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 2013  febbraio 16 Sabato calendario

GLI ACCENDINI DELLA BIC RENDONO COME VUITTON


Il gruppo francese Bic, gigante dei piccoli oggetti usa e getta, dagli accendini ai rasoi alle penne a sfera, è cresciuto del 10,6% nel 2012 innovando continuamente i suoi prodotti, controllando i costi al centesimo e mantenendo sempre la qualità a un piccolo prezzo, adatto ai tempi di crisi. Uno sforzo ripagato dal momento che l’incremento del suo giro d’affari nel 2012 l’ha reso profittevole quasi come la griffe della pelletteria di lusso Louis Vuitton. Le vendite del gruppo sono salite del 19,7% nel 2012 e del 38% se si considera soltanto il settore degli accendini, secondo i dati di bilancio resi noti il 13 febbraio. Risultati più che lusinghieri ottenuti anche su mercati maturi come quello degli Usa dove il fatturato 2012 è stato di 334,5 milioni di euro nel 2012. Un terzo delle vendite viene dai paesi in via di sviluppo. Complessivamente, il giro d’affari è cresciuto del 2,8%, a 1.898 miliardi di euro, con un risultato netto di 263,1 milioni di euro (+11%), nonostante i tempi difficili. Il titolo è aumentato del 75% negli ultimi tre anni, ma mercoledì, i dati di bilancio hanno fatto scendere le quotazioni del 7%. Tuttavia, visti i tempi, e la sparizione recente dei dazi antidumping sui rasoi cinesi, i risultati sono pur sempre brillanti. Le vendite di rasoi, penne e accendini sono aumentate del 5,1% compensando la caduta (-9,2%) di quelle alle aziende dei prodotti a scopo promozionale. Un caduta, dovuta alla crisi, che peserà per il 15% sul giro d’affari. Bic punta anche a rendere accattivanti e desiderabili i suoi piccoli oggetti. Nel 2012 ha aumentato del 40% gli investimenti (125 milioni di euro) e ha modernizzato gli stabilimenti e incrementato lo sviluppo. Ha investito in Tunisia e in Messico. Bic conta 23 stabilimenti in totale e 21 sono in paesi sviluppati. In programma, il lancio della gamma Hello Kitty in cartoleria e una biro per scrivere su carta e schermo che costerà 5 euro. Inoltre, perfezionerà anche i rasoi usa e getta per la prima barba degli adolescenti, cercando di fidelizzarli per poi vendergli, più avanti, pile per i telefonini, frutto di un’innovazione in partnership con Cea. Il prossimo passo sarà anche quello di acquisire il controllo, con il 55%, di Cello il leader indiano delle penne a sfera. Ma su questo fronte ci sarà da vedersela con l’azionista storico che ci ha ripensato dopo aver venduto il 40%. L’arbitrato ha dato ragione, in prima istanza e Bic, e ora si aspetta che la sentenza venga eseguita, permettendo a Bic di raggiungere, come previsto, il suo obiettivo del 55%.