Stefano Caviglia, Panorama 21/2/2013, 21 febbraio 2013
GRILLO IN PUNTI
SMETTERE DI LAVORARE A 60 ANNI
È una vera controriforma delle pensioni quella proposta da Beppe Grillo. L’idea consentirebbe a circa 200 mila lavoratori di anticipare il ritiro in media di 5 anni. Calcolando una pensione di 18 mila euro l’anno, costerebbe circa 18 miliardi. Per gli esodati (circa 250 mila) l’idea è esentarli dalla riforma Fornero e pagare a tutti la pensione, per un costo di circa di 17 miliardi. Totale: 35 miliardi da trovare in cinque anni.
ABOLIRE L’IMU SULLA PRIMA CASA
Poiché la Costituzione dice che le tasse sono progressive e l’Imu considera la casa ma non le finanze del proprietario, per Grillo va abolita quella sulla prima casa. Il costo stimato è di 4 miliardi di euro. Proposta simile a quella del Pdl, che tuttavia, diversamente da Grillo, ha indicato una possibile copertura economica.
ADDIO AL PRELIEVO FISCALE ALLA FONTE
La proposta grillina implica l’equiparazione dei lavoratori dipendenti agli autonomi. Le tasse sarebbero così pagate da tutti una sola volta l’anno. Difficile quantificare gli effetti economici dell’idea, ma l’effetto sarebbe comunque devastante per i conti pubblici.
NO TAV E NO «TERZO VALICO»
«La Tav è una presa per il culo alimentata dai giornali». Così Beppe Grillo liquida il collegamento veloce Torino-Lione. Significherebbe dire addio a circa 2 miliardi di finanziamenti europei. Rinunciare alla Tav, insieme alla mancata realizzazione del «terzo valico» di Genova (cui Grillo è pure contrario), secondo gli esperti di logistica farebbe perdere all’Italia 7 miliardi di pil e 100 mila posti di lavoro nel prossimo decennio.
UN SUSSIDIO A TUTTI I DISOCCUPATI
Visto l’andamento dell’occupazione, è la tesi che può fare guadagnare più consensi al Movimento 5 stelle. Ma quanto costerebbe? I disoccupati sono 2,7 milioni, più 1 milione di inattivi che hanno smesso di cercare lavoro. Dare a tutti un sussidio di 800 euro al mese (quanto riceve in media per 1 anno il disoccupato che abbia lavorato e versato contributi l’anno precedente) costerebbe oltre 35 miliardi l’anno.
ABOLIRE I SINDACATI
La proposta ha fatto venire in mente ai critici l’armamentario ideologico del Partito nazionale fascista. Poi, con una precisazione bizzarra, il comico ha spiegato che il bando vale soltanto per i sindacati confederali, non per i Cobas e per la Fiom.
DISINCENTIVI ALLE AZIENDE DELL’ACQUA IN BOTTIGLIA
Impossibile quantificare un costo, in quanto Grillo non spiega tipo ed entità della penalizzazione. Ma è utile sapere che si tratta di un settore che dà lavoro, in modo diretto o indiretto, a 40 mila persone in Italia e che ogni anno genera un fatturato di circa 1,7 miliardi.