Roberto Giardina, ItaliaOggi 22/2/2013, 22 febbraio 2013
BUNDESBANK VENDE IL SUO BUNKER
[Anche se non sarà facile trovarne una destinazione civile] –
Gli amici dall’Italia continuano a chiedermi consigli su come comprare casa a Berlino. Temo che siano quasi fuori tempo massimo per fare un buon affare e, comunque, non dovrebbero fidarsi di me. Ma ho un consiglio per un’occasione straordinaria: appena mezzo milione di euro per una residenza di 671 metri quadrati, per meno di 1.000 euro a mq non si trova più in Germania. È un solido fabbricato degli anni 60, le mura sono spesse oltre un metro, non c’è l’aria condizionata, ma non serve.
L’occasione non è a Berlino, però si trova in una delle zone più romantiche del paese. La costruzione non ha una bella vista, anzi non ha proprio una vista. Mancano le finestre. Si trova a 20 metri sotto una montagna.
La Bundesbank ha messo in vendita il suo bunker, a Cochem, leggiadro paesetto di 5 mila abitanti, uno dei più piccoli municipi tedeschi, con vista sulla Mosella. In piena guerra fredda, subito dopo la crisi dei missili a Cuba, quando si temette che stesse per scoppiare la terza guerra mondiale, la Banca centrale tedesca si preoccupò. Nel caso che fosse il caso, che fare? Nel 1962, comprò la villa di un medico, da usare come «mascheramento»: sotto, cominciarono a scavare per creare un rifugio a prova di bomba atomica. I lavori top secret durarono un paio d’anni: naturalmente tutti gli abitanti della zona erano al corrente di che cosa stava avvenendo. E, ovvio, anche le spie di tutto il mondo.
La Bundesbank voleva mettere al sicuro 15 miliardi di Deutsche mark per far fronte a un’eventuale distruzione di tutto il contante in circolazione, e delle banche, se l’Urss avesse scagliato qualche missile con testata nucleare sulla Repubblica federale. Oggi sarebbero meno di 8 milioni di euro, pochi spiccioli, ma, mezzo secolo fa, era una cifra enorme. Il bunker arriva fino a 30 metri di profondità, per la sua costruzione furono impiegati 3 mila metri cubi di cemento armato. Fra qualche migliaio di anni sarà sempre sotto Cochem, indistruttibile. Nel 2011, il land della Renania Palatinato l’ha dichiarato monumento nazionale.
La vendita è stata affidata al Makler, l’agente immobiliare, Jürgen Adolphs. Un’impresa difficile ma non disperata. Nei locali illuminati da luce al neon possono vivere fino a 175 persone. E, secondo i progettisti, si poteva sopravvivere senza contatti con l’esterno per almeno due settimane. I serbatoi contenevano 74 mila litri di diesel per i generatori, e l’acqua potabile è assicurata da una sorgente sotterranea. Ogni ambiente è grande almeno sei mq, più ospitale di una cella di monastero. Nel prezzo è compresa anche la villa del medico, ma avrebbe bisogno di qualche lavoretto, mentre il bunker, assicura Herr Adolphs, è in perfetta efficienza. Il governo federale lo tenne pronto fino al 1988, poi decise che era inutile. Per qualche anno se ne servì una banca per le sue cassette di sicurezza, e ora anche questo uso è stato abbandonato.
Perché comprare un bunker? L’agente assicura che nessuna attività sarebbe vietata: si può trasformare in una sorta di albergo storico, i clienti potrebbero provare il brivido di una guerra atomica virtuale. Oppure, potrebbe servire come museo della guerra fredda. Si trova un po’ fuori mano, ma in una delle zone più attraenti del paese, tra vigneti che producono un ottimo vinello.