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 2013  febbraio 18 Lunedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 68

(Graziano Graziani, «Stati d’eccezione. Cosa sono le micronazioni»)–

(vedi anche biblioteca in scheda
e database libro in scheda 2229014)

Stati così piccoli che non esistono


Micronazioni

Piccoli stati indipendenti, non riconosciuti dai membri dell’Onu.

Talossa

Il Regno di Talossa – Milwaukee, Tennesse – comprende la camera da letto di Robert Ben Madison, situata al secondo piano di una casa in stile Tudor di inizio secolo. Data della fondazione, 26 dicembre 1979. A quell’epoca Madison aveva 14 anni. «Talossa» è il modo finlandese per dire «in casa». Madison autoproclamato Re Robert I. Qualche tentativo di espansione in case di amici. Secessioni nel 1974 e nel 2004 per formare altre nazioni. Dotato di bandiera dal 1981 (due strisce orizzontali equivalenti, una verde e l’altra rossa). Esistono anche una lingua, il talossiano, e una letteratura. Una delle prime nazioni a spostarsi sul web.

Isola delle Rose

L’ingegner Giorgio Rosa, stanco dell’Italia, fonda nel 1968 l’Isola delle Rose, struttura in tubi d’acciaio e cemento armato, protetta dal brevetto n° 1799/A/68, collocata nelle acque internazionali al largo di Rimini. Bandiera triangolare arancione su cui campeggiano tre rose in campo bianco. Lingua adottata: l’esperanto (l’isola in lingua originale si chiama perciò Esperanta Respubliko de la Insulo de la Rozoj). Polemiche, ma le navi dirette a Trieste e Ancona deviano un poco dalla rotta per far vedere il nuovo territorio ai passeggeri. Però il 25 giugno del 1968 una decina di pilotine dei carabinieri e della guardia di finanza circondano l’isola e la occupano militarmente. L’11 febbraio 1969 i sommozzatori della marina militare segano i raccordi tra i pali e attaccano 75 chili di esplosivo a ogni pilone. L’isola resiste e la seconda volta i chili di esplosivo diventano 120. Una burrasca, il 26 febbraio 1969, la affonda per sempre.

Esperanto

Il Moresnet, un piccolo stato neutrale di 3,5 km quadrati sorto nel 1816 grazie ai contrasti tra Prussia e Paesi Bassi che non riuscivano ad accordarsi su chi dovesse amministrare il territorio. Dato il regime fiscale favorevole, si moltiplicano le distillerie di gin. Nel 1908 il dottor William Molly propone di farne il primo stato esperantista del mondo. L’iniziativa trova l’appoggio del vicino comune di Kelmis, in Belgio, dove si trovava una grande comunità di esperantisti. Quello stesso anno il convegno mondiale di esperanto, riunitosi a Dresda, proclama il Moresnet capitale mondiale della comunità esperantista. Il Trattato di Versailles del 1919 assegna poi quel territorio al Belgio. Oggi il Moresnet è parte del territorio del comune di Kelmis

Mapsulon

Il Libero territorio di Mapsulon, in provincia di Pistoia, che si è autoproclamato indipendente alla metà degli anni Novanta nella totale indifferenza delle istituzioni italiane.

Cospaia

Cospaia, una piccola frazione del comune di San Giustino, in provincia di Perugia, è stata per quasi quattro secoli – tra il 1441 e il 1826 – una repubblica indipendente, nata per errore. Papa Eugenio IV cedette Borgo Sansepolcro alla Repubblica di Firenze nel 1441, come pegno per la somma di 25 mila fiorini prestati da Cosimo de’ Medici al Pontefice. Quando si trattò di stabilire i nuovi confini con lo Stato della Chiesa, fissati lungo un corso d’acqua chiamato Rio, nessuno tenne conto che a cinquecento metri di distanza esisteva un altro torrente chiamato nello stesso modo. I rappresentanti del Papa considerarono confine il Rio a Sud, quelli di Firenze il Rio a Nord, e gli abitanti nel mezzo si affrettarono a dichiarare l’indipendenza. I Medici e il Papato lasciarono le cose come stavano: uno stato cuscinetto faceva comodo a entrambi.

Seborga

Seborga, entroterra di Bordighera, 366 abitanti, già proprietà dei conti di Ventimiglia, consacrato principato del Sacro Romano Impero nel 1079, stato sovrano cistercense dal 1118 al 1729. In quell’anno Vittorio Amedeo II di Savoia ne trattò l’acquisto, ma il rogito non fu registrato e non esistono atti che provino il passaggio di proprietà. «Con il trattato di Aquisgrana del 1748 Seborga non entrò a far parte della Repubblica di Genova così come non passò, dopo il Congresso di Vienna del 1814, al Regno di Sardegna. Nel 1861 non fu acclusa al Regno d’Italia, né c’è menzione nel 1946 che il territorio del Principato sia stato assegnato alla Costituente che ha formato la Repubblica Italiana» (dal sito). Un documento del 1934, firmato da Mussolini, attesta che «il principato di Seborga non appartiene all’Italia». Il principato emette francobolli, passaporti e ha targhe automobilistiche. Moneta circolante: il luigino, equivalente a 6 dollari americani, cambi accettati nell’ufficio apposito del Palazzo di Seborga o all’ufficio turistico. I collezionisti possono richiedere l’intero kit delle monete via Internet.

Notizie tratte da: Graziano Graziani, «Stati d’eccezione. Cosa sono le micronazioni», Edizioni dell’Asino, euro 15