Alessandra Longo, la Repubblica 6/3/2013, 6 marzo 2013
IL TRENO ITALIA
Ore 10.12, stazione Termini. Treno regionale veloce 2338 Roma-Pisa, otto vagoni, un capotreno. Annuncio di Trenitalia: «Grazie ad una convenzione» il personale di bordo «può» avvalersi di agenti di pubblica sicurezza durante il viaggio. Molto civile. Peccato che il messaggio sia ingannevole, quasi quanto la berlusconiana restituzione dell’Imu. Sul treno non c’è nessun poliziotto. Lo sa il ladro che alle porte di Roma sfila passaporti e computer ad una coppia di canadesi. I passeggeri urlano, battono sui vetri, bloccano i freni del convoglio. Ma alla stazione San Pietro la polizia ferroviaria non c’è, spending review. Il ladro fugge con la refurtiva a vista. A bordo silenzio frustrato: «Viviamo allo sbando, senza regole, questo treno è come il Paese, anche dopo le elezioni...».