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 2013  marzo 05 Martedì calendario

VITO, DAL TRIBUNALE DI BRESCIA AL SENATO "LA RIVOLUZIONE DI UNA BANDA DI MATTI"

Mette le mani avanti: «Non ho un curriculum eccezionale». Anche se non è certo una manifestazione di insicurezza da parte di Vito Crimi, grillino prestato al Senato, eletto capogruppo dai suoi, anche se senza unanimità. Nella riunione a cinque stelle prende il microfono, si mette di spalle a Grillo (che subito dopo esce), ha il piglio sicuro, niente capelli e la barba sale e pepe. Sembra essere a suo agio nelle vesti istituzionali. D’altronde ci aveva già provato, sempre con il M5S, nel 2010 sfidando Formigoni e Penati in Lombardia. In questo girone, invece, è stato il primo degli eletti alle parlamentarie a cinque stelle. Di mestiere fa l’assistente giudiziario alla Corte d’Appello di Brescia, dopo aver vinto un concorso nel 1999.

Ha 40 anni, nato a Palermo dove ha vissuto fino al 2000 nel quartiere Brancaccio insieme ai suoi genitori, impiegati. Il padre, socialista, gli ha insegnato a dare a tutti del tu, come ha rivelato lui stesso. «Soprattutto a quelli importanti, per principio». Ma preferirebbe non avere questa intimità con i politici della Seconda Repubblica ancora accomodati in Parlamento. Crimi non si è mai occupato di politica, preferendo gli scout della parrocchia. «Sono sempre stato impegnato nel sociale». Lasciati i pantaloni corti e anche il liceo scientifico (si diploma del 1990 con il massimo dei voti) decide per la facoltà di Matematica. Ma gli studi vanno a rilento e vengono interrotti per il servizio militare. Poi l’occasione del concorso, del posto fisso. Il trasferimento a Brescia lo fa con la valigia ma non con il cuore e con un tarlo nella testa: non era proprio quella la sua strada. Si occupa di molte cose al Tribunale: dalla gestione del personale all’organizzazione e gestione dell’anno giudiziario, dai bandi di gara europei per le forniture del nuovo Palagiustizia di Brescia al portale web degli uffici giudiziari della città lombarda.

E arriva il momento in cui tutto cambia, l’incontro via rete con il Movimento, che gli stravolge le prospettive di vita: «L’incontro con questa banda di matti è avvenuta alcuni anni fa, in occasione del primo V-Day. Nessuno, allora, avrebbe immaginato che saremmo arrivati fino a questo punto, che avremmo portato una rivoluzione in questo Paese, che avremmo dato una spallata e una scrollata in modo da scrostare questi partiti che da anni governano questo Paese curando più i propri interessi che non quelli dei cittadini», dice nella sua presentazione.

«Io non ho un curriculum eccezionale: nel mio curriculum non troverete titoli di studio o chissà quali esperienze professionali qualificanti», insiste Crimi, «la mia esperienza l’ho fatta sul campo, in questi anni con gli amici del Movimento Cinque Stelle abbiamo fatto una marea di iniziative, formazione e informazione, ma anche la ricchezza delle persone che ho incontrato in questo cammino è stata quella che ha fatto crescere le mie conoscenze e le mie competenze». È di formazione laica Crimi, favorevole alle unioni gay e anche alle adozioni.