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 2013  marzo 03 Domenica calendario

PIO XI

Papa (XXVII, p. 323). - Dopo più di due anni di salute cagionevole, morì il 10 febbraio 1939. Intorno al 1931, con il dissidio circa l’Azione cattolica in Italia, la caduta di Primo de Rivera e la proclamazione della repubblica in Spagna, l’avvento del nazismo in Germania, la ripresa dell’ostilità contro la Chiesa nel Messico, un periodo di relativa tranquillità, che potremmo chiamare l’èra dei concordati (quello con la Germania fu bensì stipulato il 20 luglio 1933, ma rimase inefficiente) si chiude; e ne comincia uno di lotta. Il pontefice si trovò così tra due alternative: la minaccia comunista, di cui egli sempre si preoccupò molto (cfr. l’enciclica Contro il comunismo ateo, del 19 marzo 1937), e i "fronti popolari", come quello francese, con le loro ideologie anticattoliche, da un lato; dall’altro, gli stati totalitarî, che mantenevano l’ordine pubblico e fronteggiavano il comunismo, ma soffocavano la libertà religiosa e rendevano (specie in Germania) sempre più difficile la vita dei cattolici (cfr. l’enciclica Mit brennender Sorge, del 14 marzo 1937 e numerosissimi discorsi).

Col passar degli anni, si nota un sempre più deciso avviamento verso l’intesa con le democrazie, anche con quelle che si dichiaravano laiche, perché in esse era meglio tutelata la persona umana e non esaltato oltre misura il nazionalismo: significativi in proposito i viaggi e i discorsi del segretario di stato Pacelli in Francia. Così, nell’ultima allocuzione natalizia, Pio XI poteva affermare di aver sempre ricordato a tutti "che non è veramente e pienamente umano se non ciò che è cristiano e che è inuman ciò che è anticristiano, o riguardi la comune dignità dell’umano genere, o riguardi o tocchi la dignità, la libertà, l’integrità dell’individuo, al quale, salve le debite coordinazioni e cooperazioni, è destinata la Società, come all’individuo uomo è ordinata l’opera stessa di Dio creatore e salvatore". Oltre le encicliche Casti connubii (31 dicembre 1930), Quadragesimo anno (15 maggio 1931) e Deus scientiarum Dominus (24 maggio 1931), per le quali v. chiesa, in questa seconda App., I, pp. 570 e 572, vanno ricordate: Ad catholici sacerdotii (20 dicembre 1935: tratta, in occasione del giubileo sacerdotale del pontefice, della vocazione ecclesiastica e delle funzioni sacerdotali); Vigilanti cura (29 giugno 1936), che si occupa di cinematografo. Considerò l’Azione cattolica, a lui cara, e le missioni, come gli strumenti più atti a realizzare il programma: pax Christi in regno Christi.

La morte colse Pio XI mentre, nell’aggravarsi delle difficoltà nei rapporti col governo italiano anche per la questione ebraica, si preparava a celebrare il decennio della Conciliazione, alla presenza dell’episcopato italiano, con un forte discorso polemico. Qual che possa essere il giudizio della storia, è indubbio ch’egli si dimostrò aperto ai bisogni dei suoi tempi, d’instancabile attività nei più diversi campi della vita umana, energico difensore dei diritti della religione e della coscienza.

Bibliografia: Oltre varie biografie piuttosto divulgative: L. Salvatorelli, Pio XI e la sua eredità pontificale, Torino 1939.