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 2013  marzo 06 Mercoledì calendario

E IL FOLLETTO TV DELLO TSUNAMI LANCIA IL TALK SHOW GRILLINO

Poiché non amano i talk show di media che considerano falliti, si fanno un loro talk show. Lo conduce l’uomo che ha cambiato, da solo, nel suo piccolo, il modo di trasmettere immagini in una campagna elettorale.

Nasce stasera, esperimento da seguire, visto chi lo organizza, un settimanale di discussione politica aperto all’interazione con la platea web e rivolto all’elettorato di Grillo, ma non solo, naturalmente. Sarà una trasmissione serale settimanale, e l’idea è venuta a Salvo Mandarà, quella specie di folletto con gli occhiali spessi e l’aspetto simpatico che avete visto su tutti i 77 palchi dello Tsunami Tour riprendere e mandare in streaming i comizi show di Beppe Grillo. All’inizio Salvo era totalmente uno sconosciuto, al pubblico ma anche allo staff di Grillo e Casaleggio. Siciliano di Ragusa, trasferito da anni ad Abbiategrasso, dove fa l’ingegnere informatico in una importante azienda di tlc, all’epoca del tour del comico per le elezioni siciliane si presentò in diversi paesini a filmare e riprendere i comizi. Gratis, di sua iniziativa, anche un po’ sospetto, per quanto era strana e visionaria la sua iniziativa. La prima trasmissione, cinque contatti. Poi venti. Poi cinquanta. Poi sempre di più. Lo staff di Grillo un giorno lo ferma, gli chiede cosa voglia, chi sia. Mandarà spiega tutto, chiede il permesso di continuare, lo ottiene, anzi, poco a poco ottiene il permesso di salire sui palchi sempre, voce di volta in volta più ufficiale. I contatti si moltiplicano a ogni tappa. Salvo conquista l’amicizia di tutta la squadra di Grillo, che tra l’altro ha capito che quell’uomo ha una verve di reporting tutta sua. Ha uno stile di conduzione affettuoso, caldo, del tutto empatico con chi lo ascolta. Non è impostato, si sente l’accento siciliano, ha un istinto molto forte per il sentimento della comunità a cui sente di appartenere. E quelli, oggi, lo considerano infatti un pilastro.

Il fatto è che il Movimento ha già la sua tv ufficiale, La Cosa, che trasmette coordinata da Matteo Ponzano sul sito di Grillo, dagli uffici di Milano. Ma Salvo, diciamo così, farà un lavoro da libellula, un mordi e fuggi internettiano che è ormai un canale aperto, e che molti militanti hanno dimostrato - anche dopo la fine dello Tsunami Tour - di continuare a volere. Ecco così spiegata l’idea della trasmissione, subito sposata dallo staff. Si chiamerà «Salvochannelcinquepuntozero», con chiaro riferimento alle cinque stelle, ma anche al tentativo di andare oltre la retorica del 2.0. Avràuna sua mini redazione di volontari, Giancarlo Lo Presti, Manuela Bellandi, Giorgio Magrì, Silvia Fossi, Massimiliano Pierini. Verrà trasmessa sul canale Ustream di Mandarà ma anche, in differita, su la Cosa. I primi due ospiti di stasera saranno Giulietto Chiesa e Bruno Poggi. Chiesa, dice Mandarà, «non è affatto un nostro militante ma è una voce libera e originale, ci ha spesso criticato, però a noi non interessa per forza chi è innamorato del Movimento». Poggi è un sondaggista e analista che presiede il Movimento libera Italia, un gruppo liberale vicino ai cinque stelle e molto critico con l’euro, con argomenti alla Stiglitz, per capirci.

C’è uno spirito artigianale del tutto non professionale, sia chiaro. Le locandine, realizzate da un militante di nome Fulvio Utique, sono giocose e un po’ nel solco - ma chissà se è sensata questa associazione degli indiani metropolitani. E però - ecco un’altra delle tante facce complesse della storia che stiamo raccontando - questa artigianalità ormai pesa, raggiunge persone, incrementa ascolti. «Siamo arrivati fin qui senza tv, e senza tv andremo avanti». Cioè, con la loro tv.