Rita Di Giovacchino, il Fatto Quotidiano 28/2/2013, 28 febbraio 2013
SORDI, L’INDAGINE SI ALLARGA
Spunta un testamento segreto. Aurelia Sordi, l’unica sorella ancora viva del grande attore, l’ha sottoscritto alla fine del 2011, davanti al notaio di famiglia Gabriele Sciumbati e a quanto ha confermato quest’ultimo la decisione sarebbe del tutto in linea con le disposizioni a suo tempo date dal fratello. L’eredità milionaria, fatta di conti correnti, titoli, immobili, in assenza di eredi di sangue è stata lasciata interamente alle tre Fondazioni, nate su iniziativa dello stesso Sordi alla fine degli anni Ottanta, ma soltanto dopo la sua morte come aveva deciso Alberto. La Fondazione Cinema già gode dei diritti di autore sui film di Sordi, che si aggiunge a un consistente lascito, e non ha problemi. Autosufficiente è anche la Casa per anziani, che privilegia l’assistenza di ex attori, ospitata da una palazzina che si trova a Trigoria, nel comprensorio del Campus Biomedico dell’Opus Dei, sorto su terreni donati dall’attore.
A preoccupare Aurelia sembra sia la Fondazione Giovani attori, cui Sordi aveva lasciato l’opera cui teneva di più, quella Storia di un italiano realizzato per la Rai. Ma, dopo essere stata trasmessa in televisione quattro volte tra il 1979 e il 1986, l’opera è stata dimenticata, anche per l’opposizione del produttore De Laurentis a cedere i diritti dei suoi film. Sordi sperava in un maggior successo, dischi, dvd. Non è chiaro se la sorella abbia disposto di recente altri finanziamenti, ma la decisione di procedere a un testamento avrebbe creato sconcerto e delusione tra i “famigli”. Qualcuno si aspettava qualcosa di più, un lascito personale, una garanzia per il futuro. Tra tutti il più deluso potrebbe essere proprio Arturo Artadi, l’autista peruviano, che ormai si considerava parte integrante della famiglia.
ACCERTAMENTI, interrogatori incrociati, alla fine il testamento ha preso forma di possibile movente per quel raggiro, non ancora provato, di cui sarebbe stata vittima Aurelia. L’iniziativa di Arturo, di presentarsi in banca con una procura generale che gli consentiva di accedere a tutte le operazioni bancarie, come sappiamo ha allarmato i direttori dei due istituti che gestiscono il consistente patrimonio. Tutto era stato predisposto con cura e alla luce del sole, ha confermato l’avvocato Francesca Piccolella cui il peruviano si era rivolto per avere consigli. Ieri è stato ascoltato anche Antonio Gargovich, medico storico della famiglia Sordi. Aurelia non ama farsi visitare, l’ultima volta era stato un anno e mezzo fa, lui le aveva consigliato un controllo neurologico ma non è chiaro se poi è stato eseguito. No, i sospetti non sono venuti meno. Sembra imminente l’iscrizione sul registro degli indagati di più persone, prima di procedere, in sede di incidente probatorio, a una perizia medico legale sulle sue reali condizioni. L’ipotesi di reato resta “circonvenzione di incapace.”