Antonio Gnoli, la Repubblica 3/2/2013, 3 febbraio 2013
Maria Luisa Spaziani a Torino si innamorò di Elémire Zolla: «Abitava non distante da casa mia. Ogni tanto lo vedevo affacciarsi dalla finestra del palazzo di fronte
Maria Luisa Spaziani a Torino si innamorò di Elémire Zolla: «Abitava non distante da casa mia. Ogni tanto lo vedevo affacciarsi dalla finestra del palazzo di fronte. Era un bellissimo giovane taciturno, introverso e dotato di grande intelligenza». Si fidanzarono ma a un certo punto lui decise di trasferirsi a Roma, lei a Milano: «Ero un’eccellente stenografa e fui assunta in una ditta di import-export. Andai ad abitare in una stanza non lontana dal Corriere della Sera. E cominciai a frequentare Eugenio Montale». Con il poeta iniziò un legame stretto: «C’era una forte suggestione da parte mia. Quanto a lui, credo, fosse ben più coinvolto. La nostra fu una forma di unione che non saprei definire». Montale e Zolla sapevano l’uno dell’altro e non ci furono mai complicazioni: «Almeno fino al momento in cui decisi di trasferirmi a Roma per raggiungere Zolla. Eugenio si disperò. Cominciò a dire che gli avevo rovinato la vita. Ma lui era legatissimo alla “Mosca”, il soprannome che aveva dato a Drusilla Tanzi». Molto corteggiata, una volta terrorizzò Gadda: «Gli venne fatto credere che a causa di una foto in cui eravamo a braccetto, avrebbe dovuto sposarmi. Entrò in uno stato d’ansia tale per cui con Elémire andammo a trovarlo e dandogli una bomboniera gli dicemmo che ci saremmo sposati. Si rasserenò immediatamente».