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 2013  febbraio 11 Lunedì calendario

QUELLI CHE “BATTEZZANO” LE PERTURBAZIONI

Dall’austero colonnello in divisa ai meteo reporter. Dalla mappa di cicloni e anticicloni alla webcam puntata sulla piazza del paese. Il mondo delle previsioni del tempo s’è adeguato alla tecnologia ed è finito, come gran parte degli interessi degli italiani, in Rete. Sempre più numerosi e sempre più cliccati, i siti dedicati al meteo hanno finito per rubare la scena all’Aeronautica militare e ai loro ufficiali. Perché attendere i fatidici cinque minuti dopo il telegiornale, se le previsioni sono disponibili, aggiornate di secondo in secondo, con un paio di clic? Leader quasi incontrastato del settore è ilmeteo.it, creato nel 2000 da Antonio Sanò. Ormai tra i dieci portali più visitati in Italia, a dicembre ha attirato 980 mila utenti unici (dati Audiweb). Sul podio delle previsioni Web lo seguono meteo.it (176mila utenti unici) e 3bmeteo (165mila).

«Dietro al nostro successo ci sono tredici anni di lavoro», dice Sanò, padovano laureato in ingegneria dell’ambiente e del territorio. «Oggi il nostro team conta 14 persone. Gli esperti in fisica dell’atmosfera elaborano e aggiornano i modelli matematici, il vero segreto per fare previsioni accurate. Gli informatici invece fanno in modo che le informazioni siano online in modo rapido e semplice».

Ma anche la comunicazione conta. Tanto che Sanò ha iniziato a «battezzare» le perturbazioni con nomi come Minosse e Cleopatra, diventati subito popolari. «Da noi personificare gli eventi atmosferici è una novità – dice – ma è la norma in tutti i Paesi anglosassoni. È un modo simpatico per coinvolgere la nostra community».

Già, la comunità. Ecco un altro ingrediente della popolarità del meteo sul Web. Accanto alle previsioni, ci sono forum con decine di discussioni sul tempo che fa o farà, segnalazioni in tempo reale e gare di proverbi. Segno che il chiacchiericcio sul clima non passa mai di moda. Semmai, cambia indirizzo. «Continua a esserci molto entusiasmo sul tema», conferma Alessio Grosso, caporedattore di MeteoLive.it. Milanese classe ’69, si è buttato anche lui sul Web nel 2000. «Il nostro sito è l’evoluzione di una società, MeteoItalia, che esiste dal 1995 e fornisce bollettini a enti e aziende. Oggi offriamo un portale completodiinformazionescientifica e, più che con le previsioni, ci finanziamo grazie alla pubblicità».

Intanto però il moltiplicarsi di siti e fonti diverse, a volte in contraddizione, rischia di confondere. «Il meteo più autorevole dal punto di vista scientifico resta quello pubblico, dell’Aeronautica e soprattutto delle Arpa regionali», sostiene Luca Mercalli, direttore di Nimbus. «Basta guardare le previsioni urlate di questi giorni: ci sono siti che parlano di “nevicata perfetta” quando siamo di fronte a un fenomeno normale per il periodo, molto meno serio di quello dello scorso febbraio».

Il boom del meteo su Internet hainsommalatipositivienegativi: «Dai tempi del colonnello Bernacca le previsioni sono diventate molto più precise e la Rete aiuta a farle circolare», dice Mercalli. «Però, ci sono troppi annunci urlati e soprattutto troppa gente che s’improvvisa esperta del clima, senza una vera preparazione».