Antonio D’Orrico e Giordano Bruno Guerri, Sette 22/2/2013, 22 febbraio 2013
Gabriele d’Annunzio andava a letto con la sua governante Amélie Mazoyer, conosciuta in Francia quando lei aveva 24 anni e lui il doppio
Gabriele d’Annunzio andava a letto con la sua governante Amélie Mazoyer, conosciuta in Francia quando lei aveva 24 anni e lui il doppio. Non bella, d’Annunzio se ne incapricciò perché aveva «una bocca meravigliosa» e «una mano donatrice d’oblio». L’aveva ribattezzata Aélis, che suona come hélice, elica in francese, per sottolineare la sua abilità nell’amore orale. Poi c’era Luisa Baccara completamente persa per d’Annunzio, il quale però non la ammetteva più nel suo letto da quando aveva provato ad ammazzarlo. Il fattaccio nell’agosto del 1921: mentre Luisa era al piano, lui semisdraiato sul davanzale della finestra corteggiava la di lei sorella minore, Jolanda, 16 anni. Luisa, gelosa, lo spinse facendolo cadere a testa in giù. Da allora era costretta ad accontentarsi di suonare per lui il pianoforte nella Stanza della Musica al Vittoriale e, a sua eterna mortificazione, le diede una stanza accanto a quella della governante, non preoccupandosi di farle udire l’altra convocata in piena notte per partecipare a svariati ménage à trois. Tra le due c’era la cameriera Emilia, detta il Caporale, odiatissima dalle altre, che la consideravano responsabile della cocainomania di d’Annunzio. Infine ogni tanto compariva Maria, moglie di d’Annunzio: quando arrivava al Vittoriale stava in una zona appartata della villa.