Andrea Scaglia, Libero 5/3/2013, 5 marzo 2013
DA NAPOLI FINO A BARI MEZZOGIORNO DI GRILLO
È un «messaggio rivoluzionario», quello del Movimento 5 Stelle. Ne è convinto Sergio Puglia, neo senatore grillino eletto come capolista in Campania. In effetti l’exploit del M5S promette di rivoltare come un calzino la stentorea vita parlamentare italica: primo partito italiano, 108 deputati e 54 senatori. E in Campania, se non è riuscito a superare il PdL, ha invece appaiato e sorpassato il Pd. Comunque sempre secondo Puglia - 40enne di Portici (Napoli), consulente del lavoro e iscritto fin dal 2006 al Meet Up napoletano “Amici di Grillo”- ecco, secondo lui «finalmente il cittadino si è fatto direttamente partecipe delle decisioni che lo riguardano. È un processo appena iniziato e dobbiamo portarlo a compimento».
Cinque senatori e nove deputati: questo il risultato campano del Movimento. Oltre a Puglia, secondo eletto a Palazzo Madama è Andrea Cioffi, 51 anni, ingegnere che vive a Salerno con il pallino delle energie rinnovabili: uno dei primi grillini della sua città d’adozione - lui ch’è nato a Massa - candidato sindaco nel 2011. Ha passato anche un periodo in Afghanistan, volontario con Emergency. E riguardo al rompicapo politico del momento, Cioffi ritiene che non sidebbano fare «accordi o alleanze», ma valutare le proposte caso per caso. Altra neo senatrice 50enne è Paola Nugnes, architetto ambientale e madre di due figli, «con mio marito, con cui condivido famiglia, lavoro e impegno sociale e politico, ho una casa-studio a Pozzuoli, vicino Napoli, dove sono nata», e secondo lei proprio gli attivisti Cinque Stelle rappresentano «gli anticorpi di questa società». Mentre Vilma Moronese, 41 anni da Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e attualmente disoccupata - ma d’ora in poi senatrice - ha «conosciuto il Meet Up di Napoli nel 2007, ero inizialmente diffidente ma poi iniziato a seguirne le attività. E ho avvertito la sensazione che qualcosa d’importante stava accadendo: io ne volevo far parte». C’è poi, nel gruppo campano in partenza per il Senato, Bartolomeo Pepe di Volla, Comune vesuviano, tecnico industriale dipendente di un’azienda petrolchimica. Ma da anni impegnato a sostenere attivamente le iniziative del Movimento e, più un generale, di mobilitazione filo-ambientalista: «In Campania si consuma la più grande devastazione ambientale e territoriale che l’Italia abbia conosciuto in tempi moderni. Non è più possibile rimane indifferenti e inerti di fronte a tale scempio».
Passando agli eletti alla Camera, eletto come capolista nella circoscrizione Campania 1 - quella di Napoli e provincia - è Roberto Fico, 35 anni, laureato in scienze delle comunicazioni. Attivista storico del M5S, è stato candidato a governatore campano e a sindaco di Napoli. Qualche polemica riguardo alla sua candidatura l’ha creata il suo fidanzamento con Yvonne Rosa, vincitrice nella circoscrizione estero nonostante avesse da poco aderito al Movimento - qualcuno, affiancandogli altri casi simili, ha gridato alla parentopoli grillina. Lui, neo deputato, non si scompone: «Avevo i requisiti e ho rispettato le regole». E racconta che «prima di Grillo ho votato a sinistra, ma mai il Pd» (in effetti la cosa non suona così contraddittoria). Altro novello onorevole è il 26enne Luigi Di Maio, laureando in legge di Pomigliano d’Arco, lui si occupa di web «e come videomaker coltivo la passione per i documentari riguardanti il mio territorio». Mentre Salvatore Micillo, 33enne di Giugliano in Campania, è laureato in scienze internazionali e diplomatiche, ma ha studiato e partecipato fino a definirsi «esperto in gestione dei rifiuti urbani per uno sviluppo sostenibile». Così spiega i motivi del suo impegno: «Tutte le persone, quando capita loro un oggetto fra le mani, iniziano ad apprezzarne design, colore, forma... Non io che vivo a Giugliano: io di ogni oggetto che mi capita sotto mano penso: come si smaltisce? come può essere riciclato?». Approccio certo encomiabile ma insomma, una vita da incubo.
La napoletana Vega Colonnese ha anch’essa 33 anni, si presenta scrivendo che «riassumere il curriculum vitae di una precaria è difficile» - ma ricorda volentieri l’esperienza con Emergency a Milano. Attualmente è disoccupata,«ma tutto è stato reso più sopportabile grazie al M5S. La consapevolezza che qualcosa stia cambiando rende piacevole questo purgatorio». E poi Luigi Gallo, ingegnere informatico, insegnante di elettronica a Torre del Greco: ha 35 anni, è anche «coltivatore diretto senza uso di pesticidi, ciclista urbano, consumatore responsabile, speaker radiofonico per una trasmissione d’informazione sociale su una radio web». E poi le esperienze all’estero, «in Messico a sostegno di comunità indigene nel Chiapas, in Kenya per visitare progetti di sviluppo di commercio equo e solidale». Ha scelto di candidarsi per «portare in Parlamento e tramutare in legge tutte le sperimentazioni che i movimenti dal basso hanno svolto sui territori». Nella circoscrizione Campania 2 (Avellino, Benevento, Caserta, Salerno) primo eletto è risultato essere il 32enne salernitano Angelo Tofalo, laureato in ingegneria civile con specializzazione in geotecnica - e c’è da dire che i titoli di studio dei grillini sono mediamente di prim’ordine, altroché. Lui vive a Pellezzano (Salerno) con genitori e sorella, «credo molto nella Rete, intesa come scambio veloce e corretto d’informazioni: il Movimento segna la via verso un futuro partecipativo». Poi Silvia Giordano, 26 anni di Salerno, studia filosofia e comunicazione ma «ho iniziato a lavorare a 18 anni come cameriera e banconista in vari locali, ora vorrei aprirne uno mio». Ha cominciato a far politica fin dal liceo, «capoclasse, rappresentante d’istituto, collettivi studenteschi, manifestazioni, presidi»: proseguirà in Parlamento. Insieme con Carlo Sibilia, avellinese 27enne, laureato in biochimica e biologia, impegnato con il M5S sin dal 2006, che si presenta con slancio tutto giovanile: «Senti il sapore, l’odore, la bellezza, ascolta il suono di queste due parole: futuro e prospettiva. Non è meraviglioso? ». D’altro canto l’ingegnere elettronico Girolamo Pisano, 35 anni - salernitano, sposato e padre d’un bambino - pare d’approccio più pragmatico: «Lavoro nell’azienda della mia famiglia dove rappresento la terza generazione». Fino a poco tempo fa «vedevo nella politica la peggiore delle facce del nostro Paese». Poi la folgorazione grillina, e oggi addirittura deputato, «per portare i cittadini come me all’interno delle istituzioni».
Un passo più a sud ed eccoci in Puglia. dove il Movimento 5 Stelle, attestatosi intorno al 25 per cento, ha battuto per distacco la formazione del governatore Nichi Vendola - di più: secondo gli esperti, proprio Grillo ha soffiato moltissimi voti a Sel. E dei quattro senatori eletti, il primo è Maurizio Buccarella: «Sono un avvocato 48enne che dal 2007 si è avvicinato al Meet Up leccese, diventando da subito un di attivista impegnato per la realizzazione del sogno di un’Italia migliore». Oltre alle tematiche ambientaliste, ritiene che «il tema della laicità dello Stato sia una priorità, così come la difesa dei diritti civili (per es. coppie di fatto, fecondazione assistita». Altro senatore di fresca elezione è Alfonso Ciampolillo, barese 41enne, «lavoro in Telecom Italia dal ’99 come tecnico di rete, sono giornalista pubblicista ed esperto in telecomunicazioni», nonché grillino attivo dal 2006. Ed è convinto che «il M5S è la rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno per capovolgere un sistema oramai divenuto insostenibile». Mentre Daniela Donno, salentina di Lecce, 53 anni, dopo un’infinità di occupazioni ora fa «parte di quella folta schiera dei senza lavoro»: sarà occupata in Senato. E Barbara Lezzi, 40enne di Lequile, provincia di Lecce: lei però un lavoro ce l’ha, impiegata «presso un’azienda del settore commercio». Necessaria l’aspettativa.
Di pugliesi alla Camera il Movimento 5 Stelle ne ha invece eletti ben otto. A partire dal capolista Giuseppe D’Ambrosio da Andria, 35 anni a giorni: si è laureato in fisioterapia a Bari, «e lavoro presso un istituto di Andria, dove mi occupo di assistenza domiciliare ai disabili gravi». Nel 2006 comincia a collaborare con il Meet Up grillino locale e «in questi anni ho sviluppato conoscenze in materia di rifiuti: voglio metterle a disposizione di tutti». Giuseppe L’Abbate, neo deputato 28enne anni che vive a Polignano a Mare, è laureato in informatica e tecnologie, e però appassionato di economia ed energia sostenibile, alimentazione naturale, agricoltura a basso impatto ambientale. L’impegno con il M5S? «Tutto iniziò con i filmati degli spettacoli di Grillo che il nostro prof di tecnica, anche lui attivista, ci faceva vedere alle medie». Altro ingegnere informatico grillino è Diego De Lorenzis, leccese 33enne, e «dal 2008 sono completamente risucchiato in questo vortice di impegno e attivismo civico». Ora, da Montecitorio, si prefigge di essere «un’antenna tra voi: sarò il trasmettitore, la vostra sentinella, i vostri occhi e la vostra mente, e la stazione ricevente attraverso cui veicolare le vostre istanze». Mentre Giuseppe Brescia - 29 anni, una laurea in scienze dell’educazione, nato a Bari ma con «diverse esperienze all’estero» - cinque mesi di studio in Polonia e otto mesi di lavoro in Australia - fa «del rispetto dei diritti delle persone, dell’ambiente e degli animali i valori fondamentali». Il tarantino 36enne Alessandro Furnari, laureando in scienze delle comunicazioni parecchio fuoricorso («ho dato precedenza al lavoro rispetto allo studio»), segue Grillo dal 2008 ma ha alle spalle un lungo passato nelle associazioni ambientaliste: «Anch’io sono stato uno “schiavo moderno”, lavorando nei call center». Altro studente universitario in informatica, e altro residente a Polignano, è poi Emanuele Scagliusi, 29 anni. Un esperto di computer, dunque: «Ma, come diceva Ford, c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti».
Ed eccoci agli ultimi due onorevoli pugliesi del Movimento 5 Stelle. Francesco Cariello è di Bitonto, classe 1975, ultimo di sette figli, suo padre faceva il bracciante agricolo ed è «cresciuto nel segno del lavoro come primo valore»: è sposato e ha due bambini, laureato in ingegneria a Bari, lavora come ingegnere di manutenzione nel settore petrolio e gas, e «l’esperienza professionale mi ha portato a conoscere in dettaglio il processo di generazione dell’energia da fonti non-rinnovabili. Pertanto occupo il tempo libero alla cultura della sostenibilità e alla ricerca di fonti alternative» - competenza che rilancerà dallo scranno di Montecitorio. Infine Vincenza Labriola, 32 anni, due figlie piccole e una laurea in scienze della comunicazione. Lei vive a Taranto, dove «trovare un lavoro confacente al titolo acquisito è risultata un’impresa impossibile». E però ora è sposata, casalinga e «mamma a tempo pieno». A tempo pieno finora, visto che dovrà frequentare assiduamente Montecitorio. Da onorevole grillina. 6. Continua