Varie, 24 febbraio 2013
Don Michele Di Stefano, 79 anni. Parroco di Ummari, frazione di 250 anime immersa nelle campagne a venti chilometri da Trapani, «uomo buono, cordiale, umile, generoso» (a detta dei fedeli non esitava a prendere i soldi di tasca sua per aiutare qualcuno in difficoltà) viveva in campagna, nella canonica della chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe, assieme ai suoi due cagnolini
Don Michele Di Stefano, 79 anni. Parroco di Ummari, frazione di 250 anime immersa nelle campagne a venti chilometri da Trapani, «uomo buono, cordiale, umile, generoso» (a detta dei fedeli non esitava a prendere i soldi di tasca sua per aiutare qualcuno in difficoltà) viveva in campagna, nella canonica della chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe, assieme ai suoi due cagnolini. L’altra notte qualcuno, scassinando una finestra, lo sorprese che dormiva nel suo letto, indosso il pigiama, le coperte ben rimboccate, e senza neanche dargli il tempo di svegliarsi gli fracassò il cranio con una mazza di legno. Tutto in ordine in casa, tutto immacolato, neanche un cassetto aperto, nessuna traccia di una lotta (escluso il movente del furto o della rapina, la polizia pensa a una vendetta). Nottata di lunedì 25 febbraio a Ummari (Trapani).