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 2013  febbraio 12 Martedì calendario

ECCO LA NOTIZIA “CONGELA-SONDAGGI”

[Gli analisti alle prese con le dimissioni del Papa a due settimane dal voto] –
Una notizia “immensa” – dicono i sondaggisti – che “oscurerà completamente la campagna elettorale”. Le dimissioni di Papa Benedetto XVI non hanno spiazzato solo i vertici del Vaticano. A due settimane dalle elezioni – dicono gli esperti – influenzeranno anche gli elettori. Ma come?
Ilvo Diamanti: campagna sospesa
Per il professor Ilvo Diamanti la campagna elettorale da ieri è “sospesa, anzi, si autosospende”. Perchè l’attenzione mediatica verterà inevitabilmente sulla decisione di Papa Ratzinger di lasciare il Pontificato e questo, anche se “sicuramente non modificherà le convinzioni politiche dei cittadini, potrebbe avere un impatto su chi ancora è indeciso”. Per il sociologo, che aveva già analizzato l’effetto, nel 2005, della morte di papa Woytila sulle Regionali, questi avvenimenti “non contano, se non nella misura in cui oscurano il dibattito elettorale. E dato che manca poco al voto la notizia potrebbe avere un peso”.
Antonio Valente: effetto freezer
Per il dottor Valente, fondatore di Lorien Consulting, la notizia “stravolge il dibattito politico e, anche se è difficile predire come influenzerà gli elettori, avrà una conseguenza certa: quella di congelare i trend”. I principali, spiega Valente, sono “la grande crescita di Grillo, l’affievolimento del Pd, il recupero del Pdl e il leggero calo di Rivoluzione civile: ora tutto si cristallizza, almeno per una settimana”.
Alessandra Ghisleri: par condicio dall’alto
Per Alessadra Ghisleri, fedelissima sondaggista di Silvio Berlusconi, le dimissioni del Papa avranno un impatto fortissimo, e “già lo notiamo in Rete”. Anche perchè l’argomento “resterà a lungo sui giornali: i retroscena sono molti, dato che ancora non si capisce il perchè della scelta di Benedetto XVI”.
Questo, sostiene, “azzera sia la campagna elettorale che il Festival di Sanremo”. Per Ghisleri “i trend si sconvolgeranno: l’avvenimento è totalizzante”. E in una campagna elettorale vecchia, giocata soprattutto in televisione, ora “calerà una par condicio dall’alto, perchè gli spazi saranno ridotti per tutti”.
Renato Mannheimer: meno visibilità per B.
Per il sociologo Renato Mannheimer il fatto che “questo evento ruberà i titoli di apertura dei giornali ai politici, avrà conseguenze su quei candidati che più godevano della sovraesposizione mediatica. E quindi toglierà visibilità a chi contava molto sulla risonanza mediatica, Silvio Berlusconi in primis”.
Nicola Piepoli: zero influenza
Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo istituto, è forse l’unico a sostenere che le dimissioni del Papa “saranno a impatto zero: i cittadini non collegano questa vicenda con le urne”. Tanto-meno peserà sul ruolo dei partiti, che “si dichiarano tutti cattolici, quindi verranno avvantaggiati o svantaggiati allo stesso modo”. E se i vertici della Chiesa hanno sempre avuto una forte influenza sulle elezioni nazionali, “ora che non ci sono più, ne avranno pochissima”.