Orazio La Rocca, la Repubblica 27/2/2013, 27 febbraio 2013
IN BIANCO MA SENZA MANTELLA ANCHE CON IL NUOVO ABITO SOMIGLIERÀ AL SUO SUCCESSORE
Dunque Benedetto XVI continuerà a vestire di bianco. Anche quando, dalle ore 20 di domani, nella quiete della residenza papale di Castel Gandolfo scatterà l’ora fatidica della fine anticipata del suo pontificato. Ma pur non essendo più a capo della Chiesa universale, per sua scelta indosserà una veste talare di color bianco, come hanno fatto quasi ininterrottamente i suoi predecessori da almeno 5 secoli e come faranno i pontefici che verranno dopo di lui. Una veste bianca priva, però, dei segni del pontificato, che Joseph Ratzinger indosserà per tutta la vita, nei prossimi due mesi che trascorrerà a Castel Gandolfo e nell’ex monastero di clausura in Vaticano, la sua residenza definitiva a pochi metri dalla basilica di San Pietro, continuando a “somigliare” esteticamente al suo successore che sarà eletto nel prossimo Conclave.
Gli interrogativi sul futuro abbigliamento che sarà adottato da papa Ratzinger quando non siederà
più sul Soglio di Pietro si erano rincorsi quasi subito all’indomani dell’annuncio della rinunzia alla guida del Pontificato. Dopo due intense settimane di studi e di analisi da parte di liturgisti, canonisti ed esperti di storia della Chiesa, ieri il portavoce papale, padre Federico Lombardi, ha sciolto definitivamente la riserva sul nuovo abbigliamento dell’ormai prossimo “Pontefice emerito” Joseph Ratzinger. «Il Papa —
ha spiegato padre Lombardi nel consueto briefing — continuerà ad indossare una talare bianca semplice senza più mantellina». Novità, anche in materia di scarpe, che non saranno più i classici mocassini rossi calzati dai pontefici, ma mocassini marroni. Va puntualizzato, ha specificato
Lombardi, che già da tempo Benedetto XVI «era solito portare scarpe marroni che, naturalmente, continuerà a utilizzare anche dopo le dimissioni. In particolare — ha aggiunto — posso dire che è contentissimo delle scarpe che gli vennero regalate dagli artigiani di Leon, in Messico, nel corso del viaggio del marzo 2012, perché sono confortevolissime e le ha sempre particolarmente apprezzate per la loro comodità».
Tra le altre novità di rilievo, Ratzinger non porterà più al dito l’Anello del Pescatore e non potrà usare più il sigillo di piombo con intarsiato il simbolo del suo pontificato, i classici simboli del papato con cui il Pontefice regnante verga i documenti. Al posto dell’Anello del Pescatore, ha spiegato Lombardi, «ne userà un altro». È noto che quando muore il Papa questo suo particolare anello viene distrutto dal cardinale Camerlengo; ma con la rinuncia di Benedetto XVI ancora non è stato ancora deciso se sarà rotto o se sarà conservato, anche perché è ritenuto di notevole pregio artistico. Secondo quanto spetta a
quanti vengono elevati alla dignità vescovile che hanno nell’anello al dito il simbolo estetico del loro vincolo “sponsale” con la Chiesa, per papa Ratzinger si penserà a creargli un anello in linea con il suo nuovo status. In virtù della consacrazione episcopale, Ratzinger, inoltre, continuerà a portare appesa al collo la croce d’oro e a coprire la testa con lo zuccotto, certamente bianco, il tipico copricapo con cui — in sintonia
con la kippà della tradizione ebraica — i vescovi si pongono simbolicamente sotto la esclusiva sottomissione filiale a Dio. Non coprirà più la testa col famoso camauro, lo storico copricapo della tradizione papalina che Ratzinger riportò alla ribalta quando fu eletto. Di certo, potrà cingersi — ancora — i fianchi con la grande fascia dell’abbigliamento ecclesiale nelle occasioni solenni, ma senza il simbolo del pontificato e privo dei fregi dorati che in genere impreziosiscono le lunghe fasce che cingono le vesti papali. Sicuramente, Ratzinger nei mesi invernali e durante le giornate più fredde nell’ex monastero indosserà un cappotto e un ampio mantello. Forse saranno di colore nero, ma non rosso.
Ma perché i papi vestono di bianco, al contrario dei cardinali che indossano talari rosso porpora in ricordo del sangue versato dai martiri e dei vescovi che hanno vestiti bordeaux? «Il primo Pontefice a voler vestire di bianco fu Pio V, Antonio Ghislieri, piemontese », spiega il teologo e giornalista Gianni Gennari. Pio V era un frate domenicano, «e come tale — precisa — era fin da giovane vestito di bianco. Quando fu chiamato a Roma, fatto vescovo e cardinale continuò a vestire di bianco. Il 7 gennaio 1566 fu eletto Papa e non volle cambiare: la sua veste bianca di domenicano gli piaceva, e poi dopo di lui piacque anche ad altri pontefici» fino a diventare una tradizione rispettata
fino ad oggi.