Glauco Maggi, Libero 19/2/2013, 19 febbraio 2013
LA PRIMA BUSINESS SCHOOL USA UN CORSO COSTA 115 MILA DOLLARI
Le classifiche delle migliori business school, le scuole per laureati che vogliono specializzarsi nel management aziendale (in sigla MBA, perché danno il superdiploma, o Master in Business Administration) sono ballerine anno dopo anno. Ma le fluttuazioni avvengono all’interno di un lotto di «prime della classe». Una di queste è la University of Chicago Graduate School of Business, che dal 2008 ha preso il nome di Booth School of Business in onore di David G. Booth, che aveva donato 300 milioni di dollari. Booth, cofondatore e ad della società d’investimenti Dimensional Fund Advisors ha imparato così bene a scuola a fare affari, che se n’è poi ricordato ringraziando secondo la moda del «give back», «dare indietro», alla base del capitalismo filantropico Usa.
Nella graduatoria 2012 di Business Week-Bloomberg, la Booth (che ha 1162 studenti per il suo programma che costa 115 mila dollari) è prima davanti a Harvard, alla Wharton (Pennsylvania), alla californiana Stanford. Il tasso di ammessi tra coloro che fanno domanda è del 23%, contro una media nazionale del 48%, e chi esce con il master ha il 95% di chance di trovare un posto contro l’82% della media. La destinazione professionale dei diplomati è ovvia: il 43% nei servizi finanziari, il 30% nelle società di consulenza, il 9% nella tecnologia e il 6% nelle imprese di beni di consumo. Tra i diplomati, Roger Altman, viceministro del Tesoro con Clinton e con Carter, prima di diventare un peso da novanta nel venture capitalism. Peter G. Peterson, che di Blackstone è stato il fondatore, è stato ministro del commercio nel 1972-73 e poi Ceo di Lehman Brothers. Anche la Morgan Stanley ha avuto come Ceo un alunno Booth, Philip J. Purcell. Christina Liu, cinese, è diventata ministro delle finanze a Taiwan. La pallacanestro ha accolto un diplomato di Chicago, Craig Robinson, capo allenatore della squadra dell’università dell’Oregon e fratello di Michelle Obama. La «padronanza» della moderna finanza che si acquista alla Booth può generare eccessi. Da lì è uscito Jon Corzine, ex Ceo Goldman che è finito nella cronaca nera finanziaria per essere stato il capo della fallita MF Global. E ancora più pericolose sono state le scommesse di due economisti Booth, Myron Scholes (premio Nobel) e John Meriwether, cofondatori del fondo Long-Term Capital Management, il cui fallimento richiese l’intervento straordinario del presidente della Fed Alan Greenspan, che convinse il sistema bancario a coprire il buco.