Milano Finanza 27/2/2013 (Dagospia), 27 febbraio 2013
Matteo Renzi leader di una grande coalizione. E’ l’ipotesi a cui sta pensando una parte del Pd e che potrebbe essere valutata con favore anche dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nonché da Silvio Berlusconi, leader del Pdl, che non ha mai nascosto le sue simpatie per il sindaco di Firenze
Matteo Renzi leader di una grande coalizione. E’ l’ipotesi a cui sta pensando una parte del Pd e che potrebbe essere valutata con favore anche dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nonché da Silvio Berlusconi, leader del Pdl, che non ha mai nascosto le sue simpatie per il sindaco di Firenze. RENZI E BERSANIRENZI E BERSANI MATTEO RENZI CON LA MANO NELL’OCCHIOMATTEO RENZI CON LA MANO NELL’OCCHIO Secondo quanto rivelato a "milanofinanza.it" da più fonti, la carta Renzi sarebbe ancora tenuta coperta ma parte dei democratici starebbero prendendo coscienza delle difficoltà cui andrebbe incontro Pier Luigi Bersani se il suo difficile tentativo di costruire un governo di minoranza con l’astensione del Movimento Cinquestelle di Beppe Grillo dovesse fallire. La mossa di Renzi, che per essere giocata necessita del sì dell’interessato (che per ora scalda i muscoli per il prossimo anno e per la segreteria del Pd) e del passo indietro di Bersani, viene tenuta coperta ma piacerebbe anche al Colle. SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI Si tratterebbe di una sorta di uovo di Colombo, in grado di rispondere alla fortissima domanda di cambiamento che e’ venuta dalle urne e di mettere d’accordo Pd riformista e Pdl conservatore. Non solo. Renzi, amico, di Davide Serra, il finanziere che ha organizzato per lui un incontro con il mondo della finanza proprio durante la sua corsa alle primarie del Pd, si è dimostrato quello più in grado di dialogare con banche ed hedge fund, proprio coloro che ora chiedono governabilita’ all’Italia tornata nel mezzo delle turbolenze dei mercati. GRILLO BEPPEGRILLO BEPPE Il sindaco fiorentino piace poi a Berlusconi. Il Cavaliere non ha mai fatto mistero della simpatia che prova per l’ex scout tanto che ha avuto incontri con lui almeno un paio di volte ad Arcore (ma qualcuno sostiene anche di più). Il leader del Pdl ha tra l’altro detto in pubblico che se Renzi avesse vinto le primarie lui non si sarebbe candidato di nuovo. Ora forse è il momento di fare sul serio, qualcuno sostiene fin dalle prossime consultazioni senza aspettare un ritorno alle urne con il fiorentino candidato premier per il centro sinistra.