il Giornale 26/2/2013, 26 febbraio 2013
INGORGO ISTITUZIONALE
DAL NUOVO ESECUTIVO AL CAPO DELLO STATO: ECCO TUTTE LE TAPPE–
Da oggi al 15 maggio il nuovo Parlamento - tra insediamento, consultazioni e votazioni - è atteso da un lungo tour de force: oltre all’elezione dei nuovi presidenti di Camera e Senato e alla nomina del nuovo presidente della Repubblica, ci saranno anche i voti di fiducia del nuovo governo. Sempre che Napolitano riesca a trovare la quadra tra le tre formazioni politiche-centrosinistra, centrodestra e Movimento cinque stelle - che di fatto hanno ottenuto più voti. Quindici marzo, quindici aprile e quindici maggio: queste le tre date fondamentali per il nuovo Parlamento e per il futuro politico del nostro Paese. Il 15 marzo, un venerdì, sono previste le prime sedute di Camera e Senato. Contestualmente inizieranno i lavori che porteranno all’elezione dei successori di Gianfranco Fini alla Camera e di Renato Schifani al Senato. Successivamente inizieranno le consultazioni del presidente della Repubblica per la formazione del nuovo esecutivo:visto l’esito del voto, non è escluso che Napolitano possa dare un incarico istituzionale al neo presidente di Palazzo Madama. Come è scritto nell’articolo 94 della Costituzione, il nuovo governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia entro dieci giorni dalla sua formazione. I tempi per il Quirinale diventano così molto stretti dato che il 15 aprile, a un mese dalla scadenza del settennato di Giorgio Napolitano, le Camere si riuniranno in seduta comune per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. E qui non è da escludere la possibilità che il Parlamento rinnovi il mandato di Napolitano, in attesa di un nuovo quadro di stabilità politica del Paese.