Edoardo Vigna, Sette 8/3/2013, 8 marzo 2013
IL MILIARDARIO INDIANO CHE APRE TUTTE LE PORTE
[UGANDA]
La sua famiglia arrivò in Uganda dall’India nel 1890 e cominciò ad aprire piccoli commerci. Quando il dittatore Idi Amin Dada buttò fuori gli asiatici dal Paese, nel ’72, i Thakkar persero tutto. In Africa ci sono tornati nel 1993: Rwanda, un attimo prima del genocidio, e di perdere di nuovo tutto. Ashish allora aveva 10 anni, e negli occhi la strage indicibile per le strade. Cinque anni dopo, con la famiglia, ha ricominciato in Uganda. Lui vendeva computer ad amici e amici degli amici. Ha allargato il business, ha cominciato a far la spola con Dubai per prendere pezzi da commerciare. Ora Ashish ha 29 anni e un gruppo (Mara) da 100 milioni di euro con 7mila dipendenti in 19 Paesi africani, dove si occupa di tutto, dall’immobiliare ai servizi alla finanza, dall’information technology alle energie rinnovabili. All’ultimo Forum di Davos era ospite d’onore. Ma, soprattutto, è considerato forse l’unico imprenditore in grado di aprire le porte di tutto il Continente. “Gli investitori globali hanno l’acquolina in bocca per l’Africa”, scrive l’Economist. “E i soldi veri stanno nel riuscire a vendere d’ogni alla classe media emergente. Ma le società straniere hanno bisogno di una guida”. Lui, appunto: Ashish Thakkar, l’indiano d’Africa.