Marco Ludovico, Gianni Dragoni, Il Sole 24 Ore 19/2/2013, 19 febbraio 2013
ORSI E LE NUOVE CARTE SULLA LEGA [
Informativa dei Carabinieri: «Così Pansa chiese aiuto per la ex moglie di Grilli»] –
I riscontri, le coincidenze, le intercettazioni e i verbali che parlano della «retrocessione» di 12 milioni di euro da una consulenza prima da 52 milioni, poi scesa a 40, per la presunta tangente alla Lega Nord. E la «richiesta d’aiuto» che l’allora direttore finanziario di Finmeccanica, Alessandro Pansa, oggi amministratore delegato della holding, fece ai vertici di Mediobanca per saldare i debiti pari a circa mezzo milione di euro dell’ex moglie del ministro dell’Economia, Vittorio Grilli.
Il capitolo di viale XX settembre
Dall’informativa del Noe (il nucleo operativo ecologico) dei carabinieri, allegata agli atti dell’inchiesta di Busto Arsizio su Finmeccanica e il suo ormai ex ad, Giuseppe Orsi, spuntano altre clamorose novità. Alla data del 19 novembre scorso, gli indagati sono già 17. L’11 ottobre scorso il pubblico ministero di Busto Arsizio, Eugenio Fusco, sente come persone informate sui fatti Alberto Nagel e Maurizio Cereda, ad e vicedirettore di Mediobanca. «I testi confermavano che nel 2007-2008 effettivamente hanno ricevuto da Pansa Alessandro» che, aggiunge l’informativa, è «persona nota per essere "vicino" al ministro Grilli, una richiesta di aiuto per risanare i debiti della signora Lisa Lowenstland (in realtà l’ex moglie di Grilli si chiama Lowenstein, ndr), per circa 400-500.000 euro. Dopo attenta valutazione, i banchieri si rifiutarono». Ma, si legge nel documento del Noe, «Pansa, evidentemente, ha poi optato per le consulenze da parte di Finmeccanica o società del gruppo, come poi sostenuto da Orsi nell’intercettazione ambientale» in un pranzo con Ettore Gotti Tedeschi. C’è di più: «Questi scenari, di estrema delicatezza, che coinvolgono il Ministro dell’Economia, la sua ex moglie, l’a.d. di Finmeccanica, il direttore generale di Finmeccanica, ed altri soggetti, a vario titolo coinvolti, si intrecciano con le indagini in corso ed inflenzano il Ministro Vittorio Grilli, nel prendere iniziative e/o decisioni a tutela degli azionisti e dell’azienda di Stato, perché tutti in qualche modo sono coinvolti e/o ricattabili, demandando quindi, in ultima analisi, le decisioni alla Magistratura». Grilli ha sempre smentito le accuse sulle consulenze di Finmeccanica alla ex moglie.
La presunta tangente alla Lega
L’ipotesi di una somma pari a una decina di milioni di euro, da destinare alla Lega che avrebbe favorito la nomina di Orsi al vertice della holding, è sollevata dall’ex direttore relazioni istituzionali Lorenzo Borgogni. Nell’affare dei 12 elicotteri con l’India c’è una consulenza, accertata dagli inquirenti, a due mediatori, Guido Haschke e Cristian Mitchell. Haschke e Mitchell ricevono due consulenze, rispettivamente di 28 e 42 milioni, questi ultimi «poi ridotti a 30 su richiesta e per le sopraggiunte esigenze di Orsi». Che, si legge in un altro passo dell’informativa, ritiene i 12 milioni «necessari, verosimilmente per finanziarie la Lega Nord che l’ha "appoggiato" per la sua nomina di ad di Finmecanica». Quei 12 milioni «si ritiene possano essere "tornati" verosimilmente attraverso l’emendamento al subcontratto» tra l’AW inglese e quella italiana, che aumenta le consulenze per 12 milioni. «Operazioni strategicamente pianificate, almeno dal 2006-2007, da Orsi e Spagnolini». Osservano ancora i carabinieri: «I 28 milioni milioni di Haschke costituiscono il 5% circa dell’importo della commessa, promessi ad Haschke per l’aggiudicazione della gara». E fin qui emerge, se confermato, il profilo del reato di corruzione internazionale. La questione più scabrosa, però, è un’altra: «Non si comprendono le ragioni per cui AgustaWestland Ltd abbia assegnato a Cristian Mitchell compensi pari a 42 milioni di euro, poi ridotti a 30». Certo è che gli inquirenti allegano una serie numerosa di intercettazioni tra Orsi e i vertici della Lega. Con l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, Marco Reguzzoni, Dario Galli (membro nel cda Finmeccanica in quota Lega), Umberto Bossi. Tutte telefonate che dimostrerebbero «stretta amicizia e cointeressenza» tra Orsi e i leghisti. Aggiungono i carabinieri: «Il periodo (marzo-aprile 2011) della richiesta di Orsi ad Haschke di "retrocedere", tramite Christian Mitchell, 12 mln di euro, è coincidente con le ferventi trattative politiche per scegliere il sostituto di Guarguaglini» al vertice della holding. Ieri un incaricato indiano del ministero della Difesa è partito da New Delhi alla volta di Roma per raccogliere informazioni sulle presunte tangenti per la vendita degli elicotteri AgustaWestland. Per il premier indiano Manmohan Singh «il governo indiano non ha niente da nascondere» sulla vicenda.
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DI NUOVO «FATE CHIAREZZA» –
Siamo costretti di nuovo a chiedere di fare chiarezza sulla vicenda Finmeccanica e sui suoi capitoli più spinosi. L’informativa dei carabinieri alla Procura chiama ancora in causa il ministro dell’Economia Vittorio Grilli per le presunte consulenze false alla ex moglie americana e le iniziative che avrebbe assunto per favorirla il nuovo a.d. di Finmeccanica, Alessandro Pansa, promosso proprio da Grilli. Dagli atti emergono poi nuovi spaccati nei rapporti tra l’ex numero uno arrestato, Giuseppe Orsi, e la Lega per presunte dazioni di denaro ricavato dalle tangenti per la vendita di elicotteri in India. Questi nuovi passaggi gettano un’ombra sull’inerzia e i ritardi che hanno segnato il comportamento del governo Monti in tutte le fasi della delicata inchiesta Finmeccanica (si vedano gli editoriali del Sole 24 Ore «La necessità di fare chiarezza» del 2 ottobre 2012 e «L’ora delle scelte», del 6 novembre 2012). La notizia che l’ex presidente e a.d., Giuseppe Orsi, era indagato per corruzione è emersa il 24 aprile 2012. Malgrado le imbarazzanti intercettazioni pubblicate, il governo non è intervenuto finché Orsi è stato arrestato, nella pienezza dei suoi poteri, il 12 febbraio. Il conto di questi ritardi si paga oggi in termini di credibilità per questo gruppo industriale che ha il primato della tecnologia nazionale e quindi, di riflesso, per l’intero paese. C’è un paragrafo, «Finmeccanica e il ministro Vittorio Grilli», nell’informativa dei carabinieri alla procura di Busto Arsizio. Appena 19 righe in grado di esplodere come una bomba a orologeria, perché ripropongono il caso delle presunte «false consulenze» date per sanare i debiti nelle attività "imprenditoriali" dell’ex moglie americana di Grilli, Lisa Lowenstein. E con questo documento entra nella vicenda Alessandro Pansa, il nuovo a.d. di Finmeccanica fresco di nomina, il 14 febbraio, su indicazione proprio del ministero dell’Economia. Pansa è considerato amico del ministro Grilli il quale, quando era direttore generale del Tesoro, aveva già sostenuto la sua promozione da direttore finanziario a direttore generale di Finmeccanica il 4 maggio 2011, il giorno in cui Orsi fu nominato a.d. del gruppo aerospaziale. Delle consulenze fittizie che Finmeccanica avrebbe dato all’ex signora Grilli aveva parlato la prima volta, secondo un’intercettazione, Orsi, nella cena con Ettore Gotti Tedeschi il 23 maggio 2012. Nel colloquio Orsi si lamentava dell’amicizia di Grilli con Pansa, che voleva contare di più in Finmeccanica ed intaccare i poteri di Orsi. Le false consulenze erano poi state smentite dalla signora Lowenstein, da Grilli e da Orsi. Tuttavia è rimasta l’impressione che Grilli, benché come ministro dell’Economia sia il rappresentante dello Stato-azionista che controlla Finmeccanica, non sia intervenuto, benché la posizione di Orsi si stesse indebolendo per le accuse di aver pagato tangenti in India e il sospetto che una parte dei soldi fossero andati alla Lega, sospetto rafforzato ora da questa informativa dei carabinieri. Il dubbio era che Grilli potesse essere ricattabile per le presunte false consulenze all’ex moglie. L’informativa aggiunge un fatto nuovo: Orsi intercettato aveva detto di aver saputo delle consulenze fittizie da Alberto Nagel, a.d. di Mediobanca. Nagel e il vicedirettore di Mediobanca, Maurizio Cereda, sono stati interrogati dal pm Eugenio Fusco il 12 ottobre 2012, con questo esito secondo i carabinieri: «I testi confermavano che nel 2007-2008, effettivamente, hanno ricevuto, da parte di Pansa Alessandro, attuale direttore generale e finanziario del gruppo, - persona nota per essere "vicino" al ministro Grilli - una richiesta di aiuto per risanare i debiti della signora Lisa Lowenstland per circa 400-500.000 euro. Dopo attenta valutazione, i banchieri si rifiutarono di aderire alla richiesta del direttore finanziario Alessandro Pansa, che evidentemente, ha poi optato – sostengono i carabinieri – per le consulenze da parte di Finmeccanica o società del gruppo, come sostenuto da Orsi nell’intercettazione ambientale». Il fatto nuovo è che Pansa si sarebbe adoperato per favorire l’ex moglie di Grilli presso Mediobanca, società che è peraltro azionista di Finmeccanica e di volta in volta interfaccia o consulente in operazioni finaziarie.