varie, 19 febbraio 2013
SCHEDONE ELEZIONI 2013
Gli italiani chiamati alle urne per le elezioni del 24 e 25 febbraio sono 51.026.177. Gli elettori (26.645.449 uomini e 26.380.728 donne) saranno divisi in 61.571 sezioni elettorali. Si vota dalle 8 alle 22 di domenica 24 e dalle 8 alle 15 di lunedì 25.
Per la Camera hanno diritto di voto tutti gli italiani che abbiano compiuto 18 anni, per il Senato occorre averne compiuti 25. Per il rinnovo della Camera la scheda elettorale è rosa, per il rinnovo del Senato è giallo paglierino.
Sia per la Camera che per il Senato si vota mettendo una croce sul simbolo di un partito. L’attuale legge elettorale, ribattezzata Porcellum (vedi sotto), non prevede infatti il voto di preferenza perché i candidati sono scelti, con modalità diverse, dai partiti e inseriti in liste bloccate. Solo in Valle D’Aosta l’elettore esprime il voto tracciando un segno sul nome del candidato prescelto.
I seggi in palio alla Camera sono 630: 617 assegnati per il collegio unico nazionale, 12 assegnati nelle circoscrizioni all’estero, 1 assegnato nel collegio uninominale della Valle D’Aosta. Al Senato i seggi in palio sono 315: 309 assegnati su base regionale, 6 assegnati nelle circoscrizioni all’etero, 1 assegnato nel collegio uninominale della Valle D’Aosta.
I residenti all’estero votano per corrispondenza secondo diverse modalità che prevedono anche le preferenze.
Il mandato degli eletti in Parlamento è di cinque anni. I candidati alla Camera devono avere almeno 25 anni, quelli per il Senato 40.
Il Porcellum. La legge elettorale in vigore è la numero 270 del 21 dicembre 2005, a firma Roberto Calderoli. È la terza volta che gli italiani vanno a votare con questa legge (2006, 2008). Nel corso della XVI legislatura le proposte di legge per modificarla sono state 57, tutte senza esito. Il Porcellum è stato introdotto al posto del Mattarellum – dal parlamentare dell’ex Partito Popolare Sergio Mattarella – che invece prevedeva l’elezione del 75% dei parlamentari con il sistema maggioritario (collegi uninominali) e il restante 25% con il riparto proporzionale dei seggi (listino nazionale) con sbarramento al 4%.
Ecco come funziona l’attuale legge elettorale. Si tratta di un sistema proporzionale che prevede liste bloccate, dove, l’elettore non sceglie direttamente i candidati, che sono eletti invece secondo l’ordine di presentazione in base ai seggi ottenuti dalla singola lista. Insomma, i cittadini non scelgono i loro rappresentati ma sono le segreterie dei partiti a stabilire chi avrà o meno chance di entrare nell’emiciclo parlamentare. [Paola Festuccia, Sta 18/2]
La novità del Porcellum è l’introduzione del concetto giuridico di coalizione, che risulta dalla dichiarazione di collegamento effettuata dai partiti all’atto del deposito del proprio contrassegno presso il ministero dell’Interno. Le liste si collegano a una coalizione attraverso dichiarazioni reciproche, grazie alla sottoscrizione di un programma elettorale comune e l’indicazione di un leader dello stesso schieramento che in genere coincide con la persona proposta come premier in caso di vittoria. Ma non si tratta di un’elezione diretta del presidente del Consiglio, dato che, secondo la Costituzione, quest’ultimo è designato dal Capo dello Stato. L’apparentamento tra diverse lista comporta alcuni, sostanziali, vantaggi. Il più importante è, in caso di vittoria, la [Election day di Dino Martirano e Roberto Zuccolini, Corriere della Sera]
Il Porcellum fissa una soglia di sbarramento abbastanza basa alla Camera e più consistente al Senato.
Alla Camera è del 4% per il partito che si presenta da solo. Per le forze politiche coalizzate la soglia si abbassa al 2% (a patto che la coalizione ottenga almeno il 10%). Ottiene una rappresentanza anche la lista collegata che sia rappresentativa delle minoranze linguistiche e abbia ottenuto almeno il 20% dei voti nella sua circoscrizione. E alla fine scatta il ripescaggio basato sui migliori perdenti, cioè il partito coalizzato che si è avvicinato di più alla soglia di sbarramento.
Al Senato, che viene eletto su base regionale, la soglia di sbarramento è dell’8% per i partiti non coalizzati. Nel caso in cui una coalizione superi il 20%, i partiti ad essa apparentati devono superare uno sbarramento del 3%.
Il problema del Senato. Il Porcellum è un sistema asimmetrico. Alla Camera, la coalizione vincente ottiene 340 seggi, al Senato (dove i seggi da attribuire sono 315 e per avere la maggioranza ne occorrono 157) la stessa coalizione potrebbe non superare la prova dei premi regionali. La sconfitta in due o tre regioni chiave (Lombardia, Veneto, Sicilia) può sbarrare la strada del Senato alla coalizione vittoriosa alla Camera. I calcoli li ha fatti recentemente il professor Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore, confermando che se una colazione, vincente in tutte le altre regioni, arriva seconda da sola in Lombardia e Veneto ottiene lo stesso la maggioranza al Senato (169 seggi). Se perde anche in Sicilia la maggioranza si restringe (165 seggi). Tutto cambia se la sconfitta nelle regioni chiave è condivisa con altri partiti che si piazzano al terzo o quarto posto superando lo sbarramento dell’8%. In quel caso i sentori della colazione vincente nelle altre regioni scendono a 155 (sotto la soglia di maggioranza di 157 senatori) o addirittura a 146 se la sconfitta riguarda Lombardia, Veneto e Sicilia.
I simboli elettorali. Il deposito del contrassegno elettorale presso il ministero dell’Interno è avvenuto tra le 8 dell’11 gennaio e le 16 del 13 gennaio (le legge dice: «non prima delle ore 8 del 44° e non oltre le ore 16 del 42° giorno antecedente quello della votazione»). I contrassegni consegnati quest’anno sono stati 219, il ministero dell’Interno ne ha ammessi 169. In 34 casi ha invitato i depositanti alla sostituzione entro 48 ore dalla notifica e ne ha dichiarati 16 senza effetto per carenza di documentazione. Tra i 34 simboli ricusati c’era anche quello della Lega Nord (sul logo del Carroccio appariva la scritta “TreMonti”, con la M maiuscola che ricordava troppo la Lista Monti). Tra gli altri sono stati ricusati anche i cloni del Movimento 5 Stelle, di Rivoluzione Civile e della Lista Monti.
Gli incandidabili. Il disegno di legge anticorruzione approvato nel dicembre 2012 prevede l’incandidabilità per le cariche di deputato, sentore e parlamentare europeo nei seguenti casi:
• coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per associazione di stampo mafioso, terrorismo ecc. (articolo 51, commi 3-bis e 3-quater):
• coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per corruzione, concussione e in genere tutti i reati contro la pubblica amministrazione;
• coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per i reati di grave allarme sociale, compresi quelli tributari, la truffa e il riciclaggio.
Per queste tre categorie di condannati si applica un’incandidabilità di sei anni. Ci sono però alcune eccezioni. In caso di patteggiamento concluso in data precedente all’entrata in vigore della legge, il condannato definitivo può essere comunque candidato (è il caso di Marcello Dell’Utri, che ha patteggiato nel ’99 una condanna definitiva a due anni e tre mesi per false fatture e frode).
Elezioni anticipate. Tecnicamente, queste sono elezioni anticipate: le Camere, infatti, sono state sciolte il 22 dicembre 2012, con quattro mesi di anticipo rispetto al mese di aprile, naturale conclusione della XVI Legislatura. Lo scioglimento delle camere è avvenuto in seguito alle dimissioni del premier Mario Monti, giunte dopo l’annuncio in Parlamento ad opera di Angelino Alfano, di un’astensione da parte del Pdl, che fino a quel momento aveva sostenuto il Governo monti insieme a Pd e Udc, e che pure non aveva proposto mozioni di sfiducia.
I partiti che parteciperanno alle elezioni
Il raggruppamento del centrodestra guidato da Silvio Berlusconi (indicato formalmente come capo della colazione) mette insieme otto partiti per la Camera e 13 per il Senato. Alla Camera ci sono Pdl, Lega, Fratelli d’Italia (La Russa e Meloni), La Destra (Storace), Pensionati (Carlo Fatuzzo), Mir (Gianpiero Samorì), Grande Sud (Micciché), Intesa Popolare (Giampiero Catone). Al Senato si aggiungono i Popolari per l’Italia di Domani (Saverio Romano), Rinascimento Italiano (Arturo Artom), Basta Tasse, Potere ai cittadini-Lista del Popolo e Mpa (Raffaele Lombardo).
La coalizione guidata da Pierluigi Bersani è composta da quattro partiti: Pd, Sel, Socialisti di Riccardo Nencini, il Centro Democratico di Bruno Tabacci. A questi si aggiungono il Megafono-Lista Crocetta in Sicilia per il Senato e la Sudtiroler Volkspartei in Trentino-Alto Adige.
L’alleanza di centro guidata da Mario Monti alla Camera conta tre partiti: Udc, Fli e Scelta Civica – Con Monti per l’Italia. Al Senato si presentano con una lista unica: Con Monti per l’Italia.
Tra i simboli che si presenteranno da soli ci sono: Movimento 5 Stelle, Rivoluzione Civile, Fare per Fermare il Declino, Amnistia Giustizia e Libertà (Marco Pannella), Riformisti italiani (Stefania Craxi), Partito Comunista (Marco Ferrando), Udeur (Clemente Mastella), Forza Nuova (Roberto Fiore) ecc.
Programmi elettorali a confronto
Economia (misure specifiche, da Repubblica.it)
Pd Rispettare il pareggio di bilancio.
Promuovere Eurobond e Project bond.
Pdl Portare in 5 anni il rapporto debito-Pil sotto quota 100% con vendita immobili pubblici, vendita di partecipazioni, valorizzazione concessioni demaniali.
Costituzione di un fondo obbligazionario a cui lo Stato conferisca parte del patrimonio pubblico.
Utilizzare completamente i fondi Ue, con meccanismi sanzionatori
Irrevocabilità di mutui e finanziamenti.
Maratoria su rate mutuo non pagate negli ultimi 18 mesi.
Rivedere l’accordo Basilea III per facilitare credito.
Partecipazione agli utili da parte dei lavoratori.
Buoni dote per la formazione.
Monti – Scelta Civica Rispettare il pareggio di bilancio strutturale (al netto degli effetti del ciclo economico).
Ridurre lo stock del debito pubblico in misura pari a un ventesimo ogni anno.
Valorizzare/dimettere il patrimonio pubblico per ridurre lo stock del debito.
Ridurre e riqualificare la spesa corrente, preservando quella per infrastrutture, ricerca e istruzione.
Utilizzare completamente i fondi strutturale dell’Ue.
Abbandonare definitivamente la concertazione per il metodo della consultazione.
Ridurre il denaro contante in circolazione, per combattere evasione e riciclaggio.
Negli appalti, la regola deve essere quella della ‘stazione unica appaltante’.
Movimento 5 Stelle Introduzione class action.
Abolizione scatole cinesi in Borsa, delle cariche multiple nei Cda, delle stock option, dei monopoli di fatto (Telecom, Autostrade, Eni, Enel, Mediaste, FS).
Favorire rappresentanza piccoli azionisti.
Per le aziende quotate in Borsa o con partecipazione statale, introduzione tetto per gli stipendi dei manager e vietare la nomina dei condannati.
Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti.
Rivoluzione Civile. Affiancare al Pil un indice che misuri il benessere sociale e ambientale.
Fare per fermare il declino Ridurre la spesa pubblica di almeno 6 punti percentuali del Pil nell’arco di 5 anni. La spending review deve costituire il primo passo di un ripensamento complessivo della spesa, a partire dai costi della burocratica e dai sussidi alle impres. Ripensare in modo organico le grandi voci di spesa, quali sanità e istruzione, introducendo meccanismi competitivi all’interno di quei settori. Riformare il sistema pensionistico.
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Tasse
Pd Alleggerire il peso fiscale sul lavoro e sull’impresa, attingendo alle rendite dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari.
Esenzione dell’Imu sulla prima casa per chi paga 400-500 euro di imposta.
Aumento dell’Imu per gli immobili con valore catastale superiore a 1,5 milioni di euro.
Ridurre la circolazione del contante e abbassare i costi del pagamento elettronico.
Sì ad un accordo con la Svizzera, ma che non si traduca in un condono.
Pdl Eliminazione Imu prima casa.
No alla patrimoniale.
No all’aumento Iva.
Azzeramento Irap entro 5 anni.
Diminuzione pressione fiscale di 1 punto all’anno per 5 anni.
Detassazione utili reinvestiti in azienda.
Detassazione del salario di produttività.
Totale detassazione dell’apprendistato fino a 4 anni.
Innalzamento limite uso del contante.
Introdurre la possibilità di scaricare fatture e ricevute.
Introdurre il concordato fiscale preventivo.
Monti – Lista Civica Ridurre il denaro contante in circolazione, per combattere evasione e riciclaggio.
Detassare i redditi di lavoro femminile.
Movimento 5 Stelle Abolizione del canone telefonico per l’allacciamento alla linea fissa. Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità e trasporti agli altri paesi europei.
Rivoluzione Civile Istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze.
Abolire l’Imu sulla prima casa.
Estendere l’Imu agli istituti commerciali della Chiesa e delle fondazioni bancarie.
Fare per fermare il declino Ridurre la pressione fiscale di 5 punti in 5 anni, a partire dalle tasse su lavoro e imprese. Semplificare il sistema tributario e combattere l’evasione fiscale destinando il gettito alla riduzione delle imposte.
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Lavoro (da www.leggioggi.it)
Pd Il Pd si prefigge di non riscrivere l’articolo 18, di lasciarlo nella sua formulazione tedesca, l’obiettivo è quello di rendere meno costoso il lavoro a tempo indeterminato rendendolo così più conveniente rispetto a quello determinato. Secondo questo punto di vista è inevitabile correggere la Riforma Fornero senza però dover tornare necessariamente alla Biagi. Si vuole ridurre la tassazione sul lavoro e sull’impresa attingendo dalla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari le risorse per coprire il buco che si verrebbe a creare.
Pdl Il Pdl vorrebbe tornare alla legge sul lavoro che lo aveva visto protagonista prima del Governo tecnico, ovvero la legge Biagi prima dei cambiamenti messi in atto da Monti. L’obiettivo è realizzare uno statuto dei Lavori, azzerando i paletti inseriti sui contratti a termine e le partite Iva. È poi necessario secondo il Pdl seguire lo sviluppo della contrattazione aziendale e territoriale, passando per la detassazione del salario di produttività e sostenendo l’apprendistato. Saranno quindi incentivate, con detrazioni per i primi cinque anni, quelle imprese che assumeranno giovani a tempo indeterminato.
Monti – Scelta Civica Scelta Civica del premier uscente Mario Monti mette al centro del capitolo lavoro il superamento del dualismo fra protetti e non protetti e vuole creare la possibilità di sperimentare un contratto di lavoro a tempo indeterminato meno costoso e più flessibile. Questo non vuol dire però privarsi dei contratti a termine che però devono essere basati su forme più flessibili e devono essere applicati correttamente, contestualmente a questo va accompagnata una riduzione del cuneo fiscale e contributivo connessa ad alcune linee guida per la contrattazione collettiva aziendale per fornire risposte adeguate alle esigenze di flessibilità delle imprese e dei processi produttivi.
Movimento 5 Stelle Il Movimento di Beppe Grillo propone l’abolizione della Legge Biaggi visto che viene ritenuta come il principale responsabile della generazione del precariato in Italia. Il M5S punta ad istituire un sussidio di disoccupazione garantito, che dovrebbe essere di almeno 1.000 euro per due o tre anni, servirebbe ad ammortizzare gli effetti della perdita del lavoro e ad infondere sicurezza nel tessuto sociale, seriamente provato dalla recente crisi economica. Oltre a questa misura assistenzialistica è prevista la detassazione del salario di produttività e per i giovani la detassazione per 4-5 anni di apprendistato e contratti a tempo indeterminato.
Rivoluzione Civile Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia, coerentemente con l’appoggio fornito all’iniziativa referendaria lanciata da Antonio Di Pietro (insieme a Sel), richiede l’eliminazione delle nuove regole sull’articolo 18 messe in atto con la riforma Fornero e contestualmente punta al ripristino totale delle tutele reali contemplate dall’iniziale Statuto dei lavoratori. A livello di ammortizzazioni sociali il movimento di Ingroia mira ad istituire un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati, inoltre è previsto il recupero del fiscal drag per aumentare le retribuzioni e lotta al nemico giurato della precarietà.
Fare per fermare il declino Fare per fermare il declino di Oscar Giannino vorrebbe maggiore flessibilità in entrata per il pubblico impiego, come gli altri partiti critica fortemente la riforma Fornero «l’irrigidimento delle forme d’entrata nel mercato del lavoro – ha spiegato Giannino – rischia solo di produrre maggiore disoccupazione». Alla luce di questo per Fare è prioritario che tutti i lavoratori possano godere di un sussidio di disoccupazione e strumenti di formazione che incentivino la ricerca di un nuovo impiego. Naturalmente a questi obiettivi si accompagnano quelli inerenti ad un maggior impiego tanto per i più giovani quanto per le donne.
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Imprese (da www.leggioggi.it)
Pd Il Pd di Bersani punta sull’inserimento di sconti fiscali sugli utili che le imprese decidono di destinare al reinvestimento diretto in azienda. Questo provvedimento verrebbe introdotto mediante in un piano di più ampio respiro chiamato Industria 2020 che mira all’alfabetizzazione digitale per le Pmi. È previsto poi l’impiego di 3 miliardi di euro di finanziamenti provenienti dai fondi Ue 2014 – 2020 per portare fibra ottica nelle scuole e nelle strutture sanitarie, su questo processo di informatizzazione si inserisce l’incentivazione dell’uso della moneta elettronica, e sarà agevolata anche l’aliquota a termine per lo sviluppo dell’e-commerce e l’adeguamento del regime Iva dei libri digitali al 4% dal 21% attuale.
Pdl Il Pdl di Berlusconi ipotizza un riorientamento degli attuali sussidi alle imprese, dai quali intende ottenere un fondo che finanzi sia la ricerca sia il taglio del cuneo fiscale, che dovrà essere affiancato all’ipotesi di usare la Cassa depositi e prestiti per finanziare l’innovazione e l’intenzione di potenziare le misure già varate durante il Governo tecnico a vantaggio degli imprenditori under 35 e di accordare alle aziende che assumono giovani a tempo indeterminato una detrazione dei contributi per i primi 5 anni. Si intende anche rilanciare l’imprenditoria giovanile nell’ambito agricolo mediante la riduzione fiscale per i giovani che avviano imprese agricole e attribuzione di slot territoriali al demanio per creare nuove aziende.
Monti – Lista civica L’Agenda Monti parte dalla necessità di incrementare gli investimenti in ricerca e innovazione, mediante il credito strutturale di imposta. “Bisogna facilitare l’introduzione di nuove forme di finanziamento per migliorare l’accesso al credito e promuovere misure che facilitino la crescita dimensionale delle nostre imprese”. Si mira a far emergere un vero mercato dei capitali a rischio, nella fattispecie seed capital, a perfezionare la proiezione internazionale delle imprese medio – piccole e avvicinare il livello di investimenti diretti esteri alla media europea. C’è anche l’intenzione di deliberare programmi formativi e incentivi rivolti alle tecnologie verdi e si propone anche la modifica del titolo V della Costituzione per riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche.
Movimento 5 Stelle Il Movimento 5 Stelle, invece, non fa un riferimento diretto alle Pmi che però erano state al centro di un sondaggio del blog di Grillo. Il programma privilegia energia e comunicazioni, fra le molte proposte, si annoverano agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazione energetica realizzati a carico di chi le effettua e ripagate dal risparmio economico che se ne ottiene. Nelle telecomunicazioni il movimento mira alla statalizzazione della dorsale telefonica, mediante il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia e impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore telefonico.
Rivoluzione Civile Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia propone agevolazioni fiscali per le aziende che investono in ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato. “Vanno valorizzate le eccellenze italiane dall’agricoltura, alla moda, al turismo, alla cultura, alla green economy“. Contemplato anche un programma sulla generazione di “posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog“. Nel settore Tlc, proposta la banda larga per tutto il paese e l’accesso gratuito ad internet per le nuove generazioni.
Fare per Fermare il Declino Il programma di Fare di Oscar Giannino non si concentra sulle politiche industriali in modo specifico, ma privilegia un aggressivo programma di liberalizzazioni e rimette l’agricoltura al centro del sistema produttivo. Sull’elettricità, nella fattispecie, propone di ripensare le norme attuali volte all’ottenimento di obiettivi di politica industriale mediante interventi nel settore elettrico. Importanti, poi, sono i sussidi alle imprese grandi consumatrici di energia elettrica (Trenitalia soprattutto); i sussidi alle imprese di generazione; le modalità di incentivazione all’installazione di pannelli fotovoltaici su piccola scala. Nell’agricoltura si mira a ridisegnare il sistema di aiuti al Pac secondo i criteri che incentivino la piccola impresa verso le forme di aggregazione.
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Welfare
Pd Raggiungere il 33% di copertura dei posti all’asilo nido
Reddito di “solidarietà attiva”.
Incentivi per il rientro a lavoro delle neomamme.
Misure fiscali che riconoscano il carico familiare.
Favorire l’accesso alla casa rilanciando il mercato degli affitti,
Assistenza sanitaria basata su meno ospedali altamente tecnologici per le emergenze e una rete a media intensità di cura.
Stabilizzazione del 5x1000.
Pdl Introduzione del quoziente familiare.
Bonus bebè.
Detrazione totale dall’imponibile delle spese per l’istruzione dei figli.
Stabilizzazione e raddoppio del 5 per mille.
Sospensione per due anni dell’imposta di registro sulla vendita tra privati per la prima casa e dimezzamento per gli altri immobili.
Monti – Lista Civica Incentivi fiscali per la natalità.
Ampliare i congedi parentali.
Studiare un sistema di reddito di sostentamento minimo.
Favorire l’accesso alla casa.
Favorire la creazione di asili nido.
Movimento 5 Stelle Garantire sussidio di disoccupazione.
Rivoluzione Civile. Introdurre il reddito minimo per i disoccupati
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Istruzione e ricerca
Pd Approvare un piano straordinario contro la dispersione scolastica.
Nella scuola primaria tempo pieno e modulo a 30 ore con le compresenze.
Ciclo superiore con biennio unitario.
Istituzione di Poli per l’Istruzione Tecnica Superiore.
Sostituire il “fondo per il merito” con un programma nazionale di diritto allo studio.
Passare in 5 anni da 20mila a 100mila studenti Erasmus.
Programmazione e finanziamento della ricerca con metodo European Research Council.
Pdl Raddoppio della detassazione degli utili reinvestiti in ricerca.
Credito d’imposta automatico sugli investimenti per l’innovazione, attraverso apposito fondo.
Introduzione del prestito d’onore per gli studenti.
Esenzione fiscale totale delle borse di studio sia per beneficiario che per chi le finanzia.
Inizio delle elementari anticipato a 5 anni.
Buoni o credito d’imposta per scuole e università private.
Monti – Lista Civica Completare e rafforzare il sistema di valutazione centrato su test Invalsi e Indire.
Proseguire il progetto avviato dall’Anvur per il censimento e la valutazione dei prodotti di ricerca.
Assicurare un servizio di orientamento scolastico e professionale alla fine di ogni ciclo scolastico.
Movimento 5 Stelle Abolizione della legge Gelmini e dei finanziamenti alle scuole paritarie e private.
Obbligo diffusione internet nelle suole.
Graduale abolizione dei libri stampati e gratuità dei testi in formato digitale.
Lingua inglese fin dall’asilo.
Abolizione del valore legale dei titoli di studio.
Valutazione dei docenti da parte degli studenti.
Insegnamento gratuito dell’italiano agli stranieri.
Accesso pubblico via web alle lezioni universitarie e insegnamento a distanza.
Rivoluzione Civile. Portare l’obbligo scolastico a 18 anni.
Cancellare la riforma Gelmini.
Cancellare il blocco degli organici imposto dalle ultime finanziarie.
Fare per fermare il declino Ridare alla scuola e all’università il ruolo, perso da tempo, di volani dell’emancipazione socio-economica delle nuove generazioni. Non si tratta di spendere di meno, occorre anzi trovare le risorse per spendere di più in educazione e ricerca. Però, prima di aggiungere benzina nel motore di una macchina che non funziona, occorre farla funzionare bene. Questo significa spendere meglio e più efficacemente le risorse già disponibili. Vanno pertanto introdotti cambiamenti sistemici: la concorrenza fra istituzioni scolastiche e la selezione meritocratica di docenti e studenti devono trasformarsi nelle linee guida di un rinnovato sistema educativo. Va abolito il valore legale del titolo di studio.
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Giustizia
Pd Norme stringenti in materia di conflitto d’interessi, antitrust e libertà dell’informazione.
Nuovo codice penale.
Unificazione dei riti nel processo civile.
Pdl Separazione delle carriere.
Vera responsabilità civile dei magistrati.
Norme più liberali e garantisce sulle intercettazioni, con il divieto di pubblicazione.
Inappellabilità delle sentenze di assoluzione.
Limitazione degli incarichi extragiudiziali dei magistrati.
Limitazione della carcerazione preventiva e maggior dignità per i detenuti.
Istituzione di una sezione distaccata del Consiglio di Stato al nord.
Maggiori investimenti, economici e logistici, per potenziare le forze dell’ordine.
Monti – Lista Civica Accrescere l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, in particolare della giustizia.
Introdurre coerente disciplina del falso in bilancio.
Completare la normativa sull’anticorruzione, antiriciclaggio e autoriciclaggio.
Rivedere la riduzione dei termini di prescrizione.
Introdurre una disciplina sulle intercettazioni.
Rafforzare la legge sull’incandidabilità.
Movimento 5 Stelle Ineleggibilità per i condannati.
Rivoluzione Civile Ripristino del falso in bilancio.
Inserimento nel codice penale dei reati contro l’ambiente.
Incandidabilità dei condannati e dei rinviati a giudizio per reati gravi, finanziari o contro la pubblica amministrazione.
Fare per Fermare il Declino Riformare il codice di procedura e la carriera dei magistrati, con netta distinzione dei percorsi e avanzamento basato sulla performance; no agli avanzamenti di carriera dovuti alla sola anzianità. Introdurre e sviluppare forme di specializzazione che siano in grado di far crescere l’efficienza e la prevedibilità delle decisioni. Difendere l’indipendenza di tutta la magistratura, sia inquirente che giudicante. Assicurare la terzietà dei procedimenti disciplinari a carico dei magistrati. Gestione professionale dei tribunali generalizzando i modelli adottati in alcuni di essi. Assicurare la certezza della pena da scontare in un sistema carcerario umanizzato.
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Costi della politica
Pd Emolumenti agli eletti non superiori alla media europea.
Va ridotto il finanziamento pubblico ai partiti.
Pdl Abolire il finanziamento pubblico ai partiti.
Dimezzare tutti i costi della politica.
Abolizione degli enti inutili.
Allineare i costi di beni e servizi in tutte le regioni e gli enti al valore più basso.
Monti – Rivoluzione Civile Ridurre i contributi pubblici a partiti e gruppi elettorali.
Introdurre la trasparenza dei bilanci e una soglia ai finanziamenti privati, e la loro tracciabilità.
Chi riveste cariche pubbliche deve dichiarare interessi economici e patrimoniali all’inizio e alla fine del proprio incarico.
Divieto di cumulo tra indennità parlamentare e altre retribuzioni.
Movimento 5 Stelle Eliminazione dei privilegi dei parlamentari e stipendio allineato alla media degli stipendi nazionali.
Accorpamento dei comuni sotto i 5mila abitanti.
Abolizione delle province, dei rimborsi elettorali, del quorum nei referendum, delle Autorità e introduzione di una vera class action.
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Riforme istituzionali
Pd Riformare la legge elettorale sul modello francese (doppio turno).
Adottare il codice etico della Commissione Antimafia per tutte le candidature.
Pdl Elezione diretta del Presidente della Repubblica.
Rafforzamento dei poteri del governo.
Riforma del bicameralismo, Senato federale e dimezzamento del numero dei parlamentari.
Abolizione delle province.
Istituzione delle macroregioni.
Mantenimento in ambito regionale del 75% del gettito fiscale.
Monti – Lista Civica -
Movimento 5 Stelle Tetto di due mandati per i politici.
Esame di ‘Costituzione’ per gli eletti.
Divieto per gli eletti di esercitare altre professioni durante il mandato e divieto di cumulo delle cariche.
Obbligo di discussione e voto parlamentare per le leggi di iniziativa popolare.
Partecipazione via web dei cittadini ai lavori del Parlamento.
Rivoluzione civile –
Fare per Fermare il declino –
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Energia (da www.formiche.net)
Pd Il Pd auspica una politica industriale “integralmente ecologica” e afferma la necessità di orientare il sistema delle imprese verso alcune grandi aree di investimento, tra cui la mobilità sostenibile, il risparmio e l’efficienza energetica. L’ambiente viene considerato un “bene indisponibile alla logica del mercato e dei profitti”, così come l’energia e l’acqua, beni comuni per eccellenza. L’efficienza energetica è per il Pd la vera fonte di energia del futuro, mentre per le rinnovabili si sottolinea l’opportunità di favorire un’industria nazionale e di filiera. Il programma ci sembra non molto analitico rispetto ai temi fondamentali dell’infrastrutturazione energetica e delle reti, o del mercato elettrico che verrà. Da sottolineare il favore con cui si guarda ad un’eventuale “carbon tax”.
Pdl Il Pdl pubblica uno schema di proposte che si basa sulla “diminuzione della tasse che incidono sul costo dell’energia”, sulla necessità di “azioni che favoriscano la concorrenza”, sullo sviluppo “del sistema degli incentivi per le energie rinnovabili evitando rendite di posizione”, sugli “investimenti in nuove tecnologie per la riduzione del consumo”. In una recente intervista Stefano Saglia, ex sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia, sintetizza: il caro-energia si combatte con un mix diversificato e più infrastrutture (Saglia pensa soprattutto si rigassificatori), i ritardi sulle infrastrutture con l’abolizione del Titolo V della Costituzione, che di fatto crea una concorrenza insanabile tra Stato e Regioni sulle decisioni più rilevanti. In materia di incentivazione, sembrerebbe invece essere arrivato – secondo Saglia – il turno delle biomasse.
Monti – Scelta Civica L’Agenda Monti si pone in continuità con la Strategia Energetica Nazionale, in particolare per quanto riguarda la visione di un Paese che diventi “hub energetico” del Mediterraneo. Intende perseguire la riduzione del costo dell’energia liberalizzando il mercato (va dato atto a Monti di aver rotto lo storico rapporto corporate tra Eni e Snam rete Gas: rottura da perfezionare, certo, ma avvenuta). Monti pone il tema della governance, auspicando lo snellimento delle procedure (in questi giorni si sta approvando l’Autorizzazione Unica Ambientale) e la modifica del Titolo V della Costituzione, che riporterebbe al centro il potere decisionale su infrastrutture e impianti strategici.
Movimento 5 Stelle La maggior parte del programma del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo si concentra sullo sviluppo dell’efficienza energetica degli edifici e delle centrali, e sui concetti di cogenerazione e di sviluppo delle biomasse. Nette le prese di posizione sui cavalli di battaglia storici, come l’eliminazione degli incentivi CIP6 (un aiuto mascherato ai produttori da fonti fossili) o il favore con cui guarda alla generazione distribuita. Un po’ velleitari, ci permettiamo, i punti in cui si parla di incentivazione dei biocombustibili: non viene spiegato con quali fondi si baserebbe il sistema di incentivi (che sia la bolletta?).
Rivoluzione Civile Rivoluzione Civile critica fortemente la Strategia Energetica Nazionale montiana e l’iperliberismo dei governi precedenti che avrebbero frenato le rinnovabili (per la verità i dati dicono altro) considera irrealizzabile l’hub del gas vagheggiato da Passera. Il movimento di Ingroia si dichiara favorevole agli incentivi alle rinnovabili, punta il dito nei confronti dell’overcapacity di produzione elettrica da fonti tradizionali. Fondamentale per Rivoluzione Civile sono l’ammodernamento della rete di distribuzione e la nuova pianificazione della capacità produttiva di energia elettrica.
Fare per Fermare il Declino Molto tecniche e dettagliate (oltre che diametralmente opposte a quelle di Ingroia) le proposte di Fare per fermare il declino. Il movimento di Oscar Giannino vorrebbe, tra gli altri punti, accelerare il decalage degli incentivi alle rinnovabili previsto dall’ultima normativa e addirittura rinegoziare i sussidi concessi nel passato agli operatori laddove diano luogo a extraprofitti. Secondo Fare la Strategia Energetica Nazionale tratteggiata dal Governo Monti non coglie nel segno, poiché lo sviluppo del sistema energetico “non può essere pianificato ma deve essere un prodotto delle libere scelte di operatori e consumatori”. Ma soprattutto Giannino vorrebbe arrivare alla privatizzazione totale di tutte le società del settore oggi in mani pubbliche (incluse le reti). Un sogno per qualcuno, un incubo per molti altri.
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I risultati delle elezioni politiche 2008:
Camera:
Pd: 12.092.998 voti, 33,2%, 211 seggi
Idv: 1.593.675 voti 4,4% 28seggi
Totale coalizione: 13.686.673 voti 37,6%, 239 seggi
Pdl: 13.628.865 voti, 37,4%, 272 seggi
Lega Nord: 3.024.522 voti 8,3% 60 seggi
Mov. Aut. All. per il Sud: 410.487 voti, 1,1 %, 8 seggi
Totale Coalizione: 17.063.874 voti, 46,8% 340 seggi
Udc: 2.050.319 voti, 5,6%, 36 seggi
Svp: 147.666 voti, 0,4%, 2
Senato:
Pd: 11.042.325 voti, 33,7%, 116 seggi
Idv: 1.414.118 voti, 4,3%, 14 seggi
Totale coalizione: 12.456.443 voti, 38,0%, 130 seggi.
Pdl: 12.510.306 voti, 38,2%, 141 seggi
Lega Nord: 2.642.167 voti, 8,1%, 25 seggi
Mov. Aut. All. per il Sud: 355.076 voti 1,1%, 2 seggi
Totale coalizione: 15.507.549 voti, 47,3%, 168 seggi.
Udc: 1.866.294 voti, 5,7%, 3 seggi
Svp - Insieme per l’autonomia: 149.870 voti, 0,5%, 2 seggi
SVP: 97.658 voti, 0,3%, 2 seggi.