Giordano Tedoldi, Libero 6/3/2013, 6 marzo 2013
IL CONCLAVE DIVENTA 2.0 TRA TWEET E PREGHIERE WEB
Forse solo in questi giorni, in cui la sede vaticana è vacante e il variegato movimento di Grillo si prepara a inocularsi in parlamento come il Dna di un virus, davvero apprezziamo tutta la potenza della rivoluzione internettiana iniziata ventiquattro anni fa dall’idea di uno scienziato del Cern di Ginevra.
Tutto cambia, tutto diventa social, riti e formule di tradizioni ritenute immutabili si squagliano alla velocità di un refresh di pagina. Prendiamo l’imminente conclave che dovrà eleggere il nuovo pontefice dopo l’abdicazione di Benedetto XVI.
La cappella Sistina ieri alle 13 è stata chiusa, il cardinal Bertone ha dato l’avvio dei lavori, si susseguono le congregazioni preparatorie e probabilmente l’undici marzo cominceranno le votazioni. Le regole sono quelle di sempre, ma il punto di vista sull’evento e i cardinali stessi sono travolti dalla grande mutazione di cui parlava acutamente Alessandro Baricco nel suo saggio sui Barbari.
Trionfa l’ideologia dell’interconnessione universale e permanente. Come già il papa, anche i cardinali cinguettano su twitter. Prima di entrare nella cappella Sistina (ove ogni comunicazione con l’esterno è proibita) i diciassette cardinali che finora hanno aperto un account non resistono a twittare le loro emozioni, le loro preghiere, o a suggerire, come l’arcivescovo di New York cardinale Dolan, di sintonizzarsi sul sito www.siriusxm.com/thecatholicchannel per essere aggiornati in tempo reale sui «papal election updates» come fosse il punteggio del SuperBowl.
Il linguaggio si fa accattivante, nei cinguettii cardinalizi sparisce ogni sussiego gerarchico o oscurità dottrinale, il messaggio è facile e diretto: la condivisione tra pari di sentimenti, di meditazioni e naturalmente di link.
TEOLOGIA VIRTUALE
Come il sito www.adoptacardinal. org, dove ci si può iscrivere per adottare un cardinale assegnato automaticamente e invocare su di lui l’illuminazione divina, dedicandogli le proprie preghiere. Anche questa idea, lanciata dai giovani tedeschi di Jugend 2000 (associazione nata durante le Giornate della Gioventù) è un meccanismo di sharing, di condivisione, il valore supremo della mutazione contemporanea, che prescinde persino dal merito di ciò che viene condiviso, dato che il cardinale in adozione è attribuito con una regola casuale. Ma è anche un modo per tifare oppure per gufare, creando un gruppo di preghiera in rete che sollevi alle altezze celesti un’invocazione cui la tecnologia conferisca una forza senza precedenti nella storia. Dopo qualche giorno, grazie alla segnalazione moltiplicatrice della rete, il sito ha superato le 230mila adozioni. Più tradizionale e anche un po’ squallido (ma errare humanum est, eccetera) l’uso della rete quando si incontrano su ebay.it annunci del genere: «occasione elezione nuovo papa – San Pietro appartamentino brevi periodi», che contravviene all’etica internettiana della partecipazione a distanza e gratuita: la flessibilità del web è tale che può anche servire a fare affari secondo il vecchio stile proponendo un monolocale nient’affatto virtuale nelle vicinanze di via della Conciliazione.
Un deciso e definitivo salto di qualità nella mutazione è invece l’applicazione «Elezione Papa 2013» disponibile sull’App Store per iPhone e iPad, che consente di seguire il conclave papale con notizie, biografie dei cardinali, storia del Vaticano e, addirittura, quote e possibilità di elezioni in tempo reale.
BIBITE E RINFRESCHI
Certo, sullo smartphone si sente la mancanza dell’omino dei pop-corn e dell’allibratore in paglietta che raccoglie le puntate dell’ultimo secondo ispirate dalla propria sensibilità religiosa come dal fiuto dello scommettitore alle (ormai pressoché defunte) corse ippiche. Non si può volere tutto: il live-tweeting dei cardinali, le foto delle urne del conclave postate da Matteo Matzuzzi neovaticanista del «Foglio», gli updates del canale cattolico americano benedetto dall’arcivescovo, l’adozione random di un cardinale, le quotazioni dei papabili… almeno per le bibite e i rinfreschi vi toccherà alzarvi e cavarli manualmente dal frigo, tutto a maggior gloria di Dio.