Gabriele Beccaria, TuttoScienze, La Stampa 13/2/2013, 13 febbraio 2013
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[Al via un test interattivo, esempio della nuova logica di ricerca sociale: la “gamification”] –
Della scienza la politica non parla e non si occupa (e non è certo una novità). Ma in questi giorni c’è un gruppo di ricercatori che sta provando a sottoporla a un esperimento mai realizzato prima. E uno dei risultati attesi è molto concreto: aiutare ciascuno di noi elettori a capirsi un po’ meglio, viste le folle di cittadini che confessano di non avere affatto le idee chiare. Liquefatte le categorie tradizionali ed evaporate le ideologie, si voterà più con la testa o più con la pancia?
All’Università La Sapienza di Roma il fisico Vittorio Loreto ha dato il via a un test ambizioso: ha forma e appeal di un gioco, ma gli obiettivi rigorosi del «social computing», vale a dire l’analisi attraverso la Rete dei comportamenti e degli umori collettivi. Si chiama «laPENSOcosì» e il passaparola virtuale sta raccogliendo le adesioni. «Si gioca attraverso la piattaforma Xtribe e molti vi accedono attraverso Facebook - racconta -. E, mentre chi si registra esprime le proprie preferenze, può scoprire il proprio “profilo politico”, cioè dove si colloca, al di là delle ondate di simpatie e antipatie che spesso la politica quotidiana ci ispira».
Il meccanismo è semplice. Entrando su www.lapenscosi.it, si aprono tre strade. Con quella «gioco» si manifesta un giudizio su coalizioni, partiti e candidati proposti in sequenza casuale e che appartengono a un elenco di 200 nomi tra i più noti. La seconda strada è quella «Liste», basata, appunto, sulle liste in campo per Camera e Senato: in questo caso si «vota» su coalizioni, partiti e candidati relativi alla propria circoscrizione. E infine «Cerca»: con il classico clic si sceglie direttamente un candidato o un partito e ci si esprime.
«E’ importante - sottolinea Loreto - il fatto che si può entrare e uscire in qualunque momento e aggiornare quindi il verdetto». Ci si muove lungo una scala graduata, alla quale si aggiungono altre opzioni, come «mi astengo» o «non lo conosco». Intercettando un più ampio raggio di opinioni rispetto alla logica dei sondaggi tradizionali, «laPENSOcosì» aspira a tracciare una mappa realistica - e in evoluzione - di un panorama ancora sorprendentemente confuso, nonostante l’appuntamento del 2425 febbraio sia vicinissimo. E lo strumento - aggiunge - «è rappresentato da due indicatori-chiave: il voto medio di ciascun partecipante, misurato in rapporto alla media complessiva, e le personali fluttuazioni. Così si capisce quanto si è “ottimisti” o “pessimisti” e anche se si ha la tendenza a valutazioni “estremiste” o “moderate”». E’ da quelle valutazioni statistiche, ordinate secondo una griglia, che emerge il «profilo».
Dopo ogni blocco di 30 voti l’identikit viene rinnovato e così, mentre ci si può piacevolmente auto-spiare, dovrebbe crescere - secondo gli ideatori del progetto - la motivazione a tornare sul sito e giocare più e più volte. Replicazione e quantità, d’altra parte, sono il carburante di questo esperimento interattivo, che è un esempio dell’ultima frontiera della ricerca scientifica in ambito sociale: sotto il nome gergale di «gamification» coinvolge masse crescenti di individui che con la loro partecipazione non solo fanno lievitare inaspettate quantità di dati (che rappresentano miniere di informazioni da sviscerare e ricomporre a seconda degli interrogativi a cui le si sottopone), «ma - dice Loreto - organizzano sfide collettive per affrontare problemi di difficile soluzione, dal riconoscimento automatico delle immagini alle forme di traduzione automatica. Si è consapevoli che la forza bruta dei calcoli non sempre è sufficiente e sono invece necessarie le capacità cognitive combinate del maggior numero possibile di persone».
Il concetto di intelligenza, quindi, si espande. «E’ un trend che si cristallizza in tante piattaforme, come Xtribe, sviluppata dalla Fondazione Isi di Torino e dalla SapienzaUniversità di Roma: ora la usiamo per “laPENSOcosì”, ma è talmente versatile da poter essere sfruttata per altri tipi di test online. Presto sarà disponibile per la comunità dei ricercatori che si muovono su Internet e vogliono raccogliere dati anche senza specifiche competenze di computer science». E non a caso l’indagine di Loreto rientra in una nuvola più vasta, quella di «EveryAware», un progetto europeo nato con l’obiettivo di studiare la formazione della consapevolezza degli individui di fronte a questioni specifiche (in questo caso l’inquinamento e la salvaguardia dell’ambiente) e che è coordinata proprio dalla Fondazione Isi.
Ma adesso le analisi dei pensieri degli italiani-elettori sono già in corso. E tra un paio di settimane promettono di svelare molti perché del dopo-voto.