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 2013  febbraio 09 Sabato calendario

LA COREA DEL SUD PRONTA PER TURISTI CINESI IN MASSA

Il boom dei turisti cinesi ha raggiunto la Corea del Sud. I visitatori provenienti dall’ex Celeste impero sono stati quasi 3 milioni nel corso del 2012 e quest’anno è atteso un incremento del 25%. A favore di Seul giocano sia la popolarità delle serie televisive, dei film e della musica coreane, sia la vicinanza delle due nazioni.

Nel 2012 i visitatori sono cresciuti del 28% su base annua: il loro numero ha coperto un quarto dei flussi turistici complessivi in entrata. E i cinesi spendono più dei giapponesi.

I ricavi turistici hanno raggiunto la cifra record di 14,23 miliardi di dollari (10,65 mld euro). Si tratta di un contributo notevole al bilancio statale e di una preziosa diversificazione rispetto ad attività economiche tradizionali come l’automobile e l’elettronica. Vi sono zone commerciali di Seul che, senza l’apporto dei cinesi, non potrebbero più tirare avanti.

Ora, per stimolare ulteriormente la domanda, si è pensato alla costruzione di una grande città del gioco vicino all’aeroporto della capitale, che dovrebbe essere pronta entro il 2030. Si tratta, in realtà, di un’area che comprenderà più complessi da gioco, alberghi e altre strutture votate all’intrattenimento. Il suo nome è 8City (città 8) perché la configurazione degli otto distretti richiamerà, vista dall’alto, proprio il numero otto che i cinesi ritengono di buon auspicio. A Seul considerano l’iniziativa un volàno importante e, per gli appassionati del gioco provenienti dal vicino paese, un’alternativa a Macao.

Un addetto ai lavori sottolinea che, per ogni impiego aggiuntivo riferito direttamente al settore turistico, saranno generati 1,6 posti indiretti, a cominciare da ristoranti e hotel. In questo modo sarà possibile stimolare il mercato del lavoro e sostenere la domanda interna in un momento nel quale l’export è in una fase di rallentamento. D’altro canto, come osserva Han Hwa-joon, responsabile dell’Ente del turismo sudcoreano per il mercato cinese, è cominciata una lotta dura per accaparrarsi i visitatori provenienti dalla Cina. Oltre alla Corea del Sud anche Giappone, Taiwan e Stati Uniti stanno lavorando per facilitare ai cinesi l’ottenimento dei visti. In Europa, chi sognava l’arrivo di frotte di turisti con gli occhi a mandorla dovrà darsi da fare non poco, perché non esistono calamite né naturali né culturali.