Varie, 9 febbraio 2013
Agostino Cantarello, 45 anni. Di Padova, disoccupato da tre anni, qualche tentativo di suicidio alle spalle, tirava avanti con la pensione di invalidità e col magro stipendio della compagna Chiara Pavin, di mestiere cuoca, 45 anni pure lei, a cui di continuo ripeteva: «Ma cosa ci sto a fare qui senza un lavoro? A cosa servo?»
Agostino Cantarello, 45 anni. Di Padova, disoccupato da tre anni, qualche tentativo di suicidio alle spalle, tirava avanti con la pensione di invalidità e col magro stipendio della compagna Chiara Pavin, di mestiere cuoca, 45 anni pure lei, a cui di continuo ripeteva: «Ma cosa ci sto a fare qui senza un lavoro? A cosa servo?». L’altra mattina, saputo che la donna era stata licenziata, andò nella cucina del suo appartamento, legò una corda a una mensola, l’altro capo se lo girò attorno al collo, e si impiccò. A trovarlo che penzolava fu la Pavin, che tagliò la fune qunado era ormai troppo tardi. All’ora di pranzo di giovedì 14 febbraio in via Trilussa a Mejaniga di Cadoneghe (Padova).