Federico De Rosa, Corriere della Sera 5/3/2013, 5 marzo 2013
MILANO —
Urbano Cairo ce l’ha fatta: La7 è sua. Il consiglio d’amministrazione di Telecom Italia Media ha approvato ieri la vendita dell’emittente televisiva all’imprenditore di Alessandria per 1 milione di euro. La cifra non è significativa vista l’articolazione dell’operazione che prevede un aumento di capitale, il trasferimento di personale, la cancellazione di debiti e altre garanzie che Cairo ha ottenuto nel corso della trattativa affidata alla Lazard.
«Ho preso una bella patata bollente» ha commentato l’editore alessandrino, che ha ottenuto tuttavia da Telecom una buona base di partenza. L’emittente televisiva sarà infatti ricapitalizzata prima della vendita e a Cairo andrà con una posizione finanziaria netta positiva per 88 milioni e un patrimonio netto di 138 milioni, frutto anche della rinuncia da parte di Telecom Italia Media a circa 40 milioni di crediti. L’accordo prevede inoltre il trasferimento a Telecom di circa 60 dipendenti di La7, la conferma per tre anni del budget pubblicitario che il gruppo telefonico garantisce all’emittente, pari a circa 6 milioni l’anno, una penale di 20 milioni in caso di perdita del tasto «7» del telecomando, e l’affitto dei multiplex per il digitale terrestre a un prezzo che è stato solo leggermente ritoccato rispetto allo sconto più ampio chiesto da Cairo. I mux hanno rappresentato lo snodo principale della trattativa, nonché l’elemento che ha consentito a Cairo di battere la concorrenza del fondo Clessidra, decidendo di lasciarli a Telecom perché possa valorizzarli, mentre il fondo di private equity li avrebbe voluti ma un prezzo inferiore a quello stimato da Citi per Telecom.
Le condizioni ottenute dal venditore dovrebbero servire, nelle intenzioni di Cairo, a mettere in sicurezza La7 per il primo anno della nuova gestione, senza dover impegnare altro capitale. L’editore, di contro, si è impegnato con Telecom a non rivendere la tv per almeno 24 mesi.
Per il gruppo telefonico la cessione della tv porta un beneficio immediato: non brucerà più cassa per La7. Ma c’è un beneficio indiretto anche per Telecom Italia Media che ha ottenuto dalla controllante lo stralcio di 100 milioni di debiti e dunque non avrà necessità di ripianare le perdite, che quest’anno sono ammontate a 240 milioni, a fronte di ricavi per 222 milioni.
«Cairo è di suo un editore puro perché vive di editoria e pubblicità e quindi ha tutte le caratteristiche per essere un buon editore dal punto di vista delle carte in regola» ha commentato il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, il quale dieci giorni fa era stato il primo su Twitter ad annunciare la concessione dell’esclusiva a Cairo. Ieri è stato battuto sul tempo dal collega Gad Lerner, il quale mentre era ancora il corso il board di Telecom Italia Media ha twittato il via libera alla vendita. Una leggerezza che non è piaciuta alla Consob. Il titolo ha perso oltre il 6% e in serata la commissione di vigilanza ha fatto sapere di aver avviato accertamenti relativi al «processo di formazione della notizia, con modalità e tempi di diffusione» e sul «livello delle negoziazioni».
Federico De Rosa