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 2013  febbraio 08 Venerdì calendario

SCUOLE CHIUSE PER 6 SETTIMANE


Il professor Monti voleva ridurre le vacanze scolastiche in estate a un mese. Lo hanno sommerso di critiche e ha fatto marcia indietro. Anche lui è stato frainteso. In Germania le scuole chiudono per sei settimane, la metà che in Italia. Studiosi e diligenti i ragazzi tedeschi? Sarà, ma oggi gli studenti a Berlino sono in vacanza, da lunedì scorso fino alla prossima settimana. Sono le Skiferien, come dire la settimana bianca, per andare a sciare, anche se la capitale è povera e la maggior parte è rimasta a casa. Lunedì prossimo se ne andranno a sciare, se possono, i bavaresi; in Turingia dovranno aspettare fino a lunedì 18 febbraio. Invece nel Baden-Württemberg, al Sud, e in Nord Renania Westafalia, al Nord, la settimana bianca non è prevista. Ogni Land fa a modo suo.
Le vacanze sono scaglionate in modo da non intasare le località sciistiche o quelle esotiche. Altrettanto avviene in estate. Non basta. Il mese prossimo arrivano le vacanze pasquali, e ovviamente, questa volta, si chiuderà quasi contemporaneamente dalle Alpi al Baltico, ma con qualche differenza sulla durata: a Berlino, generosi come sempre, si andrà in vacanza dal 25 marzo al 6 aprile; in Renania Palatinato dal 20 marzo al 5 aprile, come in Turingia. In Sassonia-Anhalt i ragazzi si dovranno accontentare di una settimana, dal 25 al lunedì di Pasqua. Ad Amburgo, chissà perché, le vacanze pasquali iniziano e terminano prima di Pasqua, già dal 4 del prossimo mese fino al 15.
È finita? In maggio ecco arrivare la Pentecoste, che equivale al nostro Ferragosto. Partono tutti, o quasi, ma sempre a date differenti: a Berlino dal 10 al 21 maggio, a Stoccarda dal 21 maggio al 1° giugno, ad Amburgo dal 2 al 10 maggio. E così via. Gli albergatori tedeschi fanno buoni affari, e possono contare sulle famiglie in vacanza quasi ogni mese. Si ricomincia in estate, per le fatidiche sei settimane: in genere si parte prima al Nord, e dopo al Sud. A Berlino si chiude il 19 giugno e si torna sui banchi il 2 di agosto, come ad Amburgo. In Assia si aspetta il primo lunedì di luglio, come in Renania. Le Sommerferien dovrebbero ruotare di Land in Land, ma la Baviera, sempre arrogante, non vuole concordare le sue ferie con i vicini: parte sempre per ultima, quest’anno il 31 luglio, per tornare a scuola l’11 settembre.
È un problema per chi, come me, ha figli adulti o non ne ha, e può andare in vacanza quando gli pare. Sto attento a non finire nella carovana dei prussiani che scendono al Sud, mi informo sulle ferie estive del Brandeburgo o della Turingia; quando abitavo a Bonn, dovevo controllare i renani e quelli della Westfalia, senza dimenticare Brema o Amburgo. Finivo sempre per dimenticare qualcuno, i belgi o gli olandesi che emigrano in enormi roulotte, o quelli dell’Assia. Una volta sono tornato dall’Italia a metà settembre, sicuro di essere tra gli ultimi, e superato il Brennero ho visto in lontananza, a fondo valle, l’inizio di una gigantesca coda che, ho scoperto dopo, arrivava quasi a Monaco. Erano i bavaresi che restano a scuola fino ad agosto. Dopo ci sono le ferie autunnali, ancora una settimana o dieci giorni a ottobre, e infine il Natale, un paio di settimane come in Italia.
Fatti i conti, in Germania le vacanze scolastiche sono lunghe quanto le nostre, giorno più o giorno meno, ma sono più intelligenti. Non creano eccessivi problemi ai genitori, che devono continuare ad andare in ufficio mentre i rampolli oziano a casa da giugno a settembre. Non tutti hanno i nonni nello stesso quartiere. Problemi che esistono anche in Germania. Un mio amico, professore universitario a Potsdam, ha ferie che non coincidono quasi mai, se non in estate, con quelle del figlio che va a scuola a Berlino. Pochi chilometri e siamo in due Länder diversi. Infine, il complicato intreccio di date tra regione e regione è stato fissato fino al 2018. Le famiglie possono organizzarsi per tempo, e i tedeschi sono previdenti: alcuni miei conoscenti sanno già dove andranno in vacanza con i figlioletti nel luglio del 2016. La Germania non si ferma mai, non del tutto, e i genitori risparmiano prenotando in anticipo voli e alberghi. Ma queste cose noi non riusciamo mai a copiarle.