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 2013  febbraio 23 Sabato calendario

L’AVVOCATO

l’«OILGATE» E IL PIATTO PERFETTO. FENOMENOLOGIA DELL’«ANTIPATICA» TIZIANA - Siccome si tratta di vicende serissime, si è parlato addirittura di «oilgate». Perché il massimo dello scandalo è stato condire il capitone con l’olio a prova ormai conclusa, quando i giudici stavano già assaggiando i piatti degli altri concorrenti.
Per i suoi (tanti) detrattori, è arrogante e supponente come solo certi avvocati sanno essere (ha uno studio legale con due soci). Furbetta del fornellino, specchio di un’Italia che cerca scorciatoie e vuol vincere con ogni mezzo. «A mia figlia racconto che l’importante è partecipare, ma noi adulti lo sappiamo che l’importante è vincere». Infatti conta di più l’esempio delle parole. Ha fregato gli altri concorrenti friggendo gamberetti per fare una ricetta di cui era l’unica a conoscere i segreti (i gamberetti andavano fatti al forno, lei li ha tirati fuori all’ultimo). Come quelli che al liceo non solo non ti passano la versione, ma te la danno pure sbagliata. E i giudici? L’hanno applaudita per la sua strategia. Questa è Tiziana Stefanelli, 41 anni, Tiziana l’Avvocato (manco fosse Agnelli), la vincitrice dell’edizione numero due di Masterchef. Porta a casa un assegno da centomila euro in gettoni d’oro e la possibilità di pubblicare un libro di ricette per Rizzoli.
Il programma è stato registrato tra giugno e luglio e lei ha custodito il segreto della sua vittoria in tutti questi mesi. «Mors tua, vita mea. Io ho affrontato questa sfida in solitudine, in modo individuale. Mi sono autoisolata, non andavo con gli altri a bere birra la sera anche perché ho 41 anni e la sera ero stanca e volevo solo parlare con mia figlia e mio marito o leggere un bel libro. La mia non era inimicizia, è stata fraintesa e strumentalizzata». Aggiunge: «Gli altri concorrenti hanno fatto comunella, ma questo secondo me è in contrasto con la logica del gioco. Io non ho pugnalato nessuno alle spalle, non erano miei amici».
Alla vigilia i tre rimasti in gara erano stati presentati come Il buono, L’estroso e La cattiva. Come fosse uno spaghetti western (definizione azzeccata, sia per gli spaghetti sia per il western, duello all’ultimo foie gras). Qui però non vince Clint Eastwood, ma Lee Van Cleef. Mal sopportata dagli altri concorrenti, mal sopportata da chi guardava da casa e commentava su Twitter. Chissà se quell’olio aggiunto all’ultimo ha reso il suo piatto meno «mappazzone» (l’espressione preferita dallo chef Barbieri), così da riuscire a non «diludere» Bastianich (ormai ridotto a macchietta dalla parodia di Crozza), mentre l’Avvocato aveva già zittito Cracco. Lui le dice che il timo per il pesce non va bene. Lei ribatte che chef ben più famosi di lui lo usano. Lui la punge: «Avvocato… È una causa persa». Lei risponde come Ghedini: «Non le permetto di darmi dell’avvocato delle cause perse. Lavoro in uno studio con 11 avvocati e ci occupiamo di diritto internazionale. Sulla mia professionalità non le permetto di dire nulla». Poi Cracco è diventato un punto di riferimento: «Mi ha capita e guidata tanto, da lui ho imparato enormemente, mi bastava una sua occhiataccia o un’urlata per sapere cosa fare». Non bastasse l’«oilgate», la vicenda ha anche un aspetto che ha fatto discutere meno, in quanto serio per davvero. Perché Il Fatto ieri ha raccontato chi è il marito di Tiziana Stefanelli: «Paolo Girasole, numero uno di Finmeccanica in India dal 2009 al marzo 2012. Uno degli uomini citati nell’inchiesta sulle presunte tangenti indiane del colosso italiano». Arringa la vincitrice di Masterchef: «Mio marito è vero che è stato responsabile dell’ufficio di Finmeccanica in India ma non ha commesso nulla di penale. Quanto a me non sono indagata e non ho nulla da nascondere».
E ora cosa farà? «Avevo detto che il mio sogno sarebbe stato quello di comprare il ristorante dove mio marito mi ha dato il primo bacio, ma il costo per avviare un’impresa di questo genere è elevato. Vedremo in futuro. Ora mi piacerebbe fare tv, sogno un programma».
Bilancio finale. Il doppio episodio della puntata conclusiva ha avuto su Sky Uno una media di 1.045.000 telespettatori; oltre 135 mila i tweet nel corso di tutte le puntate; 82 i piatti rotti.
Renato Franco