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 2013  marzo 07 Giovedì calendario

LETTERA A GARGAMELLA

[leggi la nota a fine pezzo]

Caro Pier Luigi,
voglio dirti ancora una volta che sei solo uno stalker politico, un pollo che si crede un’aquila. Da giorni ci importuni con proposte indecenti invece di dimetterti, come al tuo posto avrebbe già fatto chiunque. È un mercato delle vacche: al Movimento 5 stelle arrivano continue offerte di presidenze della Camera, persino di ministri. Ma è il solito modo puttanesco di fare politica.
Sei fuori dalla storia e non te ne rendi conto. Non penserai di cavartela con questi inciucetti, vero? Abbi rispetto dei nostri elettori. Ma già, tu sei riuscito persino a perdere vincendo: hai superato la buonanima di Walterloo Veltroni.
Hanno attribuito alle tue rughe profondità oceaniche che neppure la Fossa delle Marianne... Qualche giorno fa poi, credendoti forse Napoleone, dal basso del tuo inconsistente valore politico hai detto che in Parlamento ci farai «i test». Tu ci farai i test? Ehi, ciccio, guarda che noi non siamo sorci come voi del Pd (che è identico agli altri: è il Pdmenoelle) o del Pdl. Anzi, caro Gargamella, sai che ti dico? Siamo noi che veniamo in Parlamento per farvi i test.
La tua insistenza da smacchiatore di giaguari non è una sorpresa. Su di me hai passato mesi a formulare giudizi squisitamente... politici. Ricordi? «Con Grillo finiamo come in Grecia»; «Grillo è un autocrate da strapazzo»; «Grillo ci porta al disastro»; «Grillo vuol governare sulle macerie»... Fra tutte, l’offesa che mi ha divertito di più è «Lenin a Grillo gli fa un baffo». Detto da te, che sei stato cresciuto da Botteghe Oscure e sei ancora figlio del Pci...
Oggi tu, smacchiatore fallito, morto che parla, hai l’arroganza di chiederci il sostegno. Mi fai schiattare dalle risate! Negli ultimi 20 anni il tuo Pdmenoelle ha governato per 10, e nell’ultimo anno e mezzo ha fatto addirittura il governissimo, votando ogni porcata di Rigor Montis.
Questo ventennio è stato un Vietnam per gli italiani. Ma tu, caro Bersani, hai ancora la possibilità di salire sull’ultimo elicottero, come gli americani sui tetti di Saigon nel 1975. Tu e quelli come te siete terrorizzati, in preda ad attacchi d’ansia al solo pensiero di perdere il potere, di qualcuno che potrà rovistare nei vostri cassetti per capire, scoprire, denunciare.
Non venirmi a dire che, per esempio, non sapevi niente del Monte dei Paschi. È stato privatizzato nel 1995 e da allora è controllato da una fondazione, il cui 55 per cento è stato detenuto fino a pochi mesi fa da membri nominati da Regione Toscana, Provincia e Comune di Siena: tutti enti governati e controllati dai vostri. È impensabile che le segreterie del Pci-Pds-Ds-Pd dal 1995 fossero all’oscuro dell’operazione Antonveneta.
Lo scandalo Mps fa impallidire il crac Parmalat, il fallimento del Banco Ambrosiano: dietro a questo colossale saccheggio ci può essere di tutto. Bettino Craxi, in confronto, rubava le caramelle ai bambini... Ma se tu, caro Bersani, così come D’Alema, Veltroni, Franceschini e Fassino, non vi siete mai accorti di questo immane disastro finanziario, come potete pretendere di governare il Paese?
Per questo noi vogliamo una commissione d’inchiesta: metteremo sotto accusa tutti i vertici del Pci-Pds-Ds-Pd dal ’95 a oggi. Vedrai, appena saremo in Parlamento apriremo i vostri segreti come scatole di cioccolatini!
Insomma, rassegnati, caro il mio Gargamella: noi non daremo la fiducia né a te, né a nessuno. Voteremo solo le leggi che rispecchiano il nostro programma. Se poi tu vorrai proporre l’abolizione dei contributi ai partiti sin dalle ultime elezioni, la voteremo di slancio. Ma intanto il M5S ha rinunciato ai 100 milioni di euro che gli spettano. E tu?
Mah. Molto meglio che tu e quelli come te vi arrendiate. E che ve ne andiate a casa!
Ciao, mummia.

Tuo Beppe


*Questa lettera è un collage degli interventi pubblici di Beppe Grillo: ogni frase è stata realmente pronunciata nei comizi o scritta dall’autore sul suo blog, a partire dallo scorso maggio.