Alessandra Comazzi, La Stampa 12/2/2013, 12 febbraio 2013
QUAL È LA STORIA DEL FESTIVAL?
Stasera comincia il Festival di Sanremo, condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto: quale fu l’edizione più seguita?
Quella guidata proprio da Fazio nel 1999, quando salirono sul palcoscenico dell’Ariston due premi Nobel, Michail Gorbaciov e Renato Dulbecco: 19 milioni di spettatori. Ottimi ascolti anche per l’edizione del 1995 condotta da Pippo Baudo, con Anna Falchi e Claudia Koll: la seconda serata, trasmessa il 22 febbraio, ottenne 18 milioni 389 mila spettatori con il 65,42% di share, la percentuale di ascolto.
E adesso Fazio ritorna: come ha organizzato la rassegna?
Cinque serate. Ogni serata sarà aperta da Marco Presta e Antonello Dose (i conduttori del «Ruggito del coniglio»), che porteranno il pubblico nel backstage. Nessuno tra i «campioni» in gara sarà eliminato: ognuno però canterà due canzoni (questa è una vera novità) e solo una passerà. Sarà come avere il lato A e il lato B dei vecchi 45 giri, la tradizione che si combina con la contemporaneità.
Qual è la parola d’ordine di questo Festival n. 63?
Contemporaneità, per l’appunto. Quindi i «campioni» sono stati scelti, dal direttore musicale Mauro Pagani, e da Fazio, in modo non tradizionalmente nazional-popolare. Lasciando la tradizione agli ospiti, Al Bano, i Ricchi e Poveri, Toto Cutugno con il coro dell’Armata Rossa. Stasera cantano: Marco Mengoni, Raphael Gualazzi, Daniele Silvestri, Simona Molinari con Peter Cincotti, Marta sui Tubi, Maria Nazionale, Chiara. E poi, quattro artisti «giovani», Blastema, Il Cile, Irene Ghiotto, Renzo Rubino. Domani tocca a Alma Megretta, Annalisa, Elio e le Storie tese, Malika Ayane, Max Gazzè, Modà, Simone Cristicchi. Giovani: Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Ilaria Porceddu, Paolo Simoni. Terza sera: la gara dei campioni prosegue con l’esecuzione delle 14 canzoni scelte dalle giurie. In questa serata voterà solo il pubblico da casa tramite televoto. Quarta sera, venerdì, Sanremo Story; sabato, gran finale.
Qual è la serata più attesa?
Molta curiosità proprio per Sanremo Story, dove arriverà Pippo Baudo e in cui i «campioni» canteranno grandi classici, da «Il ragazzo della via Gluck» ad «Almeno tu nell’universo», da «Piazza grande» a «Perdere l’amore».
Polemiche?
Sono il sale del Festival. Tutti gli anni ce n’è una. Quest’anno, naturalmente, c’è la grande partita delle elezioni. Non solo. Secondo il modello «Vieni via con me», arrivano le «testimonianze». Subito, stasera, quella di una coppia gay. Per non parlare dell’ospite Maurizio Crozza, che, assicura Fazio, «potrà dire ciò che vuole». S’immaginano discussioni immediate. Anche se, come notava lo stesso presentatore, le dimissioni del Papa tolgono la scena a tutti.
Altre novità?
Grazie alla social tv, guidata da Federica Gentile, si potranno commentare in tempo reale le serate e fruire di contenuti esclusivi tramite pc, smartphone e tablet. Molto twitter, ma, nel segno della contaminazione faziana, anche omaggi alla musica classica, con Barenboim che suona e Harding che dirige. Inoltre, come agli Oscar (e ai Telegatti), arrivano i «premiatori», Flavia Pennetta, Benedetta e Cristina Parodi, Filippa Lagerback, Ilaria D’Amico, Vincenzo Montella, Stefano Tempesti, Jessica Rossi, Roberto Baggio. Poi ospiti assortiti, Carla Bruni, Beppe Fiorello, Neri Marcorè, Claudio Bisio, Asaf Avidan, Caetano Veloso.
Niente valletta bionda e valletta bruna?
Ci saranno le modelle, una sola sera ciascuna, Bar Refaeli e Bianca Balti. Ma la donna del Festival è Luciana Littizzetto. Che già fu ospite una volta, quando conduceva Baudo. E i due si erano baciati sulla bocca.
Ma come nacque l’accoppiata «valletta bionda-valletta bruna?»
Con Pippo Baudo, ancora una volta. Il palco dell’Ariston ha esibito conduttrici (Raffaella Carrà, Simona Ventura, Antonella Clerici) e donne bellissime: da Valeria Mazza a Laetitia Casta, passando per Eva Herzigova. Modelle, spesso straniere. Forse per evitare le pressioni all’italiana.
Quando è nato il Festival di Sanremo?
Il 29 gennaio 1951: vinse Nilla Pizzi con «Grazie dei fiori», l’ingresso costava 500 lire.
Chi fu il primo presentatore?
Nunzio Filogamo, che solo l’anno successivo avrebbe inventato la famosa frase con cui salutava il pubblico: «Cari amici vicini e lontani, buona sera».
Quando fu la prima diretta tv?
Nel 1955.
Chi ha presentato il maggior numero di Festival?
Pippo Baudo, che ne ha condotti 13, inventando lo slogan «Perché Sanremo è Sanremo». Subito dopo, Mike Bongiorno, presentatore per 11 volte. Quest’anno gli sarà dedicata una statua. La cerimonia venerdì, nella serata «storica».
A CURA DI ALESSANDRA COMAZZI