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 2013  marzo 06 Mercoledì calendario

IL FISCO GRECO È UN COLABRODO: L’HA ACCERTATO IL FONDO MONETARIO


Gli ispettori greci sono sottopagati, hanno condizioni di lavoro pessime e in circa 130 possiedono pure conti bancari all’estero, indice di una possibile evasione fiscale. Sono i dati più eclatanti di un rapporto congiunto del Fondo monetario internazionale e dell’Unione europea, fatto arrivare ai media greci, che mette in cattiva luce gli sforzi finora effettuati dal governo di Atene per rendere più efficiente il fisco.
Il miglioramento del sistema di riscossione era fra le condizioni che accompagnavano la concessione dell’ultima tranche di prestito da parte dei creditori internazionali, mentre il paese entra nel sesto anno di recessione e un quarto delle forza lavoro è disoccupata. Gli esattori ellenici, oltre la metà dei quali ha superato i 50 anni, sono pagati poco e talvolta non dispongono nemmeno di una scrivania o di un computer, dice il rapporto lungo 72 pagine. I controlli interni hanno anche trovato indicazioni che circa 130 ispettori sono titolari di conti correnti bancari all’estero, il che potrebbe essere la spia di una possibile evasione.
Nelle parole del rapporto, uscito recentemente sui media greci, le riforme intraprese dal governo vengono definite «pasticciate» e «lente», il che lascia il sistema di esazione ancora aperto a «interferenze politiche o a corruzione». L’anno scorso la Grecia raccolse solo 1,1 miliardi di euro in tasse ritardatarie: ciò corrisponde a poco più della metà del suo target dichiarato di 2 miliardi di euro. Inoltre lo Stato deve ancora racimolare circa 55 miliardi di euro, corrispondenti al 30% della produzione nazionale del paese.
Ma intanto molte delle aziende in debito col fisco sono fallite. Gli esperti internazionali dubitano che la Grecia riuscirà a raggiungere il suo target di esazione di tasse per il 2013 senza assumere immediatamente circa 200 nuovi ispettori e concentrarsi sui 1.500 debiti principali.
Alla pubblicazione del rapporto sui media, il ministro delle finanze Yannis Stournaras si è difeso osservando che rispetto a gennaio «sono successe molte cose» e che «stiamo studiando tutto accuratamente e, tenendo conto delle osservazioni, procederemo». Secondo una dichiarazione rilasciata dal ministero delle finanze, sono stati identificati 1.680 dei 2 mila greci intestatari di conti correnti in Svizzera, in base alla lista informale commissionata dal capo del Fmi, Christine Lagarde: le loro denunce dei redditi sono ora sotto osservazione.
La troika di funzionari inviati dalla Commissione europea, dalla Bce e dal Fondo monetario ritornerà ad Atene domenica per iniziare la revisione necessaria affinché venga erogata la prossima tranche del prestito. I proventi delle tasse saranno un fattore importante nella loro valutazione.
Gli ultimi dati del bilancio greco riportano per gennaio un deficit di 300 milioni di euro, e si sa che è finito con un buco anche il mese di febbraio. Ma il primo ministro Antonis Samaras, all’inizio della settimana, ha dichiarato che l’ammanco sarà coperto da tagli alla spesa dello Stato.