ItaliaOggi 19/2/2013, 19 febbraio 2013
SERVI, BUFFONI VAFFA ANCHE A SKY
Ci ha ripensato. Niente più tivù. Servi, buffoni. «Vaffa» anche Sky, alla quale aveva promesso un’intervista e che adesso, offesa, replica composta agl’improperi del Comico Starnazzante. Beppe Grillo preferisce le piazze - che riempie come le riempiva, anni fa, soltanto il karaoke di Fiorello. Perché il suo, naturalmente, è un uso televisivo delle piazze, a dimostrazione che Grillo è televisione pura (e anche impura). Grillo sbraita e ulula in quelle che sono a tutti gli effetti piazze televisive: enormi salotti globali, sia pure a vapore, come nei romanzi steampunk, dove s’immagina che le tecnologie moderne, da Internet all’iPod, fossero già presenti nell’Ottocento dei carbonari e dei prefaffaelliti, dei versi sospirosi di Guido Gozzano e degli attentati anarchici. Sono le stesse piazze in cui Michele Santoro impupazzava la «ggente» col suo «a me gli occhi» da demagogo. Grillo parla in piazza sapendo che la sua performance sarà vista entro un’ora o due nei telegiornali e che su YouTube è già in onda. Si va in piazza, ad ascoltare Beppe Grillo, ciascuno con un telefonino che filma l’evento e lo diffonde via mail agli amici, alla mamma, ai colleghi e alla morosa. Chiamare «piazza» questa roba qua è come dare del «benestante» a Berlusconi.