Concetto Vecchio, la Repubblica 27/2/2013, 27 febbraio 2013
DEVO TUTTO AL CAPO E ALLA PUBBLICITÀ DI CROZZA
ONOREVOLE Razzi, lei rieletto e Di Pietro fuori...
«Aspetta no momento, che sto sull’altra linea, qua piangono tutti...».
Chi piange?
«Donne, uomini, non volevano andare al voto, li ho convinti tutti io. Mi dicevano: “Tu sei un ragazzo semplice, voto solo perché parli come me”, e mo’ hanno le lacrime, ahò, di felicità...».
Pure il suo amico Scilipoti ce l’ha fatta.
«L’ho chiamato l’altra notte: “Scili, ma allura è vero?”. Era contentissimo. Mannaggia, l’avevano messo in una posizione bordline, in Calabria, pensa te, ma Silvio è stato grande: ci ha resuscitati tutti. Uno così nasce una volta ogni mille anni».
L’ha sentito?
«Gli ho scritto una mail. Poche parole, ma sentite: “Sei stato eccezionale”».
Mi dica di Di Pietro
«Ti faccio una grossa confidenza. Nell’ultimo giorno in Transatlantico Saverio Romano, l’ex ministro, mi ha preso in disparte e mi ha sussurrato: «Anto’, vedrai che tu sarai rieletto e lui no».
Incredibile...
«Già, incredibile... ma vero!».
Come ha fatto?
«Semplice: ho lavorato bene».
Veramente lei era il simbolo della compravendita.
«Non è come si dice...».
Il dipietrista che si è fatto comprare per non perdere la pensione...
«Tutti vogliono arrivare alla pensione... ».
Razzi, lei è alla terza legislatura. Ci pensa?
«Una cosa che non si può spiegare. Una cosa veramente grande».
Un miracolato del Porcellum?
«Infatti raccomandavo a tutti: “Non scrivete Razzi sulla scheda, se no ve lo annullano».
Vede.
«Mi avevano messo al quarto posto, mica capolista. Ma sono stato ripagato del grande impegno svolto, questa è la verità. Guarda che il mio lavoro sta tutto dentro il computer della Camera. Controlla!».
Ma che ha fatto?
«Ho intervenuto sul porto di Pescara, vai a vedere su Google, poi interpellanze sul lago di Bomba, insomma, mi sono dato da fare».
Magari ora la fanno sottosegretario o ministro.
«Dici? Comunque rimango con i piedi per terra».
Pensare che Crozza l’aveva presa in giro.
«Tutta pubblicità».
L’Italia rideva dei suoi spot.
«Mi so fatto due risate pure io quando l’ho visto. Gli pago il caffé se lo incontro. Mo’ sto in Parlamento, no?».