Tommaso Montesano, Libero 20/2/2013, 20 febbraio 2013
DAL 2008 QUASI 200 VOLTAGABBANA I PIÙ PENALIZZATI SONO GLI AZZURRI
Gli ultimi hanno cambiato casacca neanche un mese fa.Al Senato Michele Saccomanno, pidiellino, il 25 gennaio ha aderito al gruppo dei Fratelli d’Italia. Mentre quattro giorni prima Raffaele Lauro, anche lui senatore d’origine berlusconiana, ha preferito passare al gruppo misto.Alla Camera, invece, gli ultimi movimenti risalgono a metà gennaio. Quando Savino Pezzotta, eletto con l’Udc, ha abbandonato Pier Ferdinando Casini per trasferirsi al Misto. Lo stesso percorso che avevano fatto, qualche giorno prima, i colleghi Angela Napoli – ex Fli –e Alessandro Maran (dal Pd).
Pier Luigi Bersani può essere ottimista. Viste le transumanze registrate in questa legislatura, il suo annunciato «scouting» nei confronti dei futuri parlamentari del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha ottime probabilità di avere successo. Basta vedere quello che è accaduto dal 2008 ad oggi. Tra Montecitorio e Palazzo Madama, infatti, sono 180 i parlamentari che hanno cambiato casacca: 120 alla Camera e 60 al Senato, informa Openpolis.it, il sito che monitorizza il comportamento dei nostri rappresentanti.
Alcuni si sono resi protagonisti anche di tre trasferimenti. Iniziamo da Montecitorio. Rispetto al 2008, la geografia dei gruppi parlamentari è rivoluzionata. Il Pdl è il gruppo più danneggiato: sono ben 76 le uscite dall’inizio della legislatura. Così, nonostante i sette nuovi ingressi, il saldo è negativo: meno 69 deputati. La maggior parte dei quali, 33, migrati in Futuro e Libertà, il gruppo dei transfughi finiani. Proprio Fli è l’emblema delle transumanze. Il gruppo riconducibile a Gianfranco Fini, infatti all’inizio della legislatura non c’era. E seppur costretto anche lui a fare i conti con gli abbandoni, è quello che, ad esclusione del Misto, vanta il saldo migliore: più 24 componenti, frutto di 39 ingressi e 15 uscite. Seguono Popolo e Territorio - gli ex Responsabili - con 29 deputati conquistati e 10 perduti per un saldo attivo di 19 componenti. Oltre al Pdl, hanno un saldo negativo sia il Pd, sia l’Italia dei valori (meno 13 deputati per entrambi).
Passando ai singoli, vantano tre cambi di casacca ciascuno, tra gli altri, Lorenzo Ria (Pd-Misto-Udc- Misto), Americo Porfidia (dall’Idv al Misto passando per i Responsabili), Giampiero Catone (Pdl-Fli- Misto-Responsabili), Paolo Guzzanti (Pdl-Misto- Responsabili-Misto), Maria Grazia Siliquini (Pdl-Fli-Misto-Responsabili) e Catia Polidori (Pdl-Fli- Misto-Responsabili).
Stessa musica a Palazzo Madama. Nel senso che anche al Senato è il Pdl il gruppo ad aver subito le maggiori perdite: 36. Per nulla bilanciate dai sette nuovi ingressi registrati nel corso della legislatura. Il saldo, così, resta negativo: meno 29 senatori rispetto al 2008. A beneficiarne, oltre che Fli (che a Palazzo Madamaha formato il gruppo del Terzo polo insieme all’Udc: 13 senatori), anche il neonato gruppo dei Fratelli d’Italia, arrivato a quota undici senatori. Vantano un saldo positivo tra entrate e uscite anche gli ex Responsabili (più 12) e l’Udc (più 8). Numeri negativi, invece, oltre che per il Pdl, anche per Pd (14 senatori perduti senza conquistarne nessuno) e l’Idv (da 10 senatori a 4).
Quanto ai singoli senatori, i più «movimentisti» sono quelli che hanno cambiato squadra tre volte. Prendiamo Riccardo Milana: eletto con il Pd, prima è passato al Misto, poi al gruppo di Alleanza per l’Italia-Fli, infine è approdato tra i banchi di Udc e Svp. Molto attiva anche Barbara Contini. Entrata a Palazzo Madama sotto le insegne del Pdl, in un primo momento è passata con i finiani, salvo pentirsene per abbandonarli a favore del Misto. Quindi un ultimo dietrofront: il ritorno tra i banchi dei seguaci del presidente della Camera. Anche Mario Baldassarri ha cambiato posto tre volte: Pdl all’inizio, quindi Fli, poi Misto, infine ancora Alleanza per l’Italia-Fli. Non è stata da meno Adriana Poli Bortone: eletta con il Pdl, è passata al Misto, poi al gruppo Udc-Svp, infine a Coesione nazionale (gli ex Responsabili). «Irrequieto» anche Alberto Filippi: ad inizio legislatura si è seduto tra i banchi della Lega, poi si è trasferito al Misto prima di passare, in rapida successione, agli ex Responsabili per poi tornare al Misto.