Luca Dondoni, La Stampa 23/2/2013, 23 febbraio 2013
L’ AVVOCATO DI MASTERCHEF "HO VINTO CONTRO TUTTI"
Tiziana Stefanelli, la seconda Masterchef italiana, dopo la finale trionfale dell’altra sera su Skyuno (1 milione 45 mila telespettatori) ha incontrato i giornalisti per parlare della vittoria e non solo. L’avvocato parla anche delle notizie pubblicate venerdì dal Fatto Quotidiano che cita il marito della concorrente, Paolo Girasole, in un articolo sugli sviluppi dello scandalo Finmeccanica.
«Il Fatto» riporta i verbali dell’interrogatorio dell’intermediario svizzero Guido Haschke che dice fra l’altro: «A Girasole ho corrisposto la somma complessiva di 200 o 220mila euro… non ha avuto alcun ruolo nella vicenda ma era al corrente di quel che accadeva…».
«Mi fa piacere che mi chiediate del mio consorte, così colgo l’occasione per fare chiarezza su questa vicenda e, lo dico per diradare le nubi nel caso ce ne fossero, sulle voci che ho letto in merito alla sottoscritta. Non sono indagata e non c’entro nulla con questa faccenda. Mio marito e io abbiamo vissuto in India dal 2009 al marzo 2012 quando era dirigente di Finmeccanica e questa è una cosa di cui ho parlato spesso proprio a proposito delle mie esperienze culinarie all’estero. Tra l’altro Paolo era a un livello di responsabilità molto più basso della linea di direzione che gestiva determinate decisioni e strategie dell’azienda e non credo sia mai stato coinvolto. Entrambi siamo sereni e tranquilli e infatti come vedete non ho problemi nel rispondervi. Sapevo, letto l’articolo, che mi avreste chiesto notizie ma non posso aggiungere altro».
Lei è stata «l’antipatica» di questa edizione. Come ha vissuto questo difficile ruolo?
«Non lo nego, ho avuto più di un momento di sconforto. Io ho affrontato questa sfida in solitudine e mi sono fatta i fatti miei: non andavo con loro a bere birra la sera anche perché ho 42 anni e la sera ero stanca e volevo solo parlare con mia figlia e mio marito o leggere un bel libro. La mia non era inimicizia, è stata fraintesa e strumentalizzata. Ma non è un problema mio».
Carlo Cracco, lo chef che con Bruno Barbieri e Joe Bastianich compone la giuria di Masterchef alla fine è sembrato determinante nella sua vittoria.
«A volte l’ho visto come l’unico volto “amico” in un clima di persone che mi erano ostili, ma il rapporto con lui non era iniziato nel migliore dei modi e questo mi è molto dispiaciuto. Cracco mi ha guidata tanto, da lui ho imparato enormemente, mi bastava una sua occhiataccia che mi si aprivano orizzonti. Percepivo la sua stima e questo mi dava coraggio. Ma ho imparato moltissimo anche da Barbieri e Bastianich».
È stato difficile mantenere il segreto sulla sua vittoria per cinque mesi, tanto è passato dalla fine delle registrazioni alla messa in onda?
«Essendo un avvocato vivo di segreti professionali e quindi ho ragionato come se la vittoria a Masterchef fosse uno di questi. Ha funzionato e mi ha permesso di vivere tranquilla sino a dicembre. Certo, da quando è partita la prima puntata, la tensione mi consumava».