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 2013  febbraio 15 Venerdì calendario

I CONSIGLI A LOTITO: “COSÌ SI TIRA SU UNO STADIO SENZA CONCESSIONE”

Forse perché non è la prima volta che varca la soglia del carcere - nel ‘94 venne arrestato per truffa all’Unione europea, che gli aveva finanziato un progetto agricolo in realtà inesistente (in Cassazione è stato infine prosciolto) - oppure perché ogni anno spedisce ai detenuti un panettone accompagnato dal calendario della squadra del Cagliari, ieri mattina l’ingresso in prigione di Massimo Cellino è stato trionfante. Accolto con un «Bentornato presidente» dai compagni di cella, li ha invitati a tirare fuori la chitarra per improvvisare un concertino.

«Capacità delinquenziali» E dire invece che dalla lettura delle 54 pagine dell’ordinanza emerge il ritratto di un uomo tutt’altro che allegro: aggressivo, bugiardo, minaccioso, incurante della legge. Non a caso il gip Giampaolo Casula lo definisce «dalle spiccate capacità delinquenziali, capace di qualunque genere di sotterfugio pur di raggiungere i propri scopi». Caratterizzato «da una tale spregiudicatezza e mancanza di freni inibitori, come si può evincere da numerose intercettazioni telefoniche». Compresa quella in cui invita il vice presidente del Cagliari, Marcello Vasapollo, «ad andare immediatamente in Comune a prendere a calci in c... e spaccare la scrivania» al Gessa (dirigente del Comune di Quartu, ai domiciliari, arrestato a novembre, che ha spiegato agli inquirenti di essere stato costretto a subire le pressioni di Cellino e del sindaco, ndr).
Lo stadio per Lotito La spregiudicatezza di Cellino emerge anche nell’intercettazione telefonica con Claudio Lotito, patron della Lazio e consigliere federale della Lega Calcio. Non solo gli spiega di «aver fatto lo stadio a Quartu in estate in modo che Questura e prefettura, rientrando dalle vacanze, lo trovassero già finito», ma prova a convincerlo sulla facilità di costruire uno stadio «senza i necessari titoli edilizi, a partire dall’amovibilità». Così Cellino a Lotito: «Garantisco io, ti faccio dare un’autorizzazione di struttura amovibile, senza concessione, hai capito? Ho avuto l’autorizzazione, non la concessione, a montarlo, perché essendo tutto in acciaio è teoricamente amovibile, ma non lo è. Temporanea, come ho fatto io, te la danno in 30 giorni. E poi lo sai che in Italia il temporaneo è sempre definitivo vero?». «Certo... (incomprensibile)», risponde Lotito e l’altro incalza: «Tu devi stare zitto, ti devi trovare a settembre dell’anno prossimo con lo stadio così, non dire nulla, perché se abbiamo come ce l’ho io, avremo lo stadio pieno, facciamo punti, ritorna la gente». Poi dalle parole di Cellino affiora pure la derisione dei tifosi: «Claudio, la gente quando sono vicini si divertono di più, se ne sbattono i c... gli fai pagare 10-15 euro. Poi gli chiedi altri 10 euro con i panini, la birra».

L’accordo con il sindaco Tutto grazie all’operazione portata avanti con l’amico ventennale Mauro Contini, sindaco Pdl di Quartu, e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu. Arrivando a spendere ben 748 mila e 220 euro dalle casse comunali, destinati al recupero di un’area del Parco regionale attigua allo stadio e utilizzati invece per lo stadio Is Arenas. Il coinvolgimento del sindaco - sempre secondo il nucleo investigativo regionale del Corpo forestale, guidato da Ugo Calledda, il pm Enrico Lussu e il gip Casula - è spiegato con «la provvigione per l’intermediazione immobiliare che Contini aveva incassato per la speculazione edilizia, poi fallita, costata a Cellino 6 milioni di euro, riguardo il progetto Elmas». Per lo stadio, cioè, inizialmente da costruire «nel Comune di Elmas, ma bocciato perché troppo vicino all’aeroporto». Per recuperare quel fallimento, comunque retribuito, una volta diventato sindaco di Quartu Contini si sarebbe attivato per aiutare l’amico a costruire lo stadio con i soldi pubblici del Comune.

«È come il comandante» E quando il sindaco Contini ha paura a firmare l’autorizzazione per «la partita Cagliari-Pescara, facendola infatti firmare al suo vice», Cellino lo paragona «al comandante Schettino che avrebbe abbandonato la nave naufragata Costa Concordia». Ma ce n’è anche per il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, definito da Cellino «un c..., perché non ha accettato la mia proposta, in un attimo di disperazione, di fare uno stadio a spese mie. A Quartu invece son furbi e hanno accettato». Peccato che Cellino, secondo l’accusa, non abbia sborsato un euro.