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 2013  febbraio 12 Martedì calendario

FIOR DA FIORE USCITO SUL FOGLIO DELL’11 FEBBRAIO 2013


Cinquantamila.it
domenica
3 febbraio
Quirinale Il bilancio di previsione delle spese del Quirinale per il 2013 è stato pubblicato per la prima volta sul sito internet. La cifra complessiva è di 228 milioni di euro, pari a quella degli anni 2010, 2011 e 2012, già in calo di 3.217.000 euro rispetto al 2009 (M. Io., CdS).
Sgobboni e nullafacenti Matematici e scienziati dell’associazione Open Polis hanno stilato con un algoritmo la classifica dei parlamentari (deputati e senatori) in base al loro indice di produttività. Alla fine della legislatura, e dopo la presentazione delle liste, il quotidiano La Stampa è andato a vedere quanto paga darsi da fare. Risultato: la metà dei migliori rimarrà fuori dal Parlamento. «Il migliore in assoluto alla Camera è Donato Bruno (Pdl), premiato con un seggio sicuro. Seggio sicuro anche per il peggiore, l’avvocato Niccolò Ghedini: molto assente in Aula, e poco incisivo nelle battaglie che ha cercato di portare avanti. Il Pd ha scelto di non ricandidare il peggiore senatore in assoluto, quel Vladimiro Crisafulli che ha fatto il pieno alle primarie dei parlamentari. Ma la decisione è arrivata in seguito alle disavventure giudiziarie del senatore siciliano e non dovute alla bassa, bassissima, produttività nella legislatura che sta per chiudersi. In totale sui 60 migliori sono 24 gli eletti sicuri, 14 quelli in posizione a rischio e 22 quelli non più ricandidati. Diciotto dei 60 peggiori invece sono sicuri di rientrare, 30 sono stati esclusi e 12 sono quelli a rischio ingresso. A rischio nostro, ovviamente» (Castelnuovo, Sta).

Case sugli alberi La Provincia autonoma di Trento (dove il 56 per cento del territorio è coperto da boschi e si contano 55 milioni di alberi, mille per ogni abitante) ha approvato una mozione di Mauro Delladio, ribattezzato il “consigliere Tarzan”, per individuare nuove aree da destinare a villaggi sugli alberi. Tanti i Comuni sono pronti a dare il via libera a villaggi, moduli per 2-4 persone dotati di ogni servizio, fornelli da cucina esclusi ma solo per eliminare il rischio di incendio. Capsule appese a cavi tirati fra i rami, oppure ancorate ai tronchi o ancora appoggiate al terreno come palafitte che si spingono tra le fronde a tre metri (almeno) d’altezza (Selva, Rep).

lunedì 4 febbraio
Fiat Sergio Marchionne ha detto che ha più difficoltà a nominare la Volkswagen che Landini: «Faccio degli esercizi alla mattina» (Griseri, Rep).

Cecchino Chris Kyle, 38, nativo del Texas e cowboy in Colorado, arruolato dai navy seals diventò, a partire dal Duemila il migliore tra i cecchini americani. Spedito in Medioriente eliminò 160 bersagli (tra cui 40 insorti a Falluja e un ribelle a quasi due chilometri di distanza). I qaedisti iracheni lo soprannominarono al Shaitan, il diavolo, e misero sulla sua testa una taglia da 20mila dollari. Il congedo nel 2009, cominciò a dedicarsi al recupero dei veterani con problemi mentali. Proprio l’altro giorno portò uno di loro al poligono di tiro di Glenn Rose, Texas. Ma quello lo ammazzò sparandogli alle spalle, da vicino (Olimpio, CdS).

Scheletro Scavando sotto a un parcheggio di Leicester, in Inghilterra, hanno trovato lo scheletro di Riccardo III Plantageneto. Ne sono sicuri, perché hanno paragonato il Dna con quello di un diretto discendente di Anna di York, sorella di Riccardo III. Lo scheletro riposava lì dal 22 agosto 1485, quando Riccardo III fu ucciso nella battaglia di Bosworth Field nella battaglia contro l’esercito dei Lancaster guidato da Enrico Tudor, futuro Enrico VIII. Lo scheletro ha una ferita alla gamba, il cranio mezzo sfondato e la colonna vertebrale curva. La proposta del parlamentare conservatore Chris Skidmore è di fare solenni funerali di Stato (Cavalera, CdS).
martedì 5 febbraio
Condono Gian Antonio Stella sul Cds fa due conti su quanto i condoni fiscali convengano al fisco italiano: «Sulla base dei numeri forniti dall’Istat e da Fisco Oggi, la rivista dell’Agenzia delle Entrate, dal primo condono del 1973 a quest’anno, vale a dire in quasi quarant’anni, tutti i condoni messi insieme (una sfilza...) hanno permesso di recuperare in tutto, in moneta attuale, 123 miliardi e 68 milioni di euro. Un incasso che, condono per condono, è quasi sempre stato più basso di quanto i governi si aspettassero. […] Condono valutario del 1976: 4% degli incassi preventivati. Concordato fiscale del 1994: 12,4%. Sulle scritture contabili del 1995: 2,7%. Disfatte neppure paragonabili, però, alle sanatorie del 1989. Per ogni cento lire preventivate ne incassarono 6 e mezzo dal condono sugli immobili, poco più di 3 da quello sulla tassa dei rifiuti, meno di 2 dalla “fiscale forfettaria”. […] Il Sole 24 Ore nel settembre 2011 riferiva che secondo la Corte dei Conti “i condoni del 2002 valevano, sulla carta, 26 miliardi. Alla fine dello scorso anno ne risultavano incassati solo 20,8” e sarebbero serviti “almeno dodici anni”, cioè fino al 2021, “per incassare tutto l’arretrato”. Perché? Perché molti furboni che avevano aderito alla sanatoria, “avevano pagato solo la prima rata per usufruire dello scudo giuridico del condono, lasciando un conto in sospeso di 4-5 miliardi”».

Dipinti A Milano inaugurata la mostra di quadri di Bob Dylan al Palazzo Reale: ventidue dipinti a olio ambientati nel profondo Sud, con donne nere incatenate, scene di morgue e di bordello, stazioni ferroviarie, sale da ballo. Per un quarto d’ora c’è stato anche il cantante: dapprima nascosto dietro una tenda insieme al sindaco di Milano e pochi altri, poi si è palesato in giacca di pelle, cappello a tesa larga e bastone con pomo d’argento, battuto vigorosamente a terra a ogni passo. Solo un paio di foto ufficiali, non ammesse le riprese coi cellulari, nessuna battuta né intervista. La sera prima dell’inaugurazione è andato personalmente a controllare le luci dell’istallazione e a chiedere i pareri degli addetti all’allestimento («perché dei critici non m’importa molto», dice). Frase sulla pittura: «Dipingo quadri come qualcun altro cucirebbe vestiti: lo faccio per le persone» (Santolini, Sta).

mercoledì 6 febbraio
Politici social Secondo “Ecce/Customer”, specializzata in analisi dei social network, nell’ultima settimana le attività online dei politici, fra post, video e foto, sono aumentate di cinque volte. Questo significa che ogni secondo su Facebook sono comparsi di media due messaggi legati alle pagine dei principali protagonisti, mentre su Twitter abbiamo toccato i 480 al minuto (D’Alessandro, Rep).

Jungonauti/1 In aumento gli «jungonauti», cioè quelli che fanno «il cosiddetto autostop etico e responsabile: io ti dico chi sono, tu mi dici chi sei e insieme condividiamo un pezzo di strada in modo sicuro risparmiando (entrambi) soldi e rispettando l’ambiente». Per ora sono circa 1.100 gli jungonauti in Italia, la maggior parte concentrati a Trento e dintorni, poi nel Bergamasco (120). Autostoppisti e automobilisti si riconoscono da un tesserino rosa ben esposto, che testimonia l’affidabilità. L’80-90% degli automobilisti offre un passaggio gratis, ma esistono tariffe fisse: 20 centesimi all’imbarco, più 10 a chilometro (5 per i chilometri successivi ai primi 20)» (Mangiarotti, CdS).
Jungonauti/2 In Trentino quattro anni fa uno jungonauta uomo che chiedeva un passaggio doveva aspettare 9,9 minuti prima di essere imbarcato (contro i 22 di un autostoppista tradizionale). Nel 2010 i minuti sono scesi a 8,7, nel 2011 a 8, nel 2012 a 6,6: come per un taxi (ibidem).

Obesità La lotta di Michelle Obama contro l’obesità, irrisa dalla destra razzista con continui riferimenti al sedere prosperoso della First Lady. Ad esempio lo speaker radiofonico anti-Obama, Rush Limbaugh, allude normalmente a Michelle “Chiappona” Obama e persino un deputato, il repubblicano James Sensenbrenne del Wisconsin ha dovuto scusarsi pubblicamente per avere fatto riferimento all’«ampio posteriore» della First Lady. Di recente un allenatore di football in un liceo dell’Alabama, Bob Grisham, è stato licenziato dal preside perché ripreso con smartphone da un suo giocatore mentre commentava le immagini di Michelle Obama sul televisore: «Dice di essere a dieta, ragazzi, ma guardate che culona». La First lady a proposito della fissazione sul suo big button (sederone): «Fa parte del lavoro. E io ho una fortuna: ho 49 anni e ho fatto pace con il mio corpo» (Zucconi, Rep).

Pianoforte Nancy Reagan, che soffriva molto quando irridevano la sua testona sproporzionata sopra un esile corpo; Hillary Clinton che abbandonò in fretta le gonne per nascondere il complesso delle “canckles”, le caviglie intere a gamba di pianoforte, scegliendo i tailleur pantalone d’ordinanza (ibidem).

giovedì 7 febbraio
Tesi Al ministro dell’Istruzione tedesco, Annette Schavan, l’università di Duesseldorf in cui studiò ha revocato la laurea perché la tesi (titolo: Person und Gewissen, persona e coscienza) è risultata piena di parti copiate. Il ministro non intende dimettersi.

Cimiteri Siccome in Germania quasi tutti scelgono la cremazione, molti cimiteri stanno chiudendo, oppure vengono trasformati in altro: quello di St.Marien und St. Nikolai a Berlino-Prenzlauerberg è diventato “parco della quiete”, quello di St. Simeon und St. Luka farà spazio a un supermercato, mentre nei terreni d’un camposanto di Neukoelln, quartiere multietnico, sorgeranno case popolari per 400 appartamenti (Tarquini, Rep).

Trattoria Morta la poetessa Gigliola Franco, 88 anni. Invece del funerale, ha voluto un pranzo in una trattoria di Alba. Questo il menù: tajarin e fonduta, accompagnati da Barbera e Dolcetto. Alla fine, la lettura di una sua poesia (Sapegno, Sta).

Whisky Lo scrittore Hunter Thompson, suicida nel 2005, volle essere cremato e le sue ceneri sparate in cielo da un cannone. Poi, seguendo le richieste del morto, una band intonò Mr Tambourine Man, gli amici fecero tintinnare un cubetto di ghiaccio in un bicchiere di whisky e si tuffarono in piscina (Mastrolilli, Sta).

venerdì 8 febbraio
Crediti Settantuno miliardi di euro: i crediti insoluti che lo Stato deve alle aziende, soprattutto nei settori della sanità e dell’edilizia (stime Bankitalia) (Talarico, Sta).

Ufficio Franz Kafka fece un apprendistato nella filiale praghese di Assicurazioni Generali triestine prima di essere assunto all’Istituto contro gli infortuni sul lavoro del Regno di Boemia. Lì lavorò come impiegato dal 1908 fino al 1922, e due anni dopo, nel 1924, morì. Pare fosse un impiegato modello. Il suo superiore diretto così relazionava: «Instancabile, assiduo, ambizioso, egregiamente utilizzabile, il dottor Kafka è di straordinaria operosità, di spiccata intelligenza e di grande zelo nell’adempimento del suo lavoro». Tuttavia Kafka mal tollerava la vita d’ufficio: «Queste due professioni non si possono mai conciliare, né ammettono una felicità comune. La più piccola felicità nell’una diventa una grande infelicità nell’altra». Così nel 1914 si prese due settimane di congedo dal lavoro per tentare di portare a termine Il processo, ma alla fine si accorse di aver scritto «poco e fiacco», e gli venne il dubbio di «non essere degno di vivere senza l’ufficio» (aneddoto raccontato da Luciano Vandelli nel libro Tra carte e scartoffie, il Mulino) (Bajani, Rep).
Tesi L’uomo che scova plagi nelle tesi dei politici tedeschi si chiama Martin Heidingsfelder. Ex giocatore di football americano, soprannominato “goalgetter” (goleador), su commissione si procura le tesi di dottorato e va alla ricerca di passaggi scopiazzati. L’anno scorso smascherò l’ex ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg, poi è stata la volta del ministro dell’Istruzione Annette Schavan (che ha plagi non solo nella tesi, ma anche nei suoi libri). Da un po’ di tempo si sta occupando anche della Merkel, laureata nel 1956 con una tesi sul calcolo delle costanti di velocità e decadimento degli idrocarburi semplici (prese la lode), ma finora non ha trovato nulla. Heidingsfelder, per scoprire i copioni, scannerizza i testi, controlla la bibliografia, si aiuta con Google Books, va in biblioteca. Tariffario: 50 euro per procurarsi una tesi e scannerizzarla, altri 100 per usare un programma di riconoscimento dei caratteri e correggere gli errori, 300 per un’analisi preliminare, 500 al giorno per ulteriori indagini (Alviani, Sta).

sabato 9 febbraio
Lazio Prima che scoppiasse lo scandalo Fiorito, due ispettori della Ragioneria generale dello Stato erano stati mandati a controllare le spese della regione Lazio tra il 2007 e il 2011. Risultati: in cinque anni le spese del consiglio sono lievitate del 43,1 per cento, da 80,4 a 115 milioni. Ecco alcune delle voci: consulenze convegni saliti da 1,35 a 8 milioni di euro (+493 per cento); spese telefoniche, postali e di cancelleria, nonché per le attrezzature e gli arredi del consiglio da 10,8 milioni a 35,2 (+226 per cento). Notano gli ispettori che, pur avendo speso soldi «a un ritmo assolutamente fuori linea» rispetto a tutte le altre voci del bilancio, in Regione sono riusciti a mettere da parte, dal 2005 al 2011, ben 44 milioni che sarebbero dovuti finire in un capitolo apposito, «recupero dell’avanzo di amministrazione del consiglio regionale»: peccato soltanto che lo stesso consiglio «non ha mai provveduto al versamento effettivo delle somme». E ancora: i debiti regionali sono saliti da 8 miliardi 482 milioni del 2007 a 11 miliardi 234 milioni del 2011. Infine, un capitolo sul patrimonio immobiliare: la Regione Lazio ha più di 500 immobili, per un valore a bilancio di un miliardo e 360 milioni, che però rendono solo 5 milioni, pari allo 0,003 per cento (Rizzo, CdS).

Sigarette Guido Crosetto normalmente fuma un centinaio di sigarette al giorno (4-5 pacchetti). L’altro giorno però l’hanno ricoverato: si è sentito poco bene perché è arrivato a 150 (facendo i calcoli, una ogni 9,6 minuti senza mai fare una pausa, neppure per dormire) (Arachi, CdS).
Computer Watson è un supercomputer della Ibm che un paio di anni fa fu utilizzato come concorrente nel quiz televisivo americano Jeopardy rispondendo a tutte le domande. Adesso lo usano per curare i malati di cancro. I medici inseriscono nel computer una scheda con sintomi e dati del paziente. Watson la confronta con i milioni di pagine di manuali medici e casi clinici risolti. Alla fine elabora la diagnosi, propone diverse terapie e indica le percentuali di successo. Quando si manifestano nuovi sintomi, i dati vengono inseriti e il computer adegua la cura. Pare che i successi di Watson siano notevoli. «A oggi non ho visto niente di simile» dice il direttore esecutivo della Cleveland Clinic, Chris Coburn (Gaggi, CdS).
Daria Egidi

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