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 2013  marzo 11 Lunedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 70

(Sandra Petrignani, «Addio a Roma», Neri Pozza)–

(vedi anche biblioteca in scheda
e database libro in scheda )


La grande stagione culturale romana


Arte moderna 1

Parise voleva sapere come si dovesse leggere l’arte moderna, Guttuso gli rispose: «Quello che hai visto, hai visto».

Arte moderna 2

Palma Bucarelli, richiesta di che cosa fosse l’arte moderna, rispose: «Quella che non è antica».

Meglio

«Coraggio, il meglio è passato» (Flaiano)

Scatolette

Le celebri 90 scatole sigillate della Merda d’artista non contenevano affatto merda d’artista, erano «una provocazione di Manzoni, polemico contro le firme celebri che vendevano a mercati e collezionisti le loro opere a scatola chiusa» (Bucarelli).

Pasolini

Considerava l’astrattismo una «proterva forma della mancanza dell’animo», non capiva Picasso, rivendicava il realismo come necessità di «stare dentro l’inferno, vicino al popolo».

Morante

Elsa Morante era innamorata di Bill Morrow, e tuttavia gelosa della Maraini, diceva a Moravia «Zitto, cretino». Poi Morrow morì e Moravia doveva imboccarla perché si rifiutava di mangiare.

Moravia

Moravia provava un sentimento molto aggressivo nei confronti della moglie: «Sì, ci furono dei giorni in cui avrei desiderato ucciderla. Non separarmi da lei, che sarebbe stata una soluzione ragionevole, ma ucciderla, perché il nostro rapporto era così stretto, così complesso e in fondo così vivo che il delitto mi pareva più facile della separazione».

Libri

«Io credo che non si possa più scrivere libri. Perciò non scrivo libri. Quasi tutti i libri sono note a piè di pagina gonfiate in volumi. Io scrivo solo note a piè di pagina» (Bobi Bazlen).

Quadri

«In fondo a me ha sempre dato fastidio pensare che i quadri siano fatti da qualcuno e che quel qualcuno si permetta oltre tutto di avere una vita» (Argan).

Sacco

«Vecchia e sdrucita tela da imballaggio che, sotto il titolo Grande Sacco, è stata messa in cornice da tal Alberto Burri» (Umberto Terracini il giorno in cui il Grande Sacco di Burri arrivò alla Gnam).

Orrori

A Togliatti parevano orrori, cose mostruose le opere di Turcato o di Consagra. Definì il Comizio del ’49 di Turcato «scemenza».

Fresco

Sandro Penna, in un caffè di piazza Barberini, leggeva a Umberto Saba appena conosciuto, la poesia che cominciava: «Nel fresco orinatoio, alla Stazione…». Saba telegrafò subito alla moglie che rinviava la partenza per Trieste: «Ho trovato un grande poeta!»

Perdoni

«Allora non perdonavano a Chiaromonte il fatto che Chiaromonte non perdonasse niente a nessuno». Chiaromonte considerava Gramsci «un farraginoso studioso di provincia», Fortini «un corruttore di giovani e un uomo sleale», Pasolini un pedagogo petulante ed equivoco, un cattomarxista tutto bandiere rosse e rigurgiti parrocchiali» (Bettiza).

Fellini

Mughini conserva un foglio autografo istoriato da Fellini con tette e culi femminili in cui il regista prese questo appunto: «Da sempre un foglio di carta bianco, un tovagliolo, la tovaglia dei ristoranti, quella di casa no, perché Giulietta me lo impedisce, hanno esercitato e continuano ad esercitare un fascino, un’attrazione irresistibile e subito cerco una penna, una matita, qualunque cosa con cui possa subito scarabocchiare una faccia, un profilo, un seno, un bel sederone, degli occhi di donna che mi scrutino fissandomi».

Fotografi

«Ora dovremmo mettere a questo fotografo un nome esemplare perché il nome giusto aiuta molto e indica che il personaggio “vivrà”. Queste affinità semantiche tra i personaggi e i loro nomi facevano la disperazione di Flaubert che ci mise due anni a trovare il nome di Madame Bovary, Emma. Per questo fotografo non sappiamo che inventare: finché, aprendo a caso quell’aureo libretto di George Gissing che si intitola “Sulle rive dello Jonio”, troviamo un nome prestigioso: “Paparazzo”. Il fotografo si chiamerà Paparazzo» (Flaiano racconta i retroscena de «La dolce vita»).

Euse

La Grande Sartreuse, e s’intendeva la Beauvoir, la Grande Banteuse, e s’intendeva la Banti, poi inevitabilmente la Grande Trombeuse, ed era una diva della lirica…

Notizie tratte da: Sandra Petrignani, «Addio a Roma», Neri Pozza, euro 16,50.