che recano il marchio del gigante coreano.
E per quanto riguarda le strategie 2013? «Assisteremo a una svolta, perché Samsung vuole consolidare sempre più l’anima "business", indirizzandosi ai settori pubblico e privato», spiega Barlocco. Dunque rivolgendosi al mondo aziendale e pubblica amministrazione con soluzioni B2b, ma anche al settore sanitario e mondo dell’istruzione. «In questi ambiti non proporremo singoli prodotti per singoli individui — continua Barlocco — bensì soluzioni che vadano incontro alle esigenze di sviluppo delle aziende». Rivestendo un ruolo analogo a quanto sperimentato in Corea, come leader nel promuovere innovazione finalizzata a crescita e risparmio energetico.
L’offerta nel settore dell’information e communication technology oltre a tablet e smartphone per uso aziendale, spazia dai pc alle soluzioni di stampa, a dispositivi di visualizzazione, memorie e hard disk, cui vanno aggiunti i nuovi elementi a Led per illuminazione e videocamere di sorveglianza. Non solo. «In un momento con una forte focalizzazione sulla salute — conclude Barlocco — abbiamo acquisito a metà 2012 Madison, un’azienda medicale coreana con uffici in Italia. Ebbene quest’anno partirà anche la nostra nuova divisione healthcare e medical equipment». E per i consumatori quali novità dobbiamo aspettarci nel corso dell’anno? «Stiamo lavorando a dispositivi mobili multifunzione — conclude Barlocco — ad esempio smartphone che si possono usare da telecomando per gestire i canali della tivù e gli altri apparecchi per la domotica».
Umberto Torelli