VARIE 27/2/2013, 27 febbraio 2013
APPUNTI PER GAZZETTA - LA GIORNATA POLITICA
NAPOLITANO CONTRO STEINBRUCK (CORRIERE.IT)
Le dichiarazioni di Peer Steinbrück, politico Spd, possibile candidato alla successione di Angela Merkel nel ruolo di Cancelleiere, aprono un caso politico-diplomatico durante la visita di Napolitano in Germania. Il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto incontrare il candidato Spd alla cancelleria Peer Steinbrück (in Germania le elezioni federali sono a settembre). Ma l’’incontro di Berlino è stato annullato: «Il presidente della Repubblica ha per Costituzione il mandato di rappresentare l’unità nazionale - ha commentato Giorgio Napolitano incontrando la comunità italiana di Monaco di Baviera - Penso che non sia molto diverso dal rappresentare la dignità nazionale, mi sono sentito investito di ambedue questi mandati e doveri. Noi rispettiamo profondamente la Germania per i suoi successi, ha saputo risorgere dalle rovine e costruire una nuova Europa insieme all’Italia. Noi la rispettiamo, ma esigiamo rispetto per il nostro Paese»
Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi Il caso Steinbrück- Napolitano sui siti tedeschi
I DUE CLOWN: «FUORI LUOGO, O PEGGIO» - Quale è il motivo della presa di pèosizione di Napolitano? Martedì Steinbrück aveva commentato il voto italiano dicendo di essere «inorridito dalla vittoria di due clown», (allusione a Berlusconi e Grillo). Il capo dello Stato ha sottolineato: «Mi pare che non ci fossero le condizioni dopo le dichiarazioni del tutto fuori luogo, o peggio, che aveva fatto», indicando invece come «quanto detto da Schaeuble sia un esempio di riserbo e rispetto». Il ministro delle Finanze tedesco, della Cdu, si era limitato a un: «È la democrazia». Mercoledì, peraltro, in un’intervista alla Reuters, ha aggiunto: «Il risultato delle elezioni in Italia ha disseminato il mercato di dubbi sulla formazione di un governo stabile. Quando sorgono questi dubbi, c’è pericolo di contagio».
Steinbrück , 65 anni, dell’Spd (Epa/Settnik)Steinbrück , 65 anni, dell’Spd (Epa/Settnik)
IL TESTOSTERONE - Steinbrück era intervenuto a una riunione di partito in Brandeburgo e aveva commentato i successi di Beppe Grillo e Silvio Berlusconi quelli di «due populisti» e «che l’incertezza elettorale emersa dalle urne in Italia e l’eventuale impossibilità di formare un governo possano acuire i problemi dell’eurozona». Riguardo all’orrore «per il fatto che abbiano vinto due clown», l’esponente socialdemocratico, ex ministro delle Finanze, aveva aggiunto che uno «lo è di professione e non si offende se è definito tale», mentre l’altro «è definitivamente un clown con un alto livello di testosterone». Steinbrück, successivamente interrogato sulla possibilità di rivolgere delle scuse ai diretti interessati o a Napolitano, ha aggiunto «Quel che è detto è detto». Il parlamentare tedesco, che pure ha telefonato a Napoletano per un chiarimento, non è nuovo a gaffe e frasi fuori dalle righe, tanto che nello scorso gennaio il settimanale Der Spiegel gli aveva dedicato una copertina con sottotitolo: «Perché Peer Steinbrück sbaglia tanto?».
«CLOWN È CONCETTO TENERO» - A difendere Steinbrück provvedono, comunque, esponenti del suo partito. E rincarano la dose. Andrea Nahles, segretario generale dell’Spd, ha commentato: «Clown è il concetto più morbido che personalmente mi viene in testa su Silvio Berlusconi in questo contesto». Il vice capogruppo dell’Spd al Bundestag, Axel Schäfer, ha definito «incomprensibile» l’annullamento dell’incontro da parte di Napolitano. «Ciò che Berlusconi ha fatto per anni - ha detto - rappresenta la distruzione di ogni cultura politica. Con la definizione di clown a mio avviso gli è andata anche bene».
L’ELEFANTE E IL PASSO INDIETRO - Replica Michael Meister, presidente dei deputati della Cdu, il partito del Cancelliere Angela Merkel: «Steinbrück si sta comportando come un toro in un negozio di cristalleria». Sempre dalla Cdu, attraverso il presidente della Commissione Esteri del Bundestag, Ruprecht Polenz, arriva anche una richiesta di un passo indietro: «Steinbrück ha fatto lo spaccone come un cavaliere prussiano e non si è comportato come uno che in Germania vuole fare il cancelliere», ha commentato in un’intervista che sarà pubblicata giovedì sulla Süddeutsche Zeitung.
«RUOLO CENTRALE» - Il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, non ha voluto commentare l’incidente, mentre a proposito del risultato delle elezioni ha spiegato che Napolitano ha «un ruolo centrale» in vista della formazione di un governo». Seibert ha anche aggiunto che il governo tedesco non crede molto «a una spiegazione con una sola causa», cioè il rifiuto della politica di austerità dell’Eurozona, e che Berlino lavorerà strettamente e responsabilmente con ogni governo che emergerà a Roma. Il presidente della Repubblica italiana incontrerà Merkel giovedì: «Questo le darà l’opportunitá di sentire dalle labbra di Napolitano la sua valutazione della situazione italiana».
I POPULISMI - Napolitano è a Monaco di Baviera, dove ha partecipato a un incontro a porte chiuse in un albergo della città bavarese con una serie di intellettuali, studiosi e scrittori tedeschi. Il Presidente si è detto «molto preoccupato del populismo crescente in Europa», del «pericolo di una scarsa legittimazione democratica» dovuto anche «agli errori delle classi dirigenti europee». Durante il meeting ha parlato a lungo anche dell’Unione, delle difficoltà della sua integrazione e della necessità di «consolidare le riforme». Lo hanno riferito fonti presenti all’incontro.
L’EUROPA - Ai cronisti che gli chiedevano se ci fossero state altre domande sulle elezioni italiane, ha replicato spiegando che nessuno ha chiesto del voto. Ed ha aggiunto: «sono persone serie che conoscono cosa significa il rispetto reciproco». Il presidente ha spiegato poi che la discussione è stata centrata «sui sentimenti dell’Europa», sulle motivazioni del disegno europeo e sugli elementi critici che prevede il rapporto oggi tra la costruzione europea e i cittadini».
IL PAPA - Un pensiero è andato anche al Papa tedesco Joseph Ratzinger, che giovedì sera scenderà definitivamente dal soglio pontificio: a Benedetto XVI «vanno il mio commosso e affettuoso pensiero,e la mia ammirazione per la responsabilità mostrata dinanzi alle prove del suo magistero in un momento cruciale per la Chiesa cattolica», ha commentato Napolitano ricordando che la Baviera è la terra natale del Pontefice.
ARRIVO SULLA SCENA DI TANTI NUOVI PROTAGONISTI N DEP E SEN AI QUALI RIVOLGO IL MIO AUGURIO DI RIUSCIRE A DARE IL MEGLIO DI SE STESSI E ONORARE IL MANDATO RICEVUTO. VALORE DELLA GOVERNABILITA’. SE UN EMSSAGGIO DI STABILITA NON VERRA LANCIATO PRIMA RISCHIASMO DI PAGARE COSE: SPESE, PRESSIONE FISCALòE, CONTI IN ORDINE, RIFORME ISTITUZIONALI. TRE IMPEGNI
1. NO A POLITICA DI AUSTERITA’ (TASSE,. CRESCITA, SVILUPPO) ALLEGGERIMENTO FISCALE, AUMENTARE CONSUMI, SVOLTA POLITICA ECONOMICA
2. IMPEGNARE PARLAMENTO SU RIFORMA CHE GARANTISCA GOVERNABILITA
3. PROMETTO SARO’ PERSONALMENTE E DIRETTAMENTE IN CAMPO
(DISCORSO DI PIU’ DI 6 MINUTI)
GRILLO E I GRILLINI (CORRIERE.IT)
Un incontro con gli eletti alla Camera e al Senato, quei neofiti della politica su cui in queste ore tutti si interrogano. Nei prossimi giorni infatti Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio terranno una riunione con 162 Cinque Stelle che sbarcheranno a Roma.
I TEMI IMPRESCINDIBILI - Ci si guarderà in faccia, si deciderà come affrontare la presa della Bastiglia al meglio, senza tentennare e affinché "ci vediamo in Parlamento" sia davvero un piacere e non si trasformi un caos ingestibile. Ma non solo. In queste ore tra i Cinque Stelle serpeggia il dubbio che non sia Bersani l’uomo giusto per dare un senso ai prossimi mesi. Soprattutto nella rossa Emilia la sensazione è che il segretario del Pd non abbia la volontà e la forza di partire con i tagli agli sprechi della politica, di garantire che si riveda la posizione dell’Italia sulla Tav e che le famose cinque stelle del programma siano la priorità dell’agenda politica. Si pensa a qualcun altro, anche a un uomo esterno alla vecchia dirigenza del Pd, o addirittura qualcuno di esterno al partito. In un’intervista alla Bbc Grillo dichiara: «Mi aspetto nuove elezioni entro un anno».
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LO STALKER POLITICO - La conferenza stampa dello «smacchiatore» come lo chiamano adesso i grillini non è piaciuta a molti. Perché quel «vedremo» del segretario non convince. Insomma, che i grillini facciano accordi con Bersani è molto difficile. Nonostante l’appello di Fo. E nonostante le istanze degli attivisti che in rete parlavano di un piano comune. Una delle neoelette - Serenella Fuksia - ha dichiarato alla Zanzara a Radio 24: «Se ci sono convergenze su singoli punti del programma, posso votare la fiducia al governo Bersani». Poi nel pomeriggio arriva un tweet di Grillo che scandisce: «Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri). Voterà in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle», ha spiegato. Poi il giudizio su Bersani: «è uno stalker politico. Da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro. È riuscito persino a perdere vincendo. Ha superato la buonanima di Waterloo Veltroni». Poi un elenco di dichiarazioni rilasciate da Bersani sul M5s, una su tutte: «Se vince Grillo il Paese sarà nei guai». Titolo del post è «Bersani, morto che parla», sotto l’immagine del segretario del Pd sulla locandina del famoso film di Totò. L’unico spiraglio? «Se Bersani vorrà proporre l’abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni lo voteremo di slancio».
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LE REAZIONI SUL BLOG E LA PETIZIONE - È un attimo e sotto il post di Grillo sputano centinaia di commenti. Da un lato chi condivide la posizione del portavoce e invita a non «mollare, non facciamo intimidire e andiamo avanti per la nostra strada». E dall’altro i tanti che non si riconoscono e accusano Grillo di aver preso questa decisione in totale autonomia, senza aver consultato nessuno. Tanti i dubbi anche di chi teme di «riconsegnare il paese a Berlusconi e al Bunga Bunga». Anche a Corriere.it arrivano centinaia di repliche: «Grillo, stai sbagliando. Bersani hai fatto bene a reagire agli insulti, questi toni non ci porteranno da nessuna parte». E non solo. Anche tra i Cinque Stelle c’è chi tenta di mediare. Come il sindaco di Parma Federico Pizzarotti che spiega: «Sui temi specifici abbiamo comunque sempre detto che siamo pronti al confronto e non cambiamo idea adesso. I temi sono patto di stabilità, riduzione del numero dei parlamentari e riforma della legge elettorale, ma per fare questo non è necessaria un’alleanza» Su Change.org è stata anche pubblicata una petizione firmata da una giovane elettrice che chiede a Grillo di dare la fiducia a Bersani e di dare così il via al processo di cambiamento dell’Italia.
LA REPLICA DEL SEGRETARIO - Ad allontanare per il momento la possibilità di un avvicinamento ci pensa d’altro canto Bersani, che risponde a muso duro: «Quel che Grillo ha da dirmi, insulti compresi, lo voglio sentire in Parlamento. E lì ciascuno si assumerà le proprie responsabilità». Come dire, insomma, che il braccio di ferro è iniziato.
LA POSIZIONE DI VENDOLA - E non mancano le reazioni, come quella di Nichi Vendola che, dopo aver riconosciuto il successo di Grillo, dice: «Mi auguro sinceramente che si riuscirà a dare una risposta forte al vento di cambiamento che soffia impetuoso nel Paese. Su questo convincimento ho registrato una condivisione totale con Bersani. Niente governissimo, spero che non sia questo l’auspicio di Grillo».
Marta Serafini
GRILLO INTERVISTATO DALLA CNN
«La mia pistola è la parola». Beppe Grillo non usa mezze parole col giornalista della Cnn. Il leader del Movimento Cinque Stelle è stato intervistato dalla tv americana nel corso del suo Tsunami tour. E ora il filmato viene pubblicato sul sito della Cnn: il Movimento Cinque Stelle, scandisce Grillo, «è una cosa che continua a crescere e che non si può fermare, è una epidemia. La gente ha riscoperto la speranza che dava per persa». La Cnn - così come altre testate straniere - in questi giorni hanno dato ampio spazio a Grillo. Sempre la Cnn in un articolo lo ha definito «il principe dei clown».
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Grillo con la maschera di Anonymous Grillo con la maschera di Anonymous
AL POSTO DI INDIGNADOS E OCCUPY - Insomma, Grillo rassicura sul pacifismo del Movimento Cinque Stelle. E non solo. Secondo altri osservatori e analisti i Cinque Stelle e lo Tsunami Tour vengano indicati come elementi di stabilità e di controllo del malessere sociale. Se infatti nel resto del mondo movimenti come Occupy e Indignados hanno protestato rimanendo fuori dal sistema politico, il movimento creato da Grillo e Casaleggio, due uomini non certo giovani, hanno incanalato il disagio delle nuove generazioni. E non è un caso nemmeno che Grillo nel comizio finale a Piazza S.Giovanni abbia indossato la maschera di Anonymous, utilizzata dai giovani di tutto il mondo nelle manifestazioni di Occupy e Indignados e dagli hacktivist più famosi della rete. Scrive Wu Ming su Internazionale: «Negli ultimi tre anni, mentre negli altri paesi euromediterranei e in generale in occidente si estendevano e in alcuni casi si radicavano movimenti inequivocabilmente antiausterity e antiliberisti, qui da noi non è successo. Ci sono sì state lotte importanti, ma sono rimaste confinate in territori ristretti oppure sono durate poco. Tanti fuochi di paglia, ma nessuna scintilla ha incendiato la prateria, come invece è accaduto altrove. Niente indignados, da noi; niente #Occupy; niente “primavere” di alcun genere; niente “Je lutte des classes” contro la riforma delle pensioni. Non abbiamo avuto una piazza Tahrir, non abbiamo avuto una Puerta de Sol, non abbiamo avuto una piazza Syntagma. Non abbiamo combattuto come si è combattuto – e in certi casi tuttora si combatte – altrove.
Marta Serafini