Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  febbraio 21 Giovedì calendario

BATTUTACCE, BALLETTI, PEPERONI FRITTI QUANDO IL TRASH CONTAGIA LA POLITICA


Si ha qualche scrupolo a invocare una categoria estetica in campagna elettorale, ma il vero dramma del trash sta nel suo contagio. O peggio.
Considerato che lo spot omofobo dei Fratelli d´Italia (!), con quei due bellimbusti in fregola famigliar-anale, è a sua volta una parodia di quello andato in onda a Sanremo, l´autentica tragedia di questo degrado sta nel contagio del contagio da parte di una politica che si sforza di conquistare attenzione e perfino consenso, ma nei fatti e nelle visioni smania di annullarsi, senza saperlo, nell´oscenità ininterrotta.
Si pensi alle foto diffuse ai danni del candidato gay di Scelta Civica ritratto in ginocchio mentre si avvicina all´enorme seno artificiale di una drag queen con gli occhi sbarrati. Ma su di un altro terreno, a suo modo altrettanto primario, vengono in mente anche le parole e le immagini dell´onorevole Di Pietro che riavutosi da un malore durante un´intervista l´attribuisce ad alcuni peperoni che egli ha avuto il torto di mangiare «la sera prima» e «fritti», come l´ex eroe di Mani Pulite ha ritenuto di specificare con forzata euforia.
Nei giorni - un tempo quasi sacralizzati - in cui maturano le scelte, sugli spalti di qualche stadio l´ex ministro La Russa sembra molto lieto di farsi fotografare con una specie di stendardo su cui si legge: «Juve merda». E con il pretesto che si tratta di incassare voti, gli eccessi virano ormai sull´irreale. Senza tema di ridicolo, ad esempio, Formigoni promette di tenere 23 comizi al giorno, «uguaglierò il record della campagna per le europee del 1984». E vale la pena di riflettere sullo stato in cui il Celeste governatore si potrebbe trovare dopo il quinto, o al nono, al diciottesimo comizio, o peggio.
Mentre un altro esageratissimo fratello d´Italia, il gigantesco Crosetto, fa sapere di essere finito all´ospedale perché ha raggiunto la quota patologica di 150 sigarette al giorno; e una volta uscito di lì ammette: «Sono stato un cretino», al passato prossimo. Ma siccome la contaminazione delle follie e degli spettacoli non conosce destra o sinistra, su un lastrico solare del centro di Roma un nutrito gruppo di giovanotti e ragazze del Pd (forse le stesse che già a Natale s´erano viste far gli auguri vestite da renne) hanno girato l´altro giorno un video perturbante inscenando una specie di balletto di guerra, o rugbistico, o maori, o quello che è, comunque battendosi le mani sulle cosce e scandendo in coro: «Lo smacchiamo, lo-sma-cchia-mo!».
Perché la campagna elettorale obnubila senz´altro le menti e i cuori. Ma il trash, «il senza qualità», l´emulazione malriuscita, ha il potere di replicare, di storcere e di abbassare, oltre ai modelli originali, anche la residua dignità della competizione, quel poco di sostanza che la farsa permanente non è riuscita a mettere in ombra. E per quel tanto che può interessare la collettività, Oscar Giannino ieri sera ha smentito di aver detto che aveva cantato allo Zecchino d´oro, «ma ho solo fatto le selezioni, nell´anno di Popov».
Così Berlusconi interroga una poveretta di impiegata ascesa al palco nientemeno che sul tema, invero controverso, dell´orgasmo multiplo, e nel caso molto ipotetico di poter affidare il ministero della Salute a Tremonti non trova di meglio che evocare la sua futura distribuzione di supposte - e dopo la scenetta del fazzoletto sulla poltrona di Travaglio, di nuovo la campagna continua a ruotare sul piano anale. Ma pazienza.
E tuttavia sono proprio le faccende sensoriali, dal tatuaggio del Cavaliere al video della vergogna dell´onorevolessa ex attrice di Tinto Brass, a evocare e alimentare i meno spensierati fra i cortocircuiti. Di recente il Cavaliere ha promesso che in caso di sconfitta di Fini, per esempio, si ubriacherà. E subito Donna Assunta, che pure è astemia, si è impegnata a fare altrettanto. Sembrano inezie, stupidaggini. Ma chi per mestiere ha la passione e un po´ anche la pazienza di seguirle non riesce proprio a nascondere una certa inquietudine.
Tutti tendono disperatamente a imitare tutti. Avvistano Ufo. Si regalano e mostrano cagnolini. Indossano manette in diretta radiofonica e televisiva. Figlie e fidanzatine elettorali postano foto con labbroni sbaciucchioni. Camerati italieschi simulano passioni anti-gay. Poi, quando la traiettoria si perde nel nulla del grottesco, allora chiedono scusa o invocano l´ironia, povera virtù e trafitta dalla più affilata dissennatezza elettorale. E a forza di fare i buffoni, sta per arrivare il vero buffone.