Il Post 13/2/2013, 13 febbraio 2013
CAPIRE IL CASO FINMECCANICA
Martedì 12 febbraio l’amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi è stato arrestato con l’accusa di corruzione internazionale per una vicenda che riguarda la vendita di alcuni elicotteri in India. L’arresto di Orsi, 68 anni, è l’ultimo risultato di una lunga serie di inchieste che riguardano uno dei principali gruppi industriali italiani e che ha anche alcune conseguenze politiche.
Che cos’è Finmeccanica
Finmeccanica è un grande gruppo industriale che ha sede a Roma e impiega circa 70 mila persone in una cinquantina di paesi del mondo (soprattutto Italia, Polonia, Stati Uniti e Regno Unito), con diverse decine di controllate e partecipate tra cui Alenia, SELEX e AgustaWestland, che produce elicotteri. È attiva soprattutto nei settori dell’aeronautica e della difesa, anche se si occupa anche di aerospaziale, energia e trasporti. Avete presente gli autobus BredaMenarini, che sono molto comuni nelle città italiane? Li fa Finmeccanica. E l’ETR 500, ovvero la locomotiva dell’alta velocità italiana? È costruita da AnsaldoBreda, del gruppo Finmeccanica. Finmeccanica ha una partecipazione importante anche nel contestato progetto per i nuovi aerei da guerra F-35. Nel 2011 ha avuto ricavi per circa 17,3 miliardi di euro: per avere un’idea delle dimensioni, il gruppo statunitense Lockheed Martin ha 123 mila dipendenti e, nel 2011, ha avuto ricavi per circa 34 miliardi di euro.
Come diverse altre grandi aziende italiane – tra cui anche il più grande gruppo industriale del nostro paese, ENI, che sta attraversando a sua volta un periodo difficile dal punto di vista giudiziario – Finmeccanica è un’azienda in cui lo Stato detiene una quota azionaria di controllo o comunque molto rilevante: in questo caso, il 30,2 per cento delle azioni del gruppo, che è quotato in borsa dal 1992, sono attualmente di proprietà del ministero dell’Economia italiano. Finmeccanica, il cui nome è un’abbreviazione di FINanziaria Meccanica, è nata nel 1948 come azienda statale, che riuniva le partecipazioni dell’Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) nei settori dell’industria meccanica e dei cantieri.
L’inchiesta su Orsi
L’arresto di Orsi è stato causato da un’indagine tuttora in corso su un caso di sospetta corruzione e ha coinvolto anche Bruno Spagnolini, a capo della società che produce elicotteri AgustaWestland. Spagnolini è ai domiciliari.
La vicenda riguarda tangenti per circa 50 milioni di euro che sarebbero state pagate nel 2010, quando Orsi era amministratore delegato di AgustaWestland, per aggiudicarsi la vendita di 12 elicotteri modello AW101 al governo indiano, che intende destinarli al trasporto di alti funzionari pubblici. Per favorire il gruppo italiano, secondo le ricostruzioni di questi giorni, si agì attraverso persone collegate allo stato maggiore indiano e si fece modificare il bando in alcuni aspetti tecnici. La gara si concluse l’8 febbraio 2010 con la vittoria di Finmeccanica. I primi modelli sono stati consegnati poche settimane fa, a dicembre del 2012. Il valore complessivo dell’appalto era di circa 550 milioni di euro.
L’inchiesta è partita da alcune accuse fatte circa un anno e mezzo fa da un ex dirigente nel settore delle pubbliche relazioni della società, Lorenzo Borgogni, che parlò della tangente ai magistrati di Napoli (l’inchiesta si è successivamente spostata a Busto Arsizio). Finmeccanica ha dichiarato che è in corso una causa contro di lui per diffamazione e ha espresso solidarietà in una nota nei confronti del suo attuale amministratore delegato. Dopo l’arresto di Orsi, anche le autorità dell’India – un paese che ha tra i problemi principali della sua classe politica una corruzione diffusissima – hanno avviato un’inchiesta sull’acquisto degli elicotteri, dichiarando inoltre di non aver avuto nessuna informazione dall’Italia sulle indagini in corso.
Che cosa c’entra la politica
La partecipazione pubblica in Finmeccanica ha una conseguenza piuttosto chiara: alcuni membri del consiglio di amministrazione sono scelti dal ministero dell’Economia, che ha anche una parte fondamentale nella nomina delle massime cariche dell’azienda. Di conseguenza, i partiti politici hanno una responsabilità nella scelta dei dirigenti: e da diverso tempo i dirigenti di Finmeccanica sono coinvolti in inchieste giudiziarie. Ieri il presidente del Consiglio Mario Monti ha riconosciuto l’esistenza di un «problema» nelle modalità di direzione di Finmeccanica.
Per quanto riguarda Giuseppe Orsi, Repubblica e il Corriere, tra gli altri, riportano oggi che l’amministratore delegato era stato scelto con il supporto decisivo della Lega Nord, mentre il ministro dell’Economia era Tremonti, dopo una riunione tra Roberto Maroni, il segretario della Lega Giorgetti, Calderoli e Gianni Letta. Di questa riunione ha parlato ai magistrati l’amministratore delegato di Ansaldo Energia Giuseppe Zampini (anche lui tra i candidati alla guida del gruppo e con i propri agganci politici). La Stampa scrive oggi che Orsi, un ingegnere aeronautico con una lunga esperienza in Agusta Westland, era “vicino all’Opus Dei ma in ottimi rapporti anche con Comunione e Liberazione”.
Le altre inchieste
Orsi è amministratore delegato dal 4 maggio 2011. Ma il predecessore di Orsi, Pier Francesco Guarguaglini, si era dovuto dimettere a causa di diverse inchieste che lo coinvolgevano e che riguardavano episodi di corruzione. Uno di questi finì sui giornali circa tre mesi fa e toccava anche l’ex ministro e coordinatore del PdL Claudio Scajola, che da parte sua ammise di aver fatto pressioni all’estero per ottenere appalti per Finmeccanica ma di non sapere nulla del pagamento di tangenti.
Molte di queste accuse si basano sulle dichiarazioni ai magistrati del già citato Borgogni, che ad aprile 2012 aveva parlato anche del pagamento di tangenti alla Lega Nord. Ancora prima, nel novembre 2011, un’altra inchiesta sull’ENAV aveva fatto finire sui giornali ricostruzioni molto dettagliate delle connessioni tra la politica e i dirigenti di Finmeccanica, in cui erano coinvolti tutti i partiti. A novembre 2010, Report aveva dedicato una puntata all’intreccio molto fitto di nomine, connessioni politiche e legami poco chiari che giravano intorno all’allora dirigenza di Finmeccanica.