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 2013  marzo 10 Domenica calendario

TRATTATIVE E PREGHIERE ECCO DOVE SARA’ ELETTO IL PAPA (CON DETTAGLI SULLE DUE STUFE)

Odore fortissimo di vernice. Ancora non è prevedibile il nome del nuovo Papa né quando sarà eletto, ma che ci saranno delle fumate a partire da martedì sera è certo. Il seggio elettorale più prestigioso del mondo è in allestimento. Stufe a sinistra con tubi arrampicati fino al soffitto. Prima della balaustra la pedana che conduce al pavimento già rialzato e rivestito di panno chiaro. Tavoli in ordine sparso e qualche sedia sotto al Giudizio universale di Michelangelo. La Cappella Sistina, gioiello d’arte che attrae milioni di visitatori da ogni angolo del pianeta, è chiusa al pubblico ed è diventata un cantiere. I lavori fervono e per martedì sarà tutto pronto: maestranze e tecnici vaticani stanno facendo del loro meglio per approntare la sede delle votazioni nonostante l’anticipo del conclave rispetto alla normale durata della sede vacante. Martedì alle 16,30 dunque i cardinali andranno in processione dalla cappella Paolina alla Sistina. Qui ci sarà il giuramento e subito dopo le 16,45, l’«extra omnes», cioè fuori tutti quelli che non hanno diritto di voto. Per una volta non è il genio del Buonarroti ad attrarre l’attenzione, ma le due stufe, una più vecchiotta, di ghisa e arrotondata, e una di taglio moderno, più sagomata.

La prima è del ’39 e brucerà le schede degli scrutini, la seconda ha passato neppure otto anni nei magazzini vaticani, giacché è stata costruita nel 2005 per il conclave che elesse Benedetto XVI. Servirà a bruciare i fumogeni che dovrebbero dare il nero in caso di non elezione e la celeberrima fumata bianca in caso sia stato scelto il 265° successore di san Pietro. Nel 2005 qualche incertezza ci fu anche con i fumogeni, e come sempre si aspetterà il suono delle campane a distesa a confermare l’avvenuta elezione. Il comignolo da cui uscirà il fumo delle stufe è stato allestito ieri mattina alle 11, avrà una telecamera del Centro televisivo vaticano puntata a dieci metri di distanza e sarà dotato di luci, per rendere evidente anche una fumata bianca vespertina, come del resto fu quella che il 19 aprile del 2005 annunciò al mondo l’elezione di Ratzinger. Conto alla rovescia anche per le strettissime misure di sicurezza che dovranno proteggere la riservatezza e la privacy dei cardinali durante il Conclave.

Già ora, chi va in Vaticano, può testare le difficoltà che si incontrano nelle comunicazioni via telefonino: segno che già sono stati messi in funzione gli apparati di disturbo delle frequenze elettromagnetiche (jammer), tecnologia all’avanguardia utilizzata anche dai nostri soldati in Afghanistan contro gli attentati ai mezzi blindati. Stringente il «trattamento» per il personale che parteciperà al conclave, come ausilio in varie funzioni, che sarà controllato al metal detector. Il portavoce della Santa Sede, Lombardi spiega che ci saranno «forme di protezione degli ambienti con schermatura elettronica» per evitare comunicazioni da e verso il conclave. Due le aree particolarmente protette: la Sistina e zone adiacenti avranno una doppia restrizione, sia di accesso sia di schermatura degli ambienti, e tra stanze contigue, in modo che nessuno possa captare quanto si dicono i cardinali nell’ambiente chiuso «con clave». Altra zona fortemente controllata sarà la Casa di Santa Marta dove i cardinali soggiorneranno: lì mangeranno in ambienti comuni, potranno confessarsi, avranno momenti di preghiera, ma tutto lontano da persone che non abbiamo prestato giuramento di riservatezza assoluta.

Le forze della vigilanza controlleranno il percorso che almeno due volte al giorno, la mattina e nel primo pomeriggio, gli elettori dovranno fare per percorrere le poche centinaia di metri che dalla piazza di San Marta portano al cortile di San Damaso, da dove ci sarà l’accesso per la Sistina. E ci sarà anche il prefetto della Casa pontificia Gaenswein ad assistere all’«extra omnes». L’occhio di Ratzinger nella Sistina.