Francesco Briglia, Vanity Fair 20/2/2013, 20 febbraio 2013
UE’ RAGASSI, ORA NON DITE CHE SIETE STATI FRAINTESI
SILVIO BERLUSCONI
Da bunga bunga
a squit squit
LIBRI
«Legge Erasmo da Rotterdam, ma anche Il piccolo principe. Ha delle scivolate ogni tanto, ma ha un lato femminile molto profondo, le donne le conosce bene».
GAY FRIENDLY
«È una persona molto speciale che ama essere accompagnata da diverse persone giovani, anche maschi gay. Li adora, dice che hanno una marcia in più. L’ho visto spesso in loro compagnia, gli parla prendendoli per la mano e, quando succede, loro si emozionano».
VIA
«A un certo punto, non si sa bene come o perché, qualcuno ha iniziato a far vedere il culo
e da lì la serata è decollata».
OBAMA
«La notte in cui Obama fu eletto
non ho mai dormito, era instancabile, un toro. D’improvviso smise di muoversi e pensai fra me e me, grazie a Dio, si è addormentato. Ma non durò molto».
SEGGIOLINA
«Sì, gli piace addormentarsi “a seggiolina”, abbracciati. Quando dormivamo insieme, lui veniva a letto con una Iodosan e ci si addormentava. Beh, ecco. A lui piace essere sempre profumato».
DAY AFTER/1
«Mi ha fatto vedere le stelle, ho passato la notte più bella della mia vita. L’unico uomo che
mi abbia fatto sentire donna. E ora che è meno impegnato vorrei fare un figlio con lui».
DAY AFTER/2
«È un vecchio e basta. Si sta comportando da pezzo di merda pur di salvare il suo culo flaccido. Quando si cagherà addosso chiamerà e si ricorderà di noi. L’ho visto un po’ out. Ingrassato. Imbruttito».
SQUIT
«P.S. Bunga bunga era solo la battuta finale di una barzelletta che ci divertivamo a ripetere, era diventato uno stupido modo di dire. Adesso, tanto per capirci, abbiamo cambiato barzelletta e, infatti, tra noi, c’è un nuovo modo di dire: squit squit!».